Non rimanere soli di Giorgio Scerbanenco

La fuga e l’amore. Federico Navel è un ragazzo come tanti, un ragazzo un po’ allo sbando che sta ancora cercando la propria dimensione.
Lo scenario di "Non rimanere soli"? La Seconda Guerra Mondiale. Federico è in fuga dal nostro paese e sta cercando di raggiungere i confini elvetici.
Un viaggio che lo porterà a scoprire, o magari a conoscere meglio, sentimenti come l’amicizia e l’amore.
Qualcuno rappresenterà per lui l’amicizia e anche le due donne che incontrerà, Milla e Mutti, all’inizio faranno parte della stessa brigata. Però il cuore potrebbe improvvisamente decidere di dire la sua…
Questi due sentimenti aiutano sempre a maturare, questo è certo. Se aggiungiamo poi il clima di guerra, quelle giornate che sembrano sempre oscurate da un velo invisibile… beh, il risultato può essere davvero devastante.

Giorgio Scerbanenco dona la sua arte per farci vivere nuove e vecchie sensazioni ma, soprattutto, per farci riflettere.
I sentimenti più nobili come l’amore e l’amicizia possono apparire sotto altre spoglie, se narrati come ha fatto Scerbanenco in queste pagine.
Una storia semplice da leggere e schietta per quello che dirà.
D’altra parte uno dei grandi pregi di questo immenso autore è il modo in cui riesce a comunicare, diretto e senza fronzoli.
Da leggere per avere una conferma. O per confrontarsi con una nuova consapevolezza.