

Katie
- Autore: Michael McDowell
- Genere: Horror e Gotico
- Categoria: Narrativa Straniera
- Casa editrice: Neri Pozza
- Anno di pubblicazione: 2025
Michael McDowell non solo è stato un prolifico romanziere statunitense che, dopo anni di oblio, è stato riscoperto all’estero, ma è anche l’autore di alcune sceneggiature e testi di successo per la televisione e legate all’industria cinematografica.
Prematuramente scomparso all’età di quarantanove anni, nel tempo si è dedicato a diversi generi, ma è con l’horror, il gotico e l’occulto che ha saputo esprimere maggiormente la propria genialità e originalità.
Terminata la pubblicazione della saga di Blackwater (Neri Pozza Beat), considerata un’opera di culto nonché fenomeno editoriale del 2023, la casa editrice vicentina, che ha “scommesso” su questo scrittore, sta proponendo ai suoi appassionati lettori anche gli altri romanzi.
Dopo Gli aghi d’oro, è stato pubblicato Katie (Neri Pozza, 2025, trad. di Elena Cantoni) che, uscito originariamente nel 1982, è ambientato nella seconda metà del XIX secolo, sulla costa orientale degli Stati Uniti.
L’inizio sembra quasi trasportarci in un tipico racconto di Natale, legato alla grande tradizione gotica e a Charles Dickens, ma si trasforma rapidamente in una vicenda cupa e violenta.
Mentre la madre è impegnata come ballerina l’Olympic Theater, dove tracanna bottiglie di champagne prima di ogni spettacolo, Katie, nove anni, è accudita da Hannah, che le insegna a dare gin ai cuccioli di cane per evitare che crescano e possano così essere venduti alle signore dell’alta società; è un modo come un altro per fare soldi, per una bambina che ha il dono della precognizione e una passione per coltelli e martelli.
Del resto, Katie appartiene alla famiglia Slape, esseri senza scrupoli, nella cui trappola è caduto Richard Parrock; le persone che l’uomo ha assunto per prendersi cura della sua fattoria stanno cercando di rubargli la terra e le sue fortune e teme per la sua stessa vita.
È per questo che, dopo più di vent’anni di silenzio, ha scritto una lettera alla figlia Mary e alla nipote, Philomela Drax, che vivono in una piccola città del New Jersey, per supplicarle di andare in suo soccorso.
Mary è una una donna debole, nel fisico e nel carattere, fa la sarta e guadagna a malapena per sopravvivere; Philo, invece, è una giovane ingenua, umile ma intelligente, coraggiosa e piena risorse; desiderosa di incontrare il nonno che non ha mai conosciuto e di assicurarsi la sua eredità, non esita a partire in suo aiuto.
L’unico stratagemma che le permette di entrare nella fattoria è proporsi come domestica: gli Slapes ne approfittano, costringendola a lavorare fino allo sfinimento. Ma forse è arrivata troppo tardi: dopo aver convinto il vecchio Parrock a cedere una parte della fattoria, ora gli Slape lo stanno avvelenando…
Katie è scritto sul modello dei cosiddetti Penny Dreadful, un tipo di pubblicazione periodica diffusasi nel Regno Unito nel corso del XIX secolo: piccoli opuscoli venduti al costo di un penny, ispirati a fatti di cronaca, ma dai toni vividi, tendenti all’horror, letti soprattutto dalla classe operaia. Si tratta quindi di capitoli abbastanza brevi, che sollecitano il proseguimento della lettura. La narrazione di McDowell è impeccabile e le pagine scorrono velocissime; fin dalle prime righe il lettore viene catapultato in un universo oscuro, macabro, violento, ma anche molto affascinante, che si rivela in tutta la sua complessità e ricchezza.
La trama si sviluppa seguendo i personaggi per un lungo periodo di tempo e attraverso diverse città degli Stati Uniti: Philo e Katie sono due ragazze della stessa età, dal carattere opposto, che intraprendono una caccia reciproca per raggiungere i propri scopi.
Omicidi, furti, tradimenti, incidenti sono parte integrante della storia e le due protagoniste esprimono la loro vera natura, nel bene o nel male: Katie, armata di martello e di abilità di chiaroveggenza, è diabolica e senza scrupoli; Philo, eroina vittoriana dal cuore grande, alla quale non possono che capitare disgrazie, cerca di sopravvivere agli attacchi, anche se finirà col nutrire un desiderio di vendetta. Il libro affronta temi come l’avidità e il fallimento, la sofferenza e la miseria: descrive la condizione umana nei suoi aspetti peggiori e le azioni narrate sono motivate tanto dal denaro quanto dalla gelosia, dalla rabbia, dalla frustrazione o dall’egoismo.
Nonostante i suoi sforzi, Philo sembra destinata a fallire a causa della malvagità degli Slape, ma il rapporto tra preda e cacciatore è costantemente messo in discussione. Le fughe precipitose si susseguono, così come le scie di sangue.
Lo stile di McDowell è incredibilmente efficace. In poche tratti definisce la scena e le relazioni tra i personaggi. Anche il contesto storico e sociale sono estremamente ben delineati: il lettore si immerge in un’atmosfera crepuscolare e macabra, permeata da una follia patologica, crudele e inquietante, che destabilizza. Senza rinunciare a una forma di umorismo molto “dark”, la trama sorprende per i colpi di scena sapientemente controllati e, soprattutto, sempre più intensi e imprevedibili: proprio quando sembra che la vicenda stia prendendo una direzione, ecco un nuovo sviluppo inaspettato.
Katie è un romanzo che esce dai soliti sentieri letterari, è un’esperienza sensoriale che lascia sopraffatti: è difficile immaginare un lieto fine, ma non ci vorrà molto per scoprire chi, delle due protagoniste, uscirà vincitrice.
Una menzione a parte meritano la copertina e la quarta di copertina, entrambe molto eleganti e curate, create dall’illustratore Pedro Oyarbide e da Monsieur Toussaint Louverture, particolarmente stimolanti dal punto di vista visivo e tattile.
Katie, al centro, appare avvolta dal fuoco; il colore rosso del titolo su sfondo oro e dei fiori che emergono da un intrico di rovi scuri sembra anticipare un universo sanguinoso.
Anche la scelta del carattere tipografico enfatizza il contesto gotico e si rivela particolarmente riuscita. La quarta di copertina, invece, oltre a riportare la sinossi, rappresenta lo scontro tra Katie e Philomela, ed è arricchita dalla riproduzione di vari oggetti “di scena” e delle due principali ambientazioni.
Recensione di Lidia Gualdoni
Dopo aver deliziato il pubblico con i sei libri componenti la saga di Blackwater e proseguito con Gli aghi d’oro, Michael McDowell torna in libreria con un libro gotico intitolato Katie, in libreria dal 14 gennaio 2025 con la casa editrice Neri Pozza e la traduzione di Elena Cantoni. A detta dello stesso autore il romanzo:
“Katie contiene i miei omicidi più inquietanti ed è sicuramente il mio romanzo più crudele. Scriverlo è stato divertente. Da morire.”
Chi è Katie? È una ragazza che già da bambina dava sconvolgenti segni non soltanto di inquietudine, ma di vera e propria crudeltà. Con la matrigna Hannah, a cui non manca nulla quanto cattiveria e astuzia, vanno a vivere a Parrock Farm, dopo che James, il marito, muore in circostanze alquanto sorprendenti. Lì vive ancora l’anziano Richard, padre di James, che le accoglie credendo nelle loro pietose bugie. Si rende ben presto conto che le due sono quanto di peggio e maligno può esistere sulla terra, ma ormai ha già intestato loro la fattoria con i terreni, e sono loro due che gestiscono la fattoria e i loro lavoranti. Non basta: poco dopo si aggiunge alla combriccola anche tale John, padre di Katie. I tre, non contenti di essersi già impossessati della fattoria, mirano ben più in alto: prendersi tutte le ricchezze di Richard. L’uomo si rende conto di essere in balia di persone crudeli e despote e scrive di nascosto una lettera alla figlia, da lui mandata via perché si era innamorata dell’uomo che lui reputava sbagliato per lei. La lettera giunge alla nipote, tale Philomela che vive con la madre vedova, in balia di difficoltà finanziarie sempre più gravose. Philomela capisce di essere di fronte ad un’eventuale svolta della sua vita e sotto mentite spoglie di cameriera si presenta a Parrock Farm. Viene assunta come sguattera e tuttofare e si rende immediatamente conto che il nonno è in pericolo di vita. Ma Katie possiede doti da strega e si accorge subito di avere di fronte una donna che può privarli del loro benessere materiale. Cosa succederà tra le due?
Inizia così un duello sanguigno tra le due donne, che durerà tutta la vita, destinato a segnarle entrambe in maniera differente. Riuscirà Philo a salvare se stessa e suo nonno? Il male che contraddistingue Hannah e Katie si ritorcerà contro le donne o le aiuterà sempre ad averla vinta in ogni situazione della vita?
Katie è un romanzo crudo, dalle atmosfere spesso cupe e drastiche. Mi ha particolarmente colpito la violenza cruda e nuda che percorre tutto il romanzo. Spesso ho avuto un senso di disgusto assoluto nei confronti delle azioni riprovevoli commesse soprattutto da Katie. Quest’ultima è un personaggio destinato a colpire profondamente il lettore che si appresta a leggere delle sue gesta:
“Aveva quasi diciotto anni, una folta chioma corvina e splendidi occhi neri. Non fosse stato per la bocca, dalle labbra sottili e dure si sarebbe potuto dire bella. Teneva in mano un coltello e con la lama sottile e affilata scuoiava un coniglio, operazione in cui sembrava piuttosto esperta.”
A contrasto vi è il personaggio di Philomela, detta Philo,
“C’era una giovane donna della sua età, con una borsa di tessuto. Che fosse più bella di Katie poteva essere questione di gusti, ma di certo i tratti del volto denotavano indipendenza, franchezza e intelligenza.”
Basteranno queste ultime qualità per uscire vittoriosa da una lotta violenta, intessuta di Male all’ennesima potenza?
Un romanzo importante, di grande spessore narrativo. Se la saga precedente di Blackwater aveva nette caratteristiche di romanzo gotico, quest’ultimo romanzo è essenzialmente un giallo violento, crudo, cinico, aspro come non mai. La lettura a tratti fa una certa impressione ed è per palati molto forti. I personaggi sono delineati minuziosamente, il linguaggio è preciso e scorrevole.
Nell’insieme una lettura piacevole, che narra una storia crudele, ma interessante, per amanti del genere.
Recensione di Ornella Donna

Katie. Ediz. italiana
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Articolo originale pubblicato su Sololibri.net qui: Katie
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