Sulla boxe di Joyce Carol Oates

Joyce Carol Oates e il suo Sulla boxe (edizioni e/o con traduzione di Annarosa Miele) è un piccolo saggio scritto da questa instancabile narratrice e pensatrice americana nel 1987.

A lei, la filiforme intellettuale americana, piace assai la boxe. Suo padre, fin da quando era piccola, le ha bypassato la passione per questa cosa che lei non considera né un divertimento, né uno sport, né un simbolo di qualcos’altro, né metafora della vita, tanto meno della scrittura. Alla boxe, Joyce Carol Oates si accosta con enorme rispetto, con sguardo mai totalmente incantato, ma con attenzione, un’attenzione, certo, velata dalle grandi emozioni che un match provoca nella maggior parte degli spettatori.
Non ci sono grandi pretese in questo saggio, scritto con tono rilassato. L’autrice si è riguardata registrazioni di vecchi incontri, ha riportato alla memoria articoli di giornali, cronache di giornalisti sportivi su cui ha posato gli occhi tante volte, libri sulla boxe, opinioni di altri scrittori come lei (Norman Mailer, ad esempio) ma soprattutto le immagini degli incontri dal vivo a cui ha assistito e alcune frasi isolate di vecchie glorie della boxe che impreziosiscono alcune pagine. Foreman, Frazier, Dempsey, Tyson, Ali e le loro frasi sono come cazzotti, non c’è che dire.

La forza di questo piccolo saggio risiede nel fatto che - per prima cosa- in un concentrato di 120 pagine ci sono gli highlight della boxe. Se uno è completamente a digiuno di boxe, dopo la lettura di questo saggio potrebbe essere capace di sostenere una conversazione su questo argomento! Tuttavia, questo libro non vuole essere un’introduzione divulgativa ai rudimenti di questa tragica attività, ma la volontà della scrittrice è tutta tesa a coglierne la bellezza maledetta. Cosa fanno due uomini sul ring? Perché se le danno di santa ragione? Perché sono così arrabbiati, cattivi? E perché gli spettatori provano un misto di godimento e disgusto alla vista del sangue? Che cos’è la violenza? Che cosa c’entra il combattere e il picchiarsi con la Storia dell’Uomo?
Le risposte della Oates sono risposte importanti che vanno al di là del ring senza tradirlo, ma rimanendogli affezionata e turbata.
Eppure non rinunciamo alla boxe, non è così facile. Forse è come assaggiare il sangue o, per dirla con più delicatezza, l’amore mescolato all’odio è più potente dell’amore o dell’odio.