Finalmente a casa Bellonci si è consumata la consueta annuale discussa serata che incorona i 5 finalisti che si aggiudicheranno il mitico Premio, il più importante di quelli assegnati dalla comunità letteraria italiana, e come sempre il più discusso.
Lotte all’ultimo sangue tra le case editrici, ricerca spasmodica di voti, telefonate, inviti, discussioni.
Vi parlerò delle mie scelte: vorrei incoronare Lia Levi, amica coraggiosa, scrittrice di tanti romanzi per adulti e per bambini, che ho amato da sempre: Una bambina e basta, Tutti i giorni di tua vita, La notte dell’oblio, solo per citarne alcuni, sono i libri che mi hanno accompagnato durante gli anni di scuola.
Testi che hanno amato generazioni di alunni, soprattutto quando hanno potuto incontrare Lia, che non si è mai sottratta al contatto con gli studenti: da lei hanno appreso la storia delle Leggi razziali, della persecuzione antiebraica, e hanno imparato a leggere la narrativa a scuola come strumento fondamentale per nutrire la sensibilità e la creatività, oltre che per capire le ragioni degli avvenimenti storici.
Non a caso i lettori delle classi di scuola hanno assegnato proprio a Lia Levi il prestigioso Strega Giovani. Ho amato moltissimo anche l’intenso e documentato libro, un po’ saggio e un po’ romanzo, che Sandra Petrignani ha dedicato alla vita lunga e piena di implicazioni storiche, politiche, letterarie di Natalia Ginzburg.
Una miniera di informazioni, di scoperte, di aneddoti, di riflessioni, di memorie che, raccontando la storia di Natalia, spaziano nel mondo culturale di cui la scrittrice è stata protagonista per decenni. Insieme a lei riscopriamo personaggi importanti della storia del secondo Novecento, da Leone Ginzburg e Giulio Einaudi, da Adriano Olivetti a Cesare Pavese, da Elsa Morante a Cesare Garboli, da Gabriele Baldini a Italo Calvino, da Carlo Levi e Vittorio Foa.
Di tutti, in rapporto con Natalia Ginzburg, scopriamo ritratti inediti, relazioni non sempre facili, passioni, amori, sconfitte, perdite, lutti: Torino, Roma, nelle oltre 400 pagine si trovano nomi, pensieri, risvolti, affermazioni, che ci restituiscono un mondo letterario, storico, antropologico che malgrado la nostra condizione di lettori forti, non sempre e non tutto conoscevamo. Libro prezioso, fondamentale per la ricostruzione di un mondo che oggi non possiamo che rimpiangere, per la grandezza dei suoi protagonisti che Sandra Petrignani racconta con maestria, profonda empatia, grande sensibilità.
Infine il libro di Marco Balzano, Io resto qui, una storia epica, piena di coraggio, ambientata in un paese al confine alpino, durante gli anni a cavallo della Seconda guerra mondiale, con una donna eccezionale come protagonista. Di questo scrittore avevo amato molto il romanzo edito da Sellerio, L’ultimo arrivato, pubblicato qualche anno fa, e che mi aveva fatto scoprire la grande sensibilità sociale del giovane scrittore/insegnante. Aspettiamo la serata al Ninfeo di Valle Giulia con grande curiosità.
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Articolo originale pubblicato su Sololibri.net qui: Cinquina Premio Strega 2018: i libri consigliati da una lettrice forte
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