Le amazzoni del sud
- Autore: Gianluigi Zuddas
- Genere: Fantasy
- Categoria: Narrativa Italiana
- Anno di pubblicazione: 2012
Il noto e apprezzato scrittore di fantascienza Gianluigi Zuddas ha pubblicato in prima edizione Le amazzoni del sud nel 1983, secondo del ciclo delle Amazzoni, aperto con Amazon nel 1978, continuato col terzo, Stella di Gondwana sempre nel 1983 e concluso nel 1985 da Il volo dell’angelo. Tutti titoli riproposti in diverse edizioni dal Gruppo editoriale chietino Tabula Fati e Solfanelli.
Diecimila anni fa, bacino orientale del Mediterraneo antico: Goccia di Fiamma ha dodici anni all’inizio del romanzo e viene mandata nella capitale delle Terre Basse a svolgere il suo apprendistato nei recinti-scuola della comandante Assia. Figlia di una grande guerriera, Dana - caduta eroicamente in battaglia - ha diritto d’essere addestrata dalle istruttrici migliori, per quanto anche le più esigenti e severe. Dopo un paio d’anni si procede alla valutazione se la candidata possieda le attitudini e il fisico per la successiva preparazione in vista dell’arruolamento nella milizia o se non le convenga mettere da parte le armi e imparare un mestiere. Ma le figlie di donne forti sono forti a loro volta e adatte alla vita rude, alla violenza e dalla rarefazione dei sentimenti proprie della militanza dura ma esaltante nella Cavalleria della Dea.
La giovanissima è eccitata da quanto l’attende, anche imparare a leggere, scrivere e far di conto oltre che a usare le armi. E poi vedrà la città, il palazzo della regina, il Teatro Grande della Dea, il porto con le navi da guerra e gli uomini, dai quali è tanto incuriosita. La zia Hallimar, compagna della mamma, dice che ne conoscerà certamente, ma non deve mai dimenticare che combattono in modo molto diverso dalla donna. Si muovono con più efficacia e hanno muscoli più forti, ma non conoscono il vero coraggio, non sono preparati adeguatamente e ignorano le tattiche di battaglia.
Goccia pensa con curiosità alle cerimonie dell’accoppiamento, in cui le ragazze in età fertile incontrano gli Olmanni, che arrivano nelle Terre Basse per gli incontri. La tradizione vuole che le amazzoni abbiano figli esclusivamente da loro. Sono un popolo di uomini forti e prestanti quelli di Olman Vuh, terra tanto lontana a settentrione del mare interno da non provocare episodi di rivalità.
Tra le amazzoni, vengono trattenute solo le nate femmine. I maschi sono dati in adozione a un altro popolo amico, i Mitanni. La legge che ha disposto l’allontanamento è antichissima, risale al tempo in cui si era deciso che una popolazione solo femminile avrebbe rispettato più facilmente la regola della non violenza. Col tempo, le vicende avevano voluto che anche la società delle Amazzoni diventasse fortemente militarizzata, ma la separazione era rimasta, per il forte senso della tradizione osservato in quella comunità tutta rosa con la spada in pugno.
Nelle Terre Basse, al tempo di Goccia di Fiamma vivono poco più di un milione di donne, sparse nelle comunità agricole, ma solo centomila tra loro hanno il compito di impugnare le armi, sebbene nei tempi più difficili tutte all’occorrenza collaborino alla difesa della loro libertà.
Ecco quindi nel secondo romanzo della saga un’esauriente spiegazione delle tradizioni del mondo delle Amazzoni. Il piccolo regno confinante di Mitanni, che deve la sua autonomia al forte esercito delle donne che lo protegge, ricambia inviando un centinaio di soldati a collaborare all’addestramento delle cadette del sesto anno della milizia, affrontandole con armi vere di bronzo in duelli di allenamento. Alle guerriere più abili sono però concesse armi di ferro. È quello stesso popolo a adottare i maschi delle Amazzoni, col risultato che quasi tutti sono di sangue olmanno, tanto i Mitanni che le Amazzoni. Tanti dei giovani guerrieri che trascorrono il loro anno ad allenare le allieve hanno madri e sorelle in città e approfittano della missione per riallacciare i rapporti.
Le cerimonie degli accoppiamenti sono riservate però ai solidi maschi di Olman Vuh, gente numerosa e bellicosa che pur prestandosi alle esigenze procreative non nasconde il disprezzo per le tradizioni delle donne delle Terre Basse, specie per i loro costumi sessuali. Il sarcasmo con cui criticano le Amazzoni è pari all’aggressività, che provoca numerosi scontri nelle bettole e per strada. Goccia è sicura che consentire agli Olmanni di dare il peggio di sé sia un espediente per confermare alle donne il pessimo modo d’essere degli uomini.
Al secondo anno d’addestramento, la giovane figlia dell’eroica Dane incontra una coetanea, che all’apparenza proviene da lontano: è abbronzata, ha i capelli neri tagliati corti all’altezza del collo, mentre nelle Terre Basse si lasciano molto lunghi. Goccia è brava in tutte le materie e anche nelle prove nel recinto-scuola sotto il comando di Assia. Dimostra carattere, non accetta provocazioni e soprusi, interviene a difesa delle compagne più deboli, scontrandosi con le prepotenti in risse poco ben viste nella caserma, dove invece si chiude un occhio, semmai, per i duelli, che risultano in linea con lo spirito delle guerriere e la vita militare che le attende.
Le amazzoni del sud
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