

Quel che stavamo cercando. 33 frammenti
- Autore: Alessandro Baricco
- Categoria: Saggistica
- Casa editrice: Feltrinelli
- Anno di pubblicazione: 2021
Non c’è cosa peggiore di scrivere del coronavirus; ce lo siamo messo dietro alle spalle, senza capire se ne siamo fuori o c’è ancora, come accade con decine di malattie potenzialmente mortali. Credo che in quel periodo fu chiesto espressamente a letterati, sociologi, studiosi del linguaggio di scrivere qualcosa sulla pandemia. Fu una débâcle. A parte l’instant book dello scrittore Paolo Giordano dal titolo Nel contagio (Einaudi, 2020), che cercò di non alimentare nessuna paura irrazionale nel terrore di ammalarci tutti, Baricco arriva dopo con il pamphlet dal titolo Quel che stavamo cercando. 33 frammenti (Feltrinelli, 2021) e dà alla pandemia un ruolo di mito.
Baricco recita:
Il destino degli umani è tessuto con il filo del mito, intendevano dire, i nostri padri. Desideravano che lo sapessimo.
Baricco, con un eccesso di forzatura, scrive che ora il mito è divenuto fare le carte in un luna park, quasi ridicolo, mentre il progresso tecnologico va sempre più veloce, per non far sparire la specie umana da questa Terra. Nel caso specifico, il vaccino è stato messo in commercio prestissimo; in caso contrario saremmo caduti in una sorta di medioevo, perché le persone ormai senza le stampelle scientifiche non ci possono stare, non vogliono troppi dolori o cercano il modo per renderli sopportabili. Ancor di più che questo virus ha fatto presa più sulle persone anziane che nei bambini, abbiamo inconsciamente pensato, ma pochi hanno avuto la sfacciataggine di dirlo, che se proprio il mondo passerà da un virus a un altro è sempre meglio partire con la morte degli anziani.
La verità è che siamo otto miliardi e sempre di più; cosa ne facciamo di volti e di cervelli, magari anche colpiti dall’Alzheimer? Si parlerà di razzismo tra chi non è più giovane a quelli che ti perdonano se ti imbottisci di silicone. Definizione di ageismo, come se fossero pochi i problemi in questi anni, e quindi per distrazione, per noia da virus, prendiamocela con le star, che Madonna è irriconoscibile e tante altre perle di saggezza, perché con l’ansia di una malattia si parla anche inconsciamente di vecchiaia e morte.
Baricco scrive che dovremmo fare i conti con la pandemia, questo groviglio dove trovi audacia e paura, la tenerezza immotivata e il cinismo più bieco. Per ora siamo agli esordi della rivoluzione dell’intelligenza artificiale. Vivremo tra macchine che non sentono dolore, a differenza di noi umani che già ora trovano dieci e più di bottiglie di latte, dal senza lattosio al completamente scremato, una scelta dove c’è di tutto tranne il latte, una quantità trascurabile. La verità è che siamo molto spaventati e con stime alla mano non si sono mai venduti così tanti calmanti, pillole per dormire, senza parlare dell’uso fuori controllo di antidepressivi.
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