Elogio dell’amicizia di Paolo Crepet

Quante volte, in epoca attuale, sentiamo parlare di amicizia, ma si tratterà davvero di questo sentimento sublime e unico? Il termine, è ormai noto a tutti, è stato negli ultimi vent’anni abusato come pochi altri, ma ancora oggi qualcuno riesce a fermarsi e riflettere sulla profondità di sentimento che lega gli amici.

Amici possono essere vecchi compagni di scuola e avventure giovanili oppure anche persone che incontriamo sul cammino della vita e con cui condividiamo spesso qualche episodio/evento poco piacevole della nostra crescita personale.
Infatti, i veri amici pare non abbiano necessità di vedersi o sentirsi esattamente ogni giorno, ma anche a distanza di mesi di silenzio il legame resta il medesimo e anzi può addirittura essere cresciuto, perché sono cresciute le due persone coinvolte nella relazione.

Elogio dell’amicizia di Paolo Crepet (Einaudi, 2014) passa in rassegna varie esperienze di amicizia che l’autore nel corso della sua esistenza ha sperimentato ed esperienze di amicizia nate e consolidatesi in contesti che oggi potremmo definire difficili.

Il valore dell’amicizia spesso si coglie quando, per svariati motivi, cresce la lontananza non solo fisica ma spesso anche psicologica con la persona che reputavamo amica, oppure quando la persona viene meno e affiorano alla mente ricordi, momenti ed episodi di condivisione e supporto reciproci.

Amicizia non è virtualmente tangibile soltanto nei momenti di difficoltà, ma soprattutto nei momenti di normalità, di quiete, quando la soglia con la noia è minima e lì cogliamo il valore di chi davvero ci conosce e riesce a starci accanto.

Elogio dell’amicizia è un testo profondo, che nasce da una profonda riflessione personale e dalla maturità professionale dell’autore.