L’occhio di giada di Fergus Hume

Ci sono promesse di gloria e una gemma leggendaria, al centro del romanzo di Fergus Hume L’occhio di giada, edito De Agostini nel 2007.

Judith è bella. Anzi, bellissima. È una ballerina che ammalia il pubblico con le sua grazia e i suoi fluenti capelli rossi. Richard è un pittore che cerca di mettere da parte un po’ di soldi per coronare il proprio sogno d’amore. Marthas ha deciso di usare le scorciatoie, per riuscire nella vita. E quasi mai sappiamo dove ci porteranno, quelle strade. Anzi, raramente ci condurranno a qualcosa di buono. Ivan è un ambiguo principe russo che sta cercando… forse non lo sa nemmeno lui.
Quattro cuori, quattro anime che hanno un qualcosa che li unisce come il mitico filo di Arianna: sono alla ricerca dell’Occhio di Giada, una leggendaria gemma che promette fama e ricchezze leggendaria a chiunque la possiederà. E, con queste premesse, immaginerete bene che i nostri saranno disposti a tutto, per coronare il loro sogno di gloria.

Fergus Hume ci dona una storia che prenderà dopo poche pagine e ci porterà con sé nei meandri della mente umana. Una mente (oppure tante) corrotta, certo, una vicenda che ci prenderà con forza e ci porterà fino all’inevitabile epilogo. Un epilogo che potrebbe non essere così scontato. E forse nemmeno piacevole.
Pagine popolate da personaggi sapientemente definiti, uno scenario evocativo e dialoghi che rasenteranno la perfezione. Pagine purtroppo non così numerose ma, sapete come si dice, meglio la qualità della quantità.
Un libro ideale per chi apprezza i gialli alla vecchia maniera ma anche a chi cerca un modo brillante per evadere qualche ora dalla grigia routine e tornare, magari, con un sorriso dipinto in volto. Scegliete voi la motivazione che più vi aggrada, vi assicuro che il vostro tempo sarà ben speso. E, di questi tempi, è una promessa da non sottovalutare affatto.