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Recensioni di libri

Una strana amicizia di Jean-Paul Sartre

Romanzo uscito in Francia nel 1949, inedito in Italia. Ambientato in un campo di concentramento tedesco, agli inizi della Seconda Guerra Mondiale. Oltre al filosofo e al romanziere, Sartre con questo romanzo assurge a più ruoli: quello di politico, di storico, di memorialista, evocando figure e vicende di quel periodo drammatico.

Giovanni Basile
Giovanni Basile Pubblicato il 09-06-2010
Una strana amicizia

Una strana amicizia

  • Autore: Jean-Paul Sartre
  • Categoria: Narrativa Straniera
  • Anno di pubblicazione: 2010

Romanzo uscito in Francia nel 1949, inedito in Italia. Ambientato in un campo di concentramento tedesco, agli inizi della Seconda Guerra Mondiale. Il protagonista, Brunet, fervido attivista del Partito comunista francese, svolge all’interno la sua azione di proselitismo, sostenendo i compagni a tenere duro nel proseguire la lotta contro il nazismo. Brunet confida inoltre in un imminente intervento bellico dell’Unione Sovietica. Egli però andrà incontro ad un’amara delusione: il suo amico e collaboratore più fidato, Schneider, abbandonerà polemicamente il partito in seguito alla notizia del patto Molotov-Ribbentrop, ovvero l’accordo di non aggressione stipulato nel 1939 tra Unione Sovietica e Germania nazista. Da quel momento Schneider sarà additato dai compagni di partito come traditore.
Brunet vivrà così un disorientamento politico che minerà non poco la sua opera di attivista e trascinatore tra gli internati, volta ad incoraggiare la resistenza alla dura prigionia e ad infondere la speranza in una vittoria del comunismo.
Il romanzo ripercorre l’esperienza vissuta in prima persona da Jean-Paul Sartre in un campo di concentramento. Nel libro si respira inoltre il dibattito politico, assai acceso, di quel periodo. La trama rievoca lo stretto legame di amicizia intercorso tra l’autore stesso e Paul Nizan, un intellettuale comunista, dissociatosi dalla linea politica del partito all’indomani del patto russo-tedesco.
Brunet e Schneider rappresentano infatti la sintesi di ciò che appunto fu quel rapporto d’amicizia. Un frammento del vissuto di Sartre. Al contempo, tuttavia, il filosofo francese racconta vicende che nella realtà non si sono del tutto verificate. Fatti e situazioni di cui non si è potuto parlare.
Oltre al filosofo e al romanziere, Sartre con questo romanzo assurge a più ruoli: quello di politico, di storico, di memorialista, evocando figure e vicende di quel periodo drammatico.
In Una strana amicizia si fondono dibattito politico e filosofia esistenzialista. I personaggi, oltre alle privazioni materiali e alle sofferenze morali, vivono anche una sorta di inquietudine interiore per ciò che ne sarà delle loro idealità. E per le grandi aspettative di riscatto riposte nell’Unione Sovietica di Stalin.


© Riproduzione riservata SoloLibri.net

Articolo originale pubblicato su Sololibri.net qui: Una strana amicizia

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