La sorella di Mozart
- Autore: Rita Charbonnier
- Genere: Romanzi e saggi storici
- Categoria: Narrativa Italiana
- Casa editrice: Piemme
- Anno di pubblicazione: 2011
Le storie di donne straordinarie, come quella della sorella di Mozart, sono letture avvincenti, affascinanti e sempre consigliate.
Nannerl, dolce diminutivo di Maria Anna, era la sorella maggiore di Wolgang Amadeus, una piccola e graziosa pianista molto dotata che suonava, cantava e componeva fin dall’età di cinque anni. Del suo grande talento musicale narra Rita Charbonnier, scrittrice, sceneggiatrice con un passato di studi musicali, in questo suo libro d’esordio uscito nel 2006 e ripubblicato poi da Piemme.
Di Nannerl, bambina prodigio grande promessa della musica, scopriremo l’innato amore per le note e il pentagramma, la sua dedizione nel suonare e scrivere musica e il suo anzitempo successo che fece gridare al miracolo, ben presto però messo in disparte per lasciare spazio al fratello Amadeus. In quanto donna la vita le avrebbe destinato altro: sposare un uomo benestante ed essere una buona moglie e una buona madre. Il mondo musicale come quello delle arti era allora una prerogativa maschile, le donne suonavano per diletto.
“La sorella di Mozart” è il ritratto di una donna che dovrà lottare con se stessa nell’annullare le proprie passioni, costretta all’infelicità per volontà della autorità paterna. Un romanzo storico che riporta alla luce, dall’oblio del tempo, la figura di una talentuosa e virtuosa artista, nel quale l’autrice ha ricostruito in maniera egregia il periodo con le sue atmosfere e i suoi personaggi. Il padre Leopold, vice maestro di Cappella presso la corte di Salisburgo, un tempo violinista, accortosi delle qualità della figlia e poi di Amadeus, volle organizzare con la propria famiglia un tour in Europa per far conoscere i prodigi musicali dei suoi due bambini. Vienna, Monaco di Baviera, Londra al cospetto del figlio di Bach e poi Parigi, dinanzi al re Luigi XV e alla marchesa Pompadour, alla corte di Versailles, che era più di una reggia con i suoi magnifici giardini e gli stucchi dorati dei suoi saloni.
“la bambina attaccò a suonare e fu come un fulmine avesse squarciato il soffitto affrescato, e incenerito i tendaggi e gli arazzi. Quando faceva musica la piccola Nannerl non aveva nulla di umano; sembrava ci fosse in lei una divinità primitiva, che aspettava di accostarsi ad uno strumento per debordare e lasciare stupefatti. Le sue manine srotolavano suoni limpidi e velocissimi, obbedivano a un istinto armonico ineguagliabile (…) le sue note erano di un linguaggio ancora ignoto, che affascinava e disorientava”.
I piccoli Mozart improvvisavano musica passando da uno strumento all’altro, cembalo, flauto, violino, con una maestria che stupiva ed entusiasmava i presenti. Nonostante il successo Leopold decise di continuare ad investire negli studi e nella carriera del piccolo Amadeus; la sorella maggiore avrebbe aiutato la famiglia dando lezioni di pianoforte alle giovani della buona borghesia e della nobiltà di Salisburgo. E così mentre Amadeus era in giro per l’Italia tra Mantova, Bologna e Napoli, la giovane Nannerl, vanificati i suoi sogni di musicista, butterà nel fuoco le sue partiture, ed infelice si chiuderà in una solitudine che sarebbe divenuta la sua unica compagna. Arresasi alla convenzioni che la società richiedeva, col tempo però il destino la volle non solo molto bella e ma anche la più brava insegnante di pianoforte di Salisburgo.
“La sua bellezza era moltiplicata per dieci. Indossava un abito graziosissimo che le stringeva la vita come si deve e le faceva balzare fuori il petto. I capelli erano raccolti in un ampio cipollone alla sommità del capo, che valorizzava l’ovale del suo viso e lasciava cadere sulla nuca due grosse ciocche arrotolate su se stessa e persino vezzose. E le sue guance erano di un rosa acceso, e gli occhi azzurrissimi sembravano più grandi”.
La sorella di Mozart è un romanzo splendido, avvincente, e per chi ha voglia di leggerlo una storia che penetra nell’animo perché tra malinconia e sorpresa se ne condividono i dolori e le gioie. Nannerl è stata la figura più importante nella vita di Mozart e lo si scopre leggendo proprio la sua storia: amerà profondamente il fratello, se ne prenderà cura, ne condividerà il successo e alla sua prematura morte promuoverà la sua opera. A lei si deve se conosciamo di Mozart il suo genio musicale.
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