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Recensioni di libri

Susanna Tamaro legge Va’ dove ti porta il cuore

Emons Audiolibri, 2014 - Non poteva che essere una lettura intensa e sentita quella dell’autrice in questo audiolibro d’autore di un romanzo diventato un caso letterario che ha parlato e parla ancora al cuore di milioni di persone.

Alessandra Stoppini
Alessandra Stoppini Pubblicato il 12-02-2014

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Susanna Tamaro legge Va' dove ti porta il cuore

Susanna Tamaro legge Va’ dove ti porta il cuore

  • Autore: Susanna Tamaro
  • Genere: Audiolibri
  • Anno di pubblicazione: 2014

“Sei partita da due mesi e da due mesi, a parte una cartolina nella quale mi comunicavi di essere ancora viva, non ho tue notizie. Questa mattina, in giardino, mi sono fermata a lungo davanti alla tua rosa”.

Nel 1994 Baldini&Castoldi pubblicava il bestseller di Susanna Tamaro, vent’anni dopo l’autrice triestina presta la sua voce per raccontare uno dei libri più amati dai lettori.

“Queste righe non prenderanno mai il volo per raggiungerti in America. Se non ci sarò più io al tuo ritorno, ci saranno loro qui ad aspettarti”.

Mentre fuori il vento del Carso fa mulinare le foglie dai colori autunnali, Olga scrive una serie di lettere sotto forma di diario alla nipote lontana, perché l’anziana donna sa che le restano pochi mesi di vita.

“In questi mesi, vagando nella solitudine della casa, gli anni di incomprensioni e malumori della nostra convivenza sono scomparsi. I ricordi che ci sono intorno a me sono i ricordi di te bambina, cucciolo vulnerabile e smarrito. È a lei che scrivo, non alla persona difesa e arrogante degli ultimi tempi”.

Ecco dunque Olga, seduta al tavolo della sua cucina con un vecchio quaderno della nipote intenta a scrivere non un testamento ma piuttosto

“qualcosa che ti segua negli anni, qualcosa che potrai leggere ogni volta che sentirai il bisogno di avermi vicina”.

È questa l’ultima occasione per Olga di raccontare a Marta le verità nascoste della sua vita e a incitarla a seguire sempre la voce del cuore. Lettera dopo lettera viene ripercorso il passato della protagonista e il lettore ascolta il racconto di tre generazioni di donne, Olga, Ilaria e Marta, tre figure femminili molto caratterizzate, completamente diverse l’una dall’altra.

“L’infelicità abitualmente segue la linea femminile. Come certe anomalie genetiche, passa di madre in figlia. Passando, invece di smorzarsi, diviene via via più intensa, più inestirpabile e profonda”.

Olga condizionata dalla severa e borghese educazione familiare dopo il liceo era stata costretta ad abbandonare gli studi a causa dell’opposizione del padre. Per la ragazza era stata una rinuncia difficile, perché Olga era assetata di sapere. La giovane aveva contratto un matrimonio senza amore sposando Augusto il socio in affari del padre “ci sposammo con una cerimonia sobria il primo giugno del ’40. Dieci giorni dopo l’Italia entrò in guerra”. Il grande amore, quello che nella vita capita una sola volta, era giunto per caso (“ignoravo l’incessante lavorio del destino”). Stando vicino a Ernesto, Olga aveva avuto la sensazione che il suo corpo non avesse confini. La prima notte che gli amanti avevano trascorso insieme, Olga all’improvviso si era accorta che

“tra la nostra anima e il nostro corpo ci sono tante piccole finestre, da lì, se sono aperte, passano le emozioni, se sono socchiuse filtrano appena, solo l’amore le può spalancare tutte insieme e di colpo, come una raffica di vento”.

Quando Ernesto era morto in un incidente stradale, la luce era scomparsa per sempre. Da quest’amore era nata Ilaria cresciuta inquieta e scontenta forse perché fin da piccola aveva avvertito i sensi di colpa di Olga e “li usava per arrivare in alto”. La morte precoce della prepotente e capricciosa Ilaria era stato un dolore insopportabile per Olga lenito in parte dalla presenza della piccola Marta.

“La vita eri tu: sei arrivata piccola, indifesa, senza nessun altro al mondo, hai invaso questa casa silenziosa e triste delle tue risate improvvise, dei tuoi pianti”.

Susanna Tamaro, una delle scrittrici italiane più note all’estero, con Va’ dove ti porta il cuore ha venduto 16 milioni di copie in tutto il mondo. Il volume è stato inserito tra i 150 “Grandi libri” che hanno segnato la storia d’Italia in occasione della celebrazione per l’Unità nazionale al Salone del Libro di Torino 2011. Appena pubblicato i lettori avevano subito adottato la storia in forma epistolare di una famiglia con una bugia silenziosa al centro, la critica invece si era divisa in due fazioni: chi aveva denigrato il romanzo definendolo stucchevole e chi aveva considerato il libro della Tamaro un capolavoro dal quale nel 1996 Cristina Comencini trasse l’omonimo film con Margherita Buy e Virna Lisi. Non poteva che essere una lettura intensa e sentita quella dell’autrice in questo audiolibro d’autore di un romanzo diventato un caso letterario che ha parlato e parla ancora al cuore di milioni di persone.

“E quando poi davanti a te si apriranno tante strade e non saprai quale prendere, non imboccarne una a caso, ma siediti e aspetta. Respira con la profondità fiduciosa con cui hai respirato il giorno in cui sei venuta al mondo, senza farti distrarre da nulla, aspetta e aspetta ancora. Stai ferma, in silenzio, e ascolta il tuo cuore. Quando poi ti parla, alzati e va’ dove lui ti porta”.


© Riproduzione riservata SoloLibri.net

Articolo originale pubblicato su Sololibri.net qui: Susanna Tamaro legge Va’ dove ti porta il cuore

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