Warleggan di Winston Graham

“Un romanzo della Cornovaglia, 1792 – 1793”

è il sottotitolo di “Warleggan” (Sonzogno, 2018, traduzione di Matteo Curtoni e Maura Parolini) terzo episodio, redatto nel 1953, che fa parte dei dodici romanzi della fortunata Saga di Poldark del noto e prolifico romanziere inglese Winston Graham (1908-2003). I volumi, ambientati tra il 1783 e il 1820, con 40 edizioni internazionali e milioni di copie vendute, rappresentano dei veri e propri classici tra i romanzi storici. Per la prima volta in Italia la casa editrice Sonzogno pubblica la traduzione integrale dell’intera saga, che ha avuto due adattamenti televisivi di straordinario successo entrambi prodotti dalla BBC: la prima volta nel 1975 con una serie TV trasmessa anche in Italia, la seconda dal novembre 2016 trasmessa in prima visione assoluta su laeffe.

nghilterra, fine del XVIII Secolo. In quel selvaggio e affascinante triangolo di costa della Cornovaglia che si estendeva fra Truro, St. Ann’s e St. Michael, tra le sei dimore esistenti vi era quella del capitano Ross Poldark. Nampara Cove, in stile georgiano, la più piccola delle magioni limitrofe, presentava un aspetto essenziale, sobrio, rispettando in tal modo la personalità di chi vi abitava. Ross era un uomo tutto d’un pezzo, con un proprio codice morale, l’aver trascorso tre anni oltre Oceano, in America, combattendo per il suo Paese nella Guerra d’Indipendenza americana, aveva cambiato la sua visione del mondo. Demelza, sua moglie, aveva poco più di vent’anni, ma alle sue spalle possedeva un’esperienza di vita notevole, la giovane aveva perso una figlia in tenerissima età, e il nuovo nato, Jeremy, aveva appena festeggiato il suo primo compleanno. Su un’altura protetta dagli alberi, ecco la splendida e tranquilla dimora elisabettiana di Trenwith occupata da Francis Poldark, cugino di Ross, con sua moglie Elizabeth, il loro figlio di quasi otto anni, Geoffrey Charles e Agatha, la prozia di Francis, talmente anziana, ultra novantenne, che ormai nessuno ricordava più quanti anni avesse. Wheal Leisure, la miniera sulla scogliera che Poldark aveva aperto con altri sei soci nel 1787 continuava a prosperare, ma Ross, amante del rischio, l’anno prima aveva venduto metà delle sue quote investendo il ricavato in una nuova impresa, un’altra miniera che apparentemente pareva molto più redditizia. Ross e Francis, soci della miniera, erano in cerca di un nuovo filone, ma finora il miracolo non era avvenuto. Nel frattempo su Nampara, gravava una forte ipoteca (una cambiale di mille sterline a un tasso da usurai) nelle mani dei Warleggan, di origini plebee, i nuovi ricchi della contea. George Warleggan, il primo della sua famiglia ad aver avuto un’educazione aristocratica e amico d’infanzia di Francis, era invaghito della bella ed eterea Elizabeth, e ogni occasione era buona per andare in visita a Trenwith, il cui passato splendore era reso manifesto dai mobili vetusti e dai tappeti stinti e sfilacciati. Ma Trenwith conteneva un gioiello prezioso di nome Elizabeth Chynoweth Poldark, una delle donne più deliziose d’Inghilterra, primo e mai dimenticato amore di Ross.

Dopo “Ross Poldark” (2016), “Demelza” (2017) e “Jeremy Poldark” (2017), torna un nuovo, atteso episodio delle appassionanti avventure nate dalla fervida fantasia di Winston Graham. In queste pagine, tra tensioni sociali, diritti da difendere e lotte per la sopravvivenza, appare quanto mai evidente il disagio e l’irrequietezza di Ross Poldark, diviso tra l’antica devozione per Elizabeth e l’amore quieto e solido per la saggia Demelza. Chissà se il Capitano Poldark, osservando il mare tempestoso le cui onde vanno a infrangersi nella suggestiva quanto insidiosa baia vicina a Nampara, ascolta nel suo cuore la celebre frase di William Shakespeare:

“Due amori ho io, l’un di conforto e di disperazione l’altro?”.