La furia di Alex Michaelides

Alex Michaelides, greco cipriota e poi britannico, è un autore di romanzi di successo molto venduti in Usa, ma anche in Italia per Einaudi; ecco il suo nuovo libro dal titolo La furia (Einaudi, 2025, trad. di Manuela Francescon), un giallo perfetto disseminato di indizi, di false piste, di personaggi contraddittori, con una voce narrante che ci racconta, in un continuo altalenarsi di presente e passato, antefatti, intrecci, risvolti, segreti, una vicenda che si svolge in un’isola greca, di fronte a Mykonos, poco più che uno scoglio, Aura, di proprietà di una famosa stella del cinema hollywoodiano, Lana Farrar.

L’attrice, vedova del produttore Otto che l’ha lasciata erede di un’enorme fortuna, madre del diciassettenne Leo e risposata con il seduttore Jason, che non sembra amarla davvero, decide di passare le vacanze di Pasqua lasciando il suo ricco alloggio londinese di Myfair, insieme ai suoi più cari amici: il commediografo e sceneggiatore Elliott Chase, la voce narrante della storia, l’attrice di teatro Kate Crosby e la sua governante-amica Agathy. Sull’isola vive Nikos, un pescatore che da sempre vive da solo ad Aura e si occupa della manutenzione della grande e lussuosa casa padronale.
Molti sono i riferimenti ad Agatha Christie, visto che nessuno può approdare sull’isola perché investita da una tempesta di vento che per la sua inaudita violenza viene chiamata la furia; proprio nella notte dell’improvvisa tempesta, infatti, si consuma l’inevitabile delitto, che costringe tutti i presenti, nessuno escluso, a una feroce quanto inattesa resa dei conti. Infatti ognuno di loro avrebbe avuto buone motivazioni per uccidere, ognuno può essere sospettato: ma siccome a causa della furia la polizia non arriverà prima di alcune ore, ecco che il duello all’ultima parola tra i presenti assume toni da tragedia, greca per l’appunto. Non a caso lo scrittore mette in esergo al romanzo una citazione di Eraclito in greco, tradotta con la frase “Il carattere, per l’uomo, è il suo destino”.

Sconsigliabile raccontare la trama di questo giallo imperdibile, i cui colpi di scena sono tali e tanti pur nella brevità della narrazione, da scoraggiare anche i lettori più accaniti alla ricerca del colpevole, anzi del perché si sia svolto quel fatto di sangue. Efficaci i caratteri dei personaggi: la bionda e bella Lana, che sembra una dea, oggetto d’amore di molti dei presenti; l’alcolista Kate, attrice non di grande successo, soggiogata dal fascino della più fortunata amica; Agathy, che da semplice cameriera è divenuta insostituibile amica-assistente-governante della star a cui è fedelissima; e infine il caro amico Elliott, il confidente-sempre-presente, che sembra dare le carte in questa rischiosa partita a poker.
La furia è un libro di notevole efficacia narrativa, costruito con intelligenza, “un romanzo spiazzante di grande atmosfera” come recita la quarta di copertina. Da leggere in una notte!