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Recensioni di libri

Cristo si è fermato a Eboli di Carlo Levi

Levi trascorse il periodo di confino in un paesino della Lucania, dove ebbe l’opportunità di conoscere le vere condizioni in cui vivevano gli abitanti di quella zona.

Rosa Aimoni
Rosa Aimoni Pubblicato il 19-05-2014

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Cristo si è fermato a Eboli

Cristo si è fermato a Eboli

  • Autore: Carlo Levi
  • Genere: Classici
  • Categoria: Narrativa Italiana

Il romanzo di Carlo Levi "Cristo si è fermato a Eboli" è uno dei libri più importanti della letteratura italiana.
Durante il periodo fascista, Carlo Levi fu assoggettato al confino, una misura restrittiva riservata a coloro che si erano opposti al regime.
Levi trascorse il periodo di confino in un paesino della Lucania, dove ebbe l’opportunità di conoscere le vere condizioni in cui vivevano gli abitanti di quella zona.
La prima cosa che Levi notò appena raggiunse il paesino era lo stato di estrema miseria in cui versavano i suoi abitanti: non solo miseria materiale, come la mancanza di cibo e le malattie, (in particolare la malaria), ma anche morale.
L’autore, infatti, descrive minuziosamente la mentalità di quegli italiani, rinchiusi nel loro mondo, senza avere contatti con l’esterno e con il resto dell’Italia.
Il modo di vita degli abitanti della zona si basava esclusivamente sulla magia; quella zona del meridione non aveva, infatti, subito le trasformazioni dell’illuminismo, il pensiero filosofico che è improntato sulla ragione.
Come i nativi delle antiche civiltà, gli abitanti facevano riti magici per ottenere ciò di cui avevano bisogno, nella convinzione che la magia potesse davvero esaudire i loro desideri e risolvere i loro problemi.
Carlo Levi guarda quest’umanità con tristezza e tenerezza; le case, i muri e l’ambiente trasmettevano un senso di sconforto, dovuto all’estrema povertà, fisica e psicologica, delle persone.

Il titolo "Cristo si è fermato a Eboli" significa, in sintesi, che le persone di quelle zone non vivevano da cristiani, perché le loro condizioni si avvicinavano più a quelle dei selvaggi che all’uomo moderno.
Per tutto questo Levi dà la colpa alla borghesia del luogo, che definisce "degenerata moralmente e fisicamente" perché, pur potendo aiutare queste persone in difficoltà, si rivela indifferente alla sofferenza umana.

Levi, grazie a questo libro, ha dato impulso alla ricerca antropologica italiana. Ernesto De Martino, nel suo famoso saggio "Sud e Magia", ha riconosciuto l’importanza dell’opera dell’autore.
Un libro da leggere, quindi, perché solo se ci ricordiamo chi siamo stati potremo superarci e andare avanti.

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© Riproduzione riservata SoloLibri.net

Articolo originale pubblicato su Sololibri.net qui: Cristo si è fermato a Eboli

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Commenti: 2

  • Patrizia Falsini
    28 luglio 2018, 17:21

    Romanzo degno di essere riscoperto anche se io nella mia attività di insegnante l’ho spesso proposto ai ragazzi con riscontri nella maggior parte positivi.Riscoperto deve essere anche lo scrittore che negli ultimi 20 anni è stato negletto ingiustamente forse perchè le tematiche non sembrano più attuali( un’Italia contadina che ha però lasciato il posto a un sottosviluppo maggiore), forse per motivazioni ideologiche. E’ un peccato perchè lo stile semplice può avvicinare i giovani a un autore che ha scritto molte opere degne di essere rilette.

  • Carlo Rosati
    12 febbraio 2020, 12:03

    Capolavoro immenso e ancora per molti versi attuale, dallo stile asciutto, scarno, essenziale.
    Vivo in Lucania da 18 anni e visito regolarmente Aliano-Gagliano, venendone oppresso e redento ad ogni volta. vi immagino il soggiorno — nella Aliano di oltre 80 anni fa! — di un colto borghese piemontese come Carlo Levi, che non si abbandonò a una facile e disperata critica del Regime, bensì tratteggiò a parole nel libro e col pennello nei suoi quadri la condizione umana delle genti del luogo, con un realismo inimitabile.
    Levi tornò varie volte in Basilicata ed onorò la sua personale promessa facendosi seppellire ad Aliano, a suggello dello speciale rapporto con questa Terra.

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