Non buttiamoci giù
- Autore: Nick Hornby
- Categoria: Narrativa Straniera
Il capodanno è sempre giorno di bilanci. Nel caso dei nostri quattro personaggi, la stima è tanto negativa che il suicidio sembra essere l’unica soluzione possibile.
Londra, mezzanotte. Il palazzo non a caso è chiamato ‘la casa dei suicidi’. Martin, il primo a salire su quel tetto, è un presentatore televisivo che ha conosciuto momenti di gloria, bruciandosi poi la reputazione e la famiglia a causa di una storia di sesso con una minorenne. Maureen, la seconda a sbucar fuori con l’ambizione del fantasma, è una donna di mezza età, madre sola di un ragazzo cerebroleso. Ma non basta, ecco apparire anche JJ, un musicista newyorkese che dalla sua passione per la musica ha avuto soltanto mortificanti delusioni, ed infine Jess, una diciottenne dark, sboccata e rabbiosa che più di tutti sembra odiare a morte la vita.
Il tetto comincia ad essere un po’ troppo affollato, e la fatalità d’incontro, tutti allo stesso momento, con la medesima intenzione, smuove la curiosità dei quattro che, iniziando a scambiarsi le proprie motivazioni, giungono alla conclusione che il suicidio di gruppo è diventato, al momento, difficile da portare avanti.
Decidono quindi di darsi un tempo di riflessione per capire realmente se tale soluzione resti quella ottimale. Prossimo appuntamento su quel tetto il 14 febbraio. Nel frattempo inizia una sconclusionata amicizia tra quattro persone che non hanno niente in comune tra loro, ma che riescono ad interagire l’uno con l’altro in modo del tutto straordinario, forse proprio grazie alla loro totale diversità.
L’humour noir di Hornby è acuto ed accattivante. Ogni personaggio si racconta agli altri in prima persona. Grande è la capacità dello scrittore di cambiare lo stile del linguaggio da un personaggio all’altro, facendoci arrivare nitidamente la caratterialità di ognuno di loro, e ancor più il proprio spassionato modo di vedere gli altri.
Martin è un cinico arrivista, ma proprio grazie a queste persone che il caso gli ha avvicinato, riuscirà a contraddirsi tirando fuori qualità insospettate anche da lui stesso. Maureen, dopo una vita di sofferenza, soltanto ora per la prima volta, si sentirà alleviata dal fardello che il destino le ha imposto. JJ, in uno slancio di illuminante auto-ironia, riuscirà ad accettare la propria mediocrità artistica, mentre Jess - che ci tormenta per tutto il libro con una rabbia logorroica e scurrile tanto cinica da farci dimenticare che è soltanto un’adolescente - finalmente, comprenderà l’origine reale di tutta quella rabbia che tiene dentro.
Insomma i quattro personaggi litigano, si indispettiscono l’un l’altro, si detestano, qualcuno fa piangere qualcun’altro, tutti fanno ridere tutti, ma soprattuto il lettore, infine si amano, con quella totale estrema sincerità che caratterizza chi non ha più niente da perdere. Ognuno di loro ha la possibilità di mostrarsi agli altri tre fuori da qualsiasi forma di ipocrisia, grazie a quella strana complicità tipica di chi cospira innanzitutto contro se stesso.
Ormai il gruppo è formato e dalla volontà iniziale di porre fine alla propria esistenza, si è arrivati alla contraddittoria impellenza di prendersi cura, quasi inconsapevolmente, l’uno dell’altro.
Se rinunceranno mai al suicidio non si sa, ma di sicuro ognuno di loro ha almeno tre buoni motivi per rimandare questo funesto appuntamento.
È un libro ironico, dal linguaggio da strada, con battute esilaranti e momenti di intensa commozione, è sicuramente un libro che o lo si ama o lo si odia.
Non buttiamoci giù
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