La ragazza con la macchina da scrivere
- Autore: Desy Icardi
- Categoria: Narrativa Italiana
- Casa editrice: Fazi
- Anno di pubblicazione: 2020
Dai libri di Desy Icardi, scrittrice, cabarettista e copywriter, emerge attraverso i protagonisti e le vicende l’approccio alla lettura e alla scrittura nella loro interezza. Se, infatti, ne L’annusatrice di libri l’autrice pone l’accento sui libri, sugli odori e sui profumi che essi emanano, in La ragazza con la macchina da scrivere (Fazi, 2020), nuovo romanzo dell’autrice torinese, buona parte della vicenda ruota attorno alla scrittura e al rapporto con la mitica Olivetti i cui tasti sono stati, negli anni, l’impronta di innumerevoli pensieri, documenti e vissuti.
Il romanzo s’allarga in un lasso temporale di quasi sessant’anni e vede come protagonista, nel passato e nel presente, Dalia Bonaventura, un tempo giovane e abile dattilografa, ora in pensione da molto, ma mai dimentica di quell’attività svolta con passione.
“Hai abbandonato il mestiere di dattilografa ormai da tempo, qualche volta ti è capitato di battere a macchina delle missive ma giusto per non perdere la mano o fare un favore a qualche conoscente”.
Imprimere sui tasti documenti e scritti era stata l’attività principale di Dalia fin da ragazzina, sempre pronta a dattiloscrivere quanto richiestole dai datori di lavoro. Si torna quindi indietro nel tempo e la protagonista ripensa e rivede se stessa assai giovane, ma determinata a mantenersi in una maniera più decorosa di quanto non le consentissero le attività del padre. Dalia, ora settantenne dall’aspetto ancor giovanile, complice un piccolo oggetto che le ritorna in mano più volte consecutivamente, ripensa al passato, ma, da un po’ di tempo, con alcuni veli sui ricordi.
“Una verità universalmente riconosciuta che una donna in possesso di una lunga storia abbia bisogno di una memoria adeguata. Senza memoria ogni cosa perde di valore e di utilità, come ad esempio l’oggettino insignificante che stringi fra le dita: freddo al tatto liscio, di forma circolare e senza alcun valore…ti domandi perché hai conservato con tanta attenzione quello che ha tutta l’aria di essere un anellino per le tende.
Due mesi: questo è il tempo che il tuo piccolo incidente ha spazzato via dalla tua memoria: due mesi dei quali non hai alcun ricordo”
Il romanzo è la ricerca di un tempo che Dalia fatica a ricordare soffrendone: per la protagonista, il passato aveva sempre avuto un alto valore tanto da farle aprire, al termine della sua attività lavorativa, un grazioso negozio fatto di oggetti antichi. “La venditrice di ricordi” è il nome del luogo e di ciò che lei vende perché
“Che siano oggetti di pregio o soltanto ciarpame, tutti gli articoli del tuo negozio hanno un tratto comune: hanno una storia”.
Ora Dalia è alla ricerca della propria storia perché, dal giorno del piccolo incidente, ossia del leggero ictus che l’ha colta, c’è qualche ombra che le impedisce di rivedere il suo passato con chiarezza. Sarà proprio rimettersi in contatto con l’amata macchina da scrivere Olivetti a farle ritrovare la memoria: dal periodo precedente alla Seconda Guerra Mondiale, alle amicizie con famiglie di origine ebraica e poi al forzato allontanamento da esse, al rapporto prima lavorativo poi sentimentale con Nuto Cerri, giornalista definito “scrittore combattente”, e all’avvocato Ferro, bibliofilo, che le dà incondizionatamente i suoi consigli e la sua amicizia.
“Avvolta nel buio, poggi le mani sulla tastiera dell’Olivetti in attesa che l’ormai abituale formicolio si irradi dai palmi delle mani a ogni dito. La forza magnetica che emana dalla Olivetti ti costringe a riportare lo sguardo davanti a te…”
La macchina da scrivere, con la quale Dalia ha un rapporto ben più intenso che con un oggetto, la guida a ritrovare visi, luoghi, persone e pian piano tutto si ricompone. Dalia ritrova anche la figura di Gianni, uno fra i più cari compagni di studi e di giochi, colui che vedeva nell’amica “la perla di Labuan” tanto amata da Sandokan.
Le vicende si dipanano tra Torino e la cittadina piemontese di Avigliana così suggestiva per i suoi laghi: il piccolo incidente sarà occasione per la protagonista per rivivere più intensamente il passato e con esso sentimenti ed emozioni.
La ragazza con la macchina da scrivere conferma le qualità narrative di Desy Icardi, sia per la narrazione scorrevole che per la delicatezza, ma allo stesso tempo l’intensità dei sentimenti. Il libro è adatto a un vasto pubblico che, innanzitutto, ritroverà tra le pagine importanti momenti storici, ma sarà catturato anche da sensazioni ed emozioni che sono un po’ di tutti.
La ragazza con la macchina da scrivere
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