Dolorose considerazioni del cuore
- Autore: Sandra Petrignani
- Categoria: Narrativa Italiana
- Casa editrice: Nottetempo
- Anno di pubblicazione: 2009
“E’ uno di quei giorni in cui ti chiedi mi alzo o non mi alzo e decidi di restare a letto a frugare nei ricordi. Ti scrivo da sotto le coperte.“
Tina inizia con queste parole a raccontarsi a Vittoria, la sua amata amica persa e poi ritrovata. Sono trascorsi tre anni dalla loro rottura, un litigio per futili motivi, e improvvisamente per una serie di coincidenze si ritroveranno l’una di fronte all’altra con un forte desiderio di recuperare il loro legame. E così che da sotto le coperte del suo letto, dal suo rifugio, Tina inizierà un racconto epistolare per Vittoria, racconterà di se stessa e nel raccontare riannoderà la sua esistenza e il disordine dei suoi anni trascorsi. L’infanzia trascorsa con l’amore viscerale per suo padre, il suo eroe romantico, il grande seduttore. L’uomo scampato ai nazisti, sopravvissuto ai campi di sterminio e partigiano. Un vero uomo dal corpo bello come le statue. E con sua madre, bellissima ed algida, i suoi continui malumori e in perenne conflitto con il marito del quale custodisce il segreto della sua vita: l’amore per un’altra donna. Una madre che condurrà la sua esistenza nel vivere il suo unico dramma di donna tradita, esercitando una fitta incomunicabilità con Tina. Non ricordo un abbandono completo all’amore per me, uno sguardo che dicesse tutto, io non ricordo.
Oggi i genitori sono ormai anziani, incattiviti dalle loro infelicità e tocca a Tina prendersi cura di loro: si sente in trappola.
“… ora io vedo due vecchi, che casualmente sono i miei genitori, vedo due che ho conosciuto giovani, che hanno fatto il bello e cattivo tempo nella mia vita, quando io ero giovane, quando io ero piccola, li vedo arrancare e zoppicare, incespicare sul pavimento e nelle parole…”
L’infanzia trascorsa nei silenzi, nell’assenza di amore e di carezze farà di Tina prima una bambina invisibile e poi un’adolescente ribelle. Con un’educazione sentimentale piena di paure, malata d’amore com’è, sentirà l’attrazione di uomini che le ricordano il padre, uomini a volte freddi, a volte passionali e descriverà alla sua amica Vittoria, senza remore e censure, i suoi fallimenti amorosi, confessandole la sua impossibilità di costruire rapporti duraturi.
Tina non riuscirà mai ad amare, ad affrontare il sentimento dell’amore. Si sentirà sempre impreparata e impaurita, mangio cibo, mangio ragazzi, ogni due anni mi innamoro di nuovo. La sua vita trascorsa sarà un lungo racconto di una borderline e riordinerà le dolorose considerazioni del cuore, come in un flusso di coscienza, per se e per Vittoria affinché possa sentirne la guarigione e avere la possibilità di riconciliarsi con il passato.
“Sotto le mie coperte immagino il lungo cammino dell’umanità, la fatica di sopravvivere in quelle lontane origini, che per tanta parte degli esseri è ancora la stessa. Anche se costa tanto, bisogna restare in vita… penso che non vorrei restare in vita vecchia e malandata, non vorrei restare in vita se sottoposta ad un dolore insopportabile o alla paura del domani. Invece poi si sta al gioco… si sta qui a fare le cose di sempre, a guardare il telegiornale, a innamorarsi. Non mi sono mai sentita così debole e così spaventata …“
Dolorose considerazioni del cuore (Nottetempo, 2009) è un libro che parla di dolore ma anche di passione, un romanzo la cui trama scava dentro le pieghe dell’anima e non ci lascia indifferenti. La scrittura di Sandra Petrignani, scrittrice di successo e tra le mie preferite, è coinvolgente ed appassionata perché la scrittura che esce dal silenzio e dalla solitudine, come scrive Maria Zambrano, la si offre affinché tutti coloro che vivono la storia vi possano leggere le proprie impotenze.
Dolorose considerazioni del cuore
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