Natale rosso sangue. Il mistero di Silent House
- Autore: Fergus Hume
- Genere: Gialli, Noir, Thriller
- Categoria: Narrativa Straniera
- Casa editrice: Edizioni Lindau
- Anno di pubblicazione: 2022
Natale rosso sangue. Il mistero di Silent House (Lindau, 2022; traduzione di Davide Platzer Ferrero) di Fergus Hume è un giallo coinvolgente e ben strutturato che cattura fin dalla prima pagina.
Analizzando la struttura della trama, la suddivisione in diversi capitoli brevi rende indubbiamente molto fruibile e agevole la lettura, e inoltre, l’inaspettata rivelazione o il colpo di scena finale, a chiusura di ogni singolo capitolo, invita il lettore a proseguire la storia, che solo apparentemente si rivela semplice, ma che in realtà si prefigura successivamente come un’intricata matassa da districare.
Se da una parte i contesti, i luoghi dove si delinea la storia narrata sono pochi ma comunque ben caratterizzati e per questo incisivi; dall’altra la trama si arricchisce a mano a mano di un considerevole numero di personaggi primari e secondari che ruotano attorno ai protagonisti principali, ciascuno assumendo un ruolo di rilievo ed esercitando un suo peso specifico.
Il protagonista è l’avvocato Lucian Denzil che conduce le indagini sull’omicidio subentrando all’operato iniziale del detective Link.
Di tutte le cose strane e incredibili che erano state dette o pensate su quel caso, quella era la più strana e incredibile di tutte.
L’abilità di Fergus Hume risiede nel raccontare gli eventi che si susseguono in modo diretto e lineare, attraverso il ricorso a una prosa semplice e fluida, ben bilanciata tra le parti narrative e descrittive e quelle riservate ai dialoghi, strettamente interconnesse tra loro e funzionali alla rivelazione del delitto e alla scoperta di chi lo ha commesso.
La trama sembrerebbe assumere una struttura “a matrioska russa”, dove ogni breve capitolo potrebbe identificarsi metaforicamente nelle fattezze di una “bambola grande” che, pagina dopo pagina, il lettore è fortemente motivato, quasi costretto, ad aprire per scoprire cosa rivela al suo interno la bambola più piccola, e così via, in un gioco incalzante di infinite scoperte, caratterizzato da risvolti inaspettati e improvvisi colpi di scena carichi di suspense.
Spesso il colpevole è la persona di cui non si sospetta.
L’effetto che ne deriva è quello di condurre il lettore a credere fino all’ultimo che sia un determinato personaggio il vero colpevole, per poi ricredersi poco dopo e scoprire che potrebbe trattarsi - forse - di un’altra figura incisiva all’interno della storia, a tal punto da dubitare di tutti e di nessuno.
Per ultimi, ma non meno importanti, il tratteggio di una parte "romance" inserito come fosse una suggestiva cornice nella risoluzione del caso investigativo e il ricorso ad alcune parti narrative nelle quali vengono offerti al lettore interessanti spunti di riflessione e quesiti, rendono la lettura accattivante ed efficace dal punto di vista del coinvolgimento emotivo.
Molte persone - soprattutto quelle senza immaginazione - ridono all’idea che l’amore possa nascere in un istante, ma questo è spesso il caso. […] Ѐ l’eterno enigma della creazione, e più lo si osserva da vicino, più appare incomprensibile. L’innamorato di oggi, nonostante gli infiniti esempi che lo precedono nei secoli, non è certo più saggio e avveduto di Adamo.
Recensione di Chiara Albertini
Fergus Hume (1859-1932) è stato un giallista inglese. Si laureò in giurisprudenza ed esercitò brevemente la professione di avvocato, presto abbandonata per dedicarsi totalmente alla scrittura. Diede alle stampe oltre cento romanzi, perlopiù di genere poliziesco, molti dei quali sono divenuti dei classici del genere. Presso la casa editrice Lindau è uscito La morte bussa a Natale. Ora, in occasione delle feste natalizie, torna con un nuovo, avvincente giallo, intitolato Natale rosso sangue.
Siamo a Londra, in un quartiere assai esclusivo, denominato Geneva Square:
“Un’oasi tranquilla, riparata dal fiume impetuosa della vita metropolitana, che arrivava a spazzarne l’entrata senza disturbare la quiete che regnava all’interno. Attraverso una via lunga e stretta, che metteva in comunicazione la piazza con un viale rumoroso, si entrava in un tranquillo quadrilatero circondato da case grigie, occupate da proprietari di pensioni, impiegati comunali, e due o tre artisti, che rappresentavano l’elemento bohèmien del luogo.”
All’interno di questo quartiere vi era una casa conosciuta a tutti per la sua particolarità, denominata Silent House:
“L’eccezione a quell’impressionante pulizia era rappresentata dal civico 13, che si trovava più o meno a metà del lato opposto a quello dell’entrata della piazza. Le sue finestre erano ricoperte di polvere e sprovviste di tende e tendine, non c’erano fiori sui davanzali, i gradini non erano stati imbiancati e le ringhiere di ferro erano arrugginite e richiedevano una verniciatura. Il marciapiede di fronte, tutto rotto e coperto di muffa verdognola, era pieno di pezzi di paglia e cartacce, e i pochi barboni che di quando in quando si intrufolavano nella piazza, scandalizzandone gli abitanti, si accampavano all’entrata di quella casa.”
Presto questa casa infestata viene, stranamente, affittata da un inquilino, certo signor Mark Berwin:
“Era un uomo di media statura, col viso ben rasato, le guance scavate e gli occhi neri infossati. I capelli erano grigi e radi e lo sguardo spiritato ed errante. Il colore febbrile del viso e il torace stretto erano i sintomi della tisi a uno stadio avanzato.”
Il tale, proprio nella notte di Natale, viene trovato morto, pugnalato. Chi ha voluto la sua morte? In realtà la vittima nascondeva qualcosa, con il suo comportamento così bizzarro. Ma cosa? Ad indagare la polizia con pochi o nulli risultati, fino a quando entra in scena l’avvocato Lucian Denzil. Lui riuscirà a trovare il colpevole?
Un giallo tipicamente natalizio, non soltanto per il periodo in cui si svolgono i fatti, ma anche per le suggestive ambientazioni fin de siècle. Un giallo classico, alla Agatha Christie, ricco di colpi di scena, che ribaltano, spesso, la vicenda , che è tipico della crime fiction britannica. Per chi ama il genere, una storia che nasce in un clima ovattato, come quello natalizio, e si tinge di rosso, per colpire e affascinare il lettore più smaliziato.
Recensione di Ornella Donna
Natale rosso sangue. Il mistero di Silent House
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