Il chiodo di Gianluca Morozzi

Un piccolo dettaglio. Qual è la differenza tra un trionfo e il fallimento? Molte volte pensiamo che si tratti di una serie di errori più o meno stupidi, una scia di sbagli che ci ha buttati a terra quando potevano volare. O forse un solo errore, ma così grosso da oscurare l’orizzonte di fronte a noi. Certo, può essere.
E se l’errore fosse in un semplice, unico, minuscolo dettaglio? Magari un chiodo, chi può dirlo? Cosa può fare un chiodo? Per inchiodare delle assi, per esempio, ne occorrono parecchi, uno solo non può fare certo la differenza. Vero?

Magari stiamo sistemando questo piccolo, insignificante oggetto metallico e scivoliamo, cadiamo a terra e sbattiamo la testa. Poi, da lì, tutto può accadere. Rialzarsi subito. Morire. O iniziare a vedere qualcosa che proprio non ci aspettavamo… Come avviene nella storia raccontata nel libro Il chiodo appunto.
Gianluca Morozzi, autore del libro, possiede un qualcosa di magnetico che raramente trovo in un autore.
Parla di cose semplici, attuali… eppure è quasi impossibile smettere di seguirlo, pensiamo direttamente a ciò che ci sta dicendo, in attesa di quel colpo alla testa che ci sconvolgerà, lasciandoci però vigili.
Una storia breve che colpisce per la sua genialità, l’ennesima dimostrazione che l’autore di Blackout ha sempre qualcosa da dire e lo fa. Alla grande.