Io e te
- Autore: Niccolò Ammaniti
- Categoria: Narrativa Italiana
- Anno di pubblicazione: 2010
- Romanzo breve, 116 pag
Il disagio di un adolescente. L’incontro con una sorella che appena sa di avere. La scoperta dolce della felicità durante un ballo in cantina. Un affetto che nasce, ritorna, si scopre nudo e semplice...
Con "Io e te", Niccolò Ammaniti mette un po’ da parte l’ironia e ritorna a parlarci dell’adolescenza, del disagio di quegli anni, della voglia di farsi accettare sempre e comunque. E lo fa con semplicità, con naturalezza, con immensa bravura e con una narrazione che è carezza per l’anima.
Quando l’ho finito, mi sono ritrovata con gli occhi umidi, come da un po’ non mi capitava e ho pensato che fosse bello, proprio bello. E dolce, anche se graffia nel finale.
Un libro bello. Tutto qua. Sicuramente un aggettivo banale, ma è la prima cosa che ho pensato. E non mi è venuta incontro nessuna altra parola.
Nemmeno dopo la piccola, soffocata, ferita finale. Da leggere.
Attenzione - Spoiler trama Lorenzo è un adolescente solo, introverso, disadattato. Ha quattordici anni e frequenta il liceo classico. Spesso è oggetto di insulti e andare a scuola, per lui è quasi un incubo. Fino a quando capisce che per sopravvivere deve cercare di essere come gli altri. Imita la loro andatura, cerca di vestirsi come loro e a volte funziona. E’ come quando “una mosca cerca di imitare le api “.
Ma è solo una maschera e lui lo sa. E’ felice solo quando si ritrova nella sua solitudine.
Un giorno, a scuola, sente una compagna di classe invitare altri tre amici in settimana bianca.
Non sa bene cosa scatta dentro di lui, ma a casa dice a sua madre che Alessia l’ha invitato a sciare a Cortina. La madre è pazza di gioia perché aveva sempre temuto la diversità e la solitudine di suo figlio. Lorenzo non capisce il motivo di questa bugia, ma non riesce più a sottrarsi.
Non riesce a dire sua madre la verità. Così si nasconde in cantina, proprio la cantina del suo palazzo. Si chiude lì per un’intera settimana, con una scorta di cibo, il cellulare e l’autoabbronzante.
E’ contento, fino a quando per caso, verrà scoperto da sua sorella Olivia.
Olivia ha ventitré anni ed è figlia del primo matrimonio del padre. Lorenzo le dà ospitalità in quella cantina e in cambio, Olivia parlerà a telefono con la madre di Lorenzo, fingendo di essere la madre della compagna di scuola che gentilmente l’ha invitato in settimana bianca.
Dovrebbe restare solo una notte, Olivia. E invece si ferma più giorni. Perché sta male. Perché non può muoversi. Ha dolori ovunque. Lorenzo è spaventato e solo dopo un po’ capisce che la sorella non è malata, ma ha una crisi d’astinenza. In quel momento capisce tutto. Il silenzio di suo padre riguardo a Olivia, tutti i problemi che lei gli procurava ma che i suoi gli avevano solo accennato.
Quello che succede in quella cantina è strano e inaspettato per quei due che appena sapevano della loro esistenza e ora, invece, si ritrovano a condividere delle cose da non dire a nessun altro. Olivia gli parla di loro due bambini, di quei pochi ricordi che custodisce. L’affetto nasce, ritorna, si scopre nudo e semplice. E nella loro ultima sera insieme si ritrovano a ballare al suono di un vecchio giradischi ed, improvvisamente, Lorenzo si sente felice. Avverte un senso di pace e capisce che il giorno dopo uscirà da quella cantina e potrà scegliere quello che fare o non fare nella vita. Tutto gli appare semplice, ora. Quando si risveglia, il mattino seguente, Olivia non c’è più. Gli ha lasciato un biglietto. Lo stesso biglietto che dieci anni dopo, Lorenzo leggerà prima di vederla (come non avrebbe mai voluto rivederla) in una provincia del Friuli.
- E lo hai capito?
- Si. Perché ci volevo andare. Perché volevo sciare con loro, io sono bravo a sciare.
Perché volevo fargli vedere le piste segrete. E perché non ho amici… e volevo essere uno di loro.Ho sentivo che si alzava.
- Fammi spazio -. Mi sono spostato e lei mi si è sdraiata accanto e mi ha abbracciato forte. Ho sentito il suo ginocchio ossuto. Le ho messo una mano su un fianco, le potevo contare le costole, poi le ho carezzato la schiena. Sotto le dita, le vertebre appuntite.
- Olivia, mi fai una promessa?
- Cosa?
- Che non ti droghi più. Mai più.
- Te lo giuro su Dio. Non ci casco più in questa merda,- lei mi ha sussurrato in un orecchio.
- E tu scemo mi prometti che ci rivedremo?
- Te lo prometto.
Io e te
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Ammaniti è lo scrittore che ti fa temere che il libro finisca.
Scrittura essenziale, efficace e diretta. Un bel libro.
Mah.. mi pare tanto un libro scritto con il chiaro intento di vendere.... gli stereotipi tirano un casino :D
Da quattordicenne che legge un libro dell’ omonimo tema non posso che immedesimarmi nel testo e scoprirmi un po’ lorenzo. Ho sempre pensato che tutti quei problemi adolescenziali non esistessero in me. Leggendo però, questo breve racconto mi rendo conto che molte cose mi accomunano al ragazzo del libro. In particolare mi rivedo nel lorenzo avvolto dal gigante di pietra che gli impedisce di agire, di dare pieno sfogo alla sua personalità. Una personalità che in realtà vorrebbe ribellarsi a questa situazione così oppressiva. In suo aiuto,però, quasi come un dono sceso dal cielo, arriva Olivia, figura tipica di una donna affascinante, vissuta.. male... ma vissuta. Grazie a lei Lorenzo scopre valori ed emozioni forti che non ha mai conosciuto: l’ adrenalina, il coraggio, il rischio, il fidarsi degli altri, il divertimento... il lasciarsi un po’ abbandonare a se stessi. Tutto ciò gli fa aprire gli occhi; si riscopre temerario, pronto a difendersi e ad assaporare un po’ di libertà... si ritrova con un sogno.
Non so dirvi se anche io troverò mai, o se ho già trovato, una Olivia... Spero di non avervi annoiato con queste mie infantili parole..
l’ho letto in due ore! avvincente come un giallo, commovente come una storia d’amore, drammatico, realista...insomma da leggere anzi da divorare
Carina l’idea ma finale deludente... Vogliamo poi parlare della storia del robot??? Buttata lì solo per dare al racconto una morale facile facile...
non mi è piaciuto perchè la storia, si non era malaccio, ma poteva finire bene per lo meno, almeno "io non ho paura" finiva tutto sommato bene...
Un solo rammarico: il libro l’ho già terminato.
La prima cosa che avrei voluto fare, appena finito il libro, sarebbe stato chiamare Ammaniti e dirgli con le lacrime agli occhi "Perchè me l’hai uccisa?". Ecco quando mi colpisce un libro: quando, nel bene o nel male, lascia un segno; quando, terminato il libro, vorresti chiamare l’autore e fare una chiacchierata con lui, o quando vorresti dirgliene 4, come in questo caso. Ammaniti ti odio, perchè hai ucciso Olivia, ma grazie per esserti fatto odiare, per avermi trasmesso emozioni così forti col tuo libro.
Dopo queste parole, conotroverse si, ma nel complesso comunque lusinghiere, devo però scrivere, almeno a margine, alcune cose che non mi sono piaciute: la fuga dal bunker per raggiungere l’ospedale e il conseguente ritorno: a mio modestissimo parere mi sono sembrate due scene descritte con un po’ di superficialità, un po’ casiniste, e non mi hanno trasmesso quel senso di oppressione e frenesia che aveva il protagonista per il rientro in cantina, anzi mi è sembrato tutto piuttosto facile; ma veniamo alla vera nota dolente: la scena con la nonna, storia del robottino annessa, sicuramente sono io che non sono stato in grado di coglierne il significato, so solo che l’unica cosa che ho pensato, mentre leggevo quelle pagine era un sincero "che palle".
Voto complessivo : 7,5 .
A me non è piaciuto.
Né per come è scritto, né per la trama che racconta. O meglio, la tema trattato veramente buono e inusuale ma trattato... A mio parere in maniera non del tutto realistica. Non del tutto sentita, forse è più preciso.
Per lo stile di scrittura immagino che alla fine sia una questione di gusti. Preferisco, in genere, maggiore eleganza, una prosa un po’ più articolata, talvolta più descrittiva, che scavi più a fondo. Del resto, mi sembra, lo scalo psicologico è solo abbozzato. Chi è questo ragazzo, questo bambino che sta appena uscendo dall’infanzia, cosa sente veramente, cosa pensa, perché è giunto ad isolarsi a tal punto dal mondo? Perché vuole fuggire? Perché vuole nascondersi? Come è arrivato a credere di poter stare meglio solo che con gli altri? Come si è innescato questo terribile circolo vizioso di estraniazione verso il mondo, verso tutti?
Non sono cose che succedono. Così. Senza un perché.
aaaaaaaaaaaaaaaaaaaasssssssssssssuuuuuuuuuuuurrrdddddddddddddddddooooooooooooooooooo come me
La condizione psicologica di Lorenzo è descritta in maniera delicata ed allo stesso tempo dettagliata...quasi mi sono immedesimato in lui, nel quale ho rivisto un po di me...il libro infatti mi ha fatto ricordare tantissimi episodi della mia adolescenza.
Molto toccante l incontro con la nonna...del quale ho potuto sentire tutta la sua solitudine.
Bello, coinvolgente, e per niente noioso.
non ho mai letto libri di questo genere qanke perchè non mi è mai piaciuto leggere libri ma questo k mi ha consigliato mia madre è bellissimo perchè ti fa riflettere sulla vita..... di co solo una cosa è BELLISSIMO.... E NON NOIOSO COME MI è CAPITARO CON ALTRI LIBRI....
Vi giuro che all’inizio mi sembrava un libro insensato.. ma un giorno mi ci sono proprio messa sotto e lo ho letto fino in fondo.. Vi giuro che è un libro emozionate e commovente. Ammaniti ha saputo interpretare lo stato d’animo dell’adolescente che come tutti gli altri si sente ormai diverso e strano.. confuso.. poi la storia della sorella .. tutto all’improvviso cambiò.. Bello bello anche perchè alla fine mi ha fatto scendere un lacrima :’D
è davvero un bel libro, ora vado a leggerlo!!! XD
davvero un bel libro, commovente. quando l’ho iniziato non ho potuto aspettare di finire di leggerlo.
Libro semplicemente megnifico.
Ricco di emozioni, fino al’ ultima pagina. L’ autore riesce a trattare un problema dei giorni nostri in modo originale ma allo stempo sincero. Si possono leggere tra le righe i pensieri e i sentimenti di Niccolò Ammaniti, ed è forse questo che rende il libro veramente speciale.
Lo consiglio.
Libro agile e, qualche volta, appassionante.
Condivisibile la trama soprottutto per l’accettazione
della fuga dal mondo dovuta a un intuibile disgusto
della banalità del vivere con gli altri.
Infatti si intuisce che il rifiuto del mondo fuori di sé nasce da un più profondo modo di sentire testimoniato dall’improvvisa scoperta dell’amore per la sfortunata sorellastra.
Ho scelto questo testo perche’ mi ha incuriosito parecchio,quando l’ho visto sul tavolo della libreria gia’ dal titolo...e l’autore,be’non potevo non acquistarlo, Ammaniti stupisce sempre e ancora una volta mi lascia incollata pagina per pagina,devo dire che all’inizio mi sembrava tutt’altra storia credevo che andasse con i suoi amici,poi mi ha stupito,non mi aspettavo che si chiudesse in uno scantinato e non pensavo che potesse incontrare Olivia mi ha colpito la sua sensibilta’ ,la sua dolcezza e le sue attenzioni da ragazzino che era entrato lo ha reso piu’ serio e maturo,mi e’ piaciuta la complicita’ di olivia per aiutare lorenzo a reggere il gioco con la mamma a sua insaputa che non era in montagna con amici,peccato che la fine sia cosi’ triste non pensavo che olivia non ce la facesse,Ammaniti ha saputo ancora una volta toccare i veri sentimenti quelli di ogni giorno con l’affetto e la sofferenza della perdita di un legame familiare,un libro che si legge in una serata purtroppo le belle storie finiscono quasi troppo velocemente ma ti lascia con una riflessione con un buon gusto di assaporare la vita e di crescere dentro di noi quelle emozioni che diamo per scontate come la morte cosi’ curda e reale allo stesso tempo...
Banale operazione commerciale.
Scritto in un pomeriggio, ma del resto chiunque lo scriverebbe in mezzo pomeriggio...
Quanto abbiamo detto che costano queste 20 paginette di "disagio adolescenziale + amore tossico"?
Questoo libro lo leggereii milioni e milionii di volteee e stupendooo e soprautto da un consiglio che la vita e una sola e non c’è bisogno di consumarla con una sciochezza simile la "Droga"
Libro carino, il finale abbastanza inaspettato e contando la lunghezza è un testo piacevole da leggere
Bel libro.. Ma.. Il finale è triste! Mi sono dispiaciuto per la fine che ha fatto la sorella! Poverina!
bello mi e veramente piaciuto non pensavo che i libri fossero cosi belli quando mi e stato mandato come compito della scuola o pensato che balle mi tocca leggere ma sono felice perche de stupendo e anche emozionante
Bello, scorrevole, letto in due ore!!!!! Mi aspettavo un altro finale e soprattutto mi sarebbe piaciuto sapere se l’esperienza di Lorenzo gli era servita a cambiare il suo carattere una volta diventato adulto! :)
ho tanti libri nella mia cameretta non e ho mai letto uno fino in fondo ma questo e stato il piu bello mi sono appassionata molto... mi appassionano i libri di ammaniti ma in particolare IO E TE e IO NON HO PAURA....
Un libro bellissimo ad un certo punto si pensa che possa essere scoperto ma poi per sua fortuna arriva olivia e la madre non lo scopre che è nella cantina!
Complimenti ad Ammaniti!! =)
Il mio libro preferito... Non gli manca niente... Dopo aver letto questo libro mi è venuta voglia di leggere anche gli altri libri di Ammaniti... Qualcuno mi può dare un consiglio sui più belli di questo scrittore? Grazie mille in anticipo!! =)
@TiamoFabio- ti consiglio " Ti prendo e ti porto via ", davvero esilarante ! Buona lettura...
Secondo me è un libro molto diretto e molto bello.Però,il finale non mi è piaciuto molto sia per la trama e sia per la velocità che gli ha dato lo scrittore
Bruttino. E con qualche errore nella forma. Non mi ha trasmesso nulla.
Ma qualcuno si è accorto che Lorenzo ha omesso di mantenere la promessa fatta alla sorella in quella cantina?
E cioè di rivederla?
Nel biglietto che lascia al fratello prima di andarsene, Olivia gliela rammenta, sottolineando così l’importanza che essa riveste per lei.
È chiaro che toccava a Lorenzo prendere l’iniziativa e cercare la sorella!!!
Invece lui ha fatto passare dieci anni senza muovere un dito in questo senso - forse ancora immobilizzato dal gigante di pietra? - e chissà quanto ne sarebbe passato ancora, se non fosse stato avvisato della morte di Olivia...Tutto questo, badate bene, dopo essere stato primissimo testimone della sofferenza della sorella e aver condiviso con lei questo bellissimo, autentico riavvicina-mento...
Chi va a rilleggersi le ultime pagine del libro non può non essere investito dall’evidenza di questa caratterizzazione del personaggio Lorenzo: il disagio che percorre l’intero libro si è evidentemente protratto durante tutta l’ adole-scenza, fin nei primordi dell’età adulta. Simbolizzato in una promessa non mantenuta.
È desolante rilevare che in nessun commento finora letto su questo libro ciò venga menzionato - nemmeno in quelli che fanno parte delle pubblicazioni stesse. Nel commento all’edizione (sempre in lingua italiana) per lettori di lingua tedesca (della Reclam Fremdsprachentexte) leggo addirittura che alla fine del romanzo Lorenzo, rappacificato con i genitori, si è evidentemente evoluto in un uomo capace di gestire autonomamente la propria vita...Da quali segnali siano state tratte queste conclusioni, rimane per me un enigma.
Io ho letto questo libro in 2 giorni.. è stato uno dei libri più belli che abbia mai letto in vita mia..
Bravo Ammaniti, bella storia e a me il finale è piaciuto :)
Lorenzo è un quattrodicenne molto introverso, vive la sua vita come se fosse nascosto dietro un albero. I genitori preoccupati dal suo comportamento lo portano da uno psicologo. A Lorenzo non piace la comfusione, si tiene lontano dai compagni, guarda il mondo come se lui ne fosse fuori. Un giorno però, facendo credere alla madre di partire insieme ai compagni per una vacanza a Cortina, si barrica in cantina per una settimana. Felice di essere solo, trascorre le sue giornate tra dormire, videogiochi, tv e libri. Ma quando tutto sembra essere tranquillo, piomba nella sua vita Olivia, la sua sorellastra. Così Lorenzo viene improvvisamente catapultato nel mondo reale e costretto, dai gravi problemi di sua sorella. a confrontarsi con la vita. Niente sarà più come prima, ma questa esperienza lo aiuterà a capire il perchè di quella bugia detta alla madre e a prendere finalmente coscienza del suo vero io interiore.
Un romanzo emotivamente molto forte e commovente.
Lorenzo Cuni è un ragazzo introverso, nevrotico, come tutti gli adolescenti. E’ come una mosca che imita una vespa, ne assume i comportamenti, si trasforma in un essere diverso per poterne sfruttare le caratteristiche agli occhi del mondo.Piano piano, attraverso questa sua forma di mimetismo, riesce a integrarsi nella sua nuova scuola, ma capisce che questa è solo una facciata che lo separa dal mondo. Dagli altri.Un giorno, approfittando di una coincidenza, decide di far credere ai suoi che è stato invitato a una settimana bianca a Cortina. La mamma è felice. Lorenzo non riesce più a dirle la verità.Così, un po’ per costrizione, un po’ per propria volontà, si barrica nella cantina del suo condominio e passa lì dentro, tra le quattro mura umide di un seminterrato, la sua settimana bianca. Lontano dal mondo, lontano dagli altri.Lì sotto non ha bisogno di mimetizzarsi, di fingersi vespa.
Sarà l’arrivo di Olivia, personaggio problematico e disinibito, a sconvolgere ogni singolo minuto della sua vacanza. Col tempo, i due stringeranno una relazione quasi profonda, intensa, che va ben oltre il loro rapporto parentale (Olivia è la sorellastra di Lorenzo), e che permetterà a Lorenzo di entrare più da vicino in quel lontano e orrendo universo che si chiama “mondo dei grandi”.
Bellissimo libro e molto coinvolgente! Soprattutto dal momento in cui Olivia va nella cantina con il fratello.
Il finale invece era abbastanza scontato, la droga purtroppo non si smette di assumerla punto in bianco e si sanno le conseguenze.
Niccolò Ammaniti, scrive un romanzo che narra un episodio della vita di Lorenzo, un ragazzo di 14 anni , con forti problemi nel relazionarsi con i ragazzi della sua età.
Egli vive in una casa lussuosa a Cividale del Friuli, con la madre, e un padre poco presente nella vita del figlio.
Lorenzo riesce a superare i suoi problemi , prima andando dallo psicologo, successivamente imitando il modo di fare e di vestirsi dei ragazzi della scuola .
Questi, un giorno, organizzarono una gita.
Lorenzo, convinto di farne parte, rimase sorpreso nel momento in cui venne a sapere che non era stato invitato.
Lorenzo non vuole deludere la madre, così continua a farle credere che alla gita sarebbe andato normalmente, come previsto.
Nel giorno della gita, Lorenzo si rifugia in una cantina , nella quale farà conoscenza della sorellastra , mai vista prima di allora.
Olivia, questo il suo nome , cambierà moltissimo il modo di pensare di Lorenzo.
Il libro mi è piaciuto molto, perché è scritto in maniera sintetica, ma concisa, ed è molto coinvolgente, tanto che in alcuni momenti sono riuscito ad immedesimarmi nei pensieri di Lorenzo, il protagonista. È molto interessante la parte dove Lorenzo si nasconde in cantina ma soprattutto quando incontra Olivia, sua sorella, e a poco a poco modifica il suo atteggiamento di chiusura e forse di narcisismo nei confronti della società. Peccato per il finale un po’ scontato e malinconico.
Lorenzo è un adolescente di quattordici anni, solo e introverso. Frequenta il liceo classico e per lui andare a scuola è quasi un incubo: viene preso spesso in giro e per sopravvivere decide di essere come gli altri. Imita la loro andatura, cerca di vestirsi come loro e a volte funziona. Ma è consapevole che sta solo indossando una maschera. Un giorno, a scuola, sente una compagna di classe invitare degli amici in settimana bianca e tornato a casa dice a sua madre di essere stato invitato anche lui a sciare a Cortina. La madre è felicissima, perché ha sempre temuto la diversità e la solitudine del figlio. Lorenzo dopo aver mentito a sua madre sapeva che non poteva piu tornare indietro, cosi decide di nasconderci nella sua cantina con tutti i suoi mezzi che si era preparato per il viaggio. Dopo poche ore trascorse nella cantina riceve una telefonata da Olivia, la sua sorellastra tossica . I due si aiutano , coprendosi a vicenda.
Lorenzo dopo aver trascorso del tempo nella cantina con la sorella, finalmente prende coscienza del fatto che poteva cambiare e che c’era un nuovo mondo di cui egli poteva far parte senza doversi piu nascondere o cercare di imitare gli altri.
Questo libro mi è piaciuto molto perchè racconta la trasformazione di un ragazzo chiuso ed introverso che dopo aver dovuto affrontare per la prima volta problemi veri, come la sorella in crisi d’astinenza e la nonna morente, capisce che la vita deve essere vissuta tenendo in considerazione sia i lati negativi e le proprie paure sia gli aspetti positivi.
E mentre balla con sua sorella capisce di non avere più paura del mondo e di poterlo affrontare come tutti gli altri: non bisogna mimetizzarsi per passare inosservati, ma essere se stessi e farsi accettare per come si è.
Purtroppo sia Lorenzo che Olivia non mantengono la promessa che si erano fatti nella cantina: avrebbero dovuto rivedersi e rimanere in contatto ed Olivia non avrebbe più dovuto drogarsi, ma non è stato così.
Il romanzo tratta l’argomento dell’adolescenza in particolare della crescita emotiva di Lorenzo il protagonista, che da un carattere assolutamente narcisistico inizia ad accettare la società esterna. Questo cambiamento è raccontato nel capitolo centrale del romanzo dove Lorenzo passa una settimana con Olivia sua sorellastra che sembra riesca a fargli aprire gli occhi, nonostante i suoi grandi problemi con la droga. Quest’incontro riesce un po a farlo uscire dal suo guscio che racchiudeva tutte le sue emozioni, la sua personalità, praticamente tutto se stesso.
non mi sono rispecchiato nel protagonista pur essendo quasi coetanei, nonostante ciò mi ha appassionato come romanzo.
Il finale non è stato un colpo di scena di spalancare la bocca, si era un po "spoilerato" quando Olivia ha promesso a Lorenzo che avrebbe smesso di drogarsi, questa è l’unica cosa che non mi è piaciuta del libro.
Io e te è un romanzo scritto da Niccolò Ammaniti. Il romanzo è ambientato a Roma, il protagonista è Lorenzo un ragazzo chiuso nei confronti dei suoi amici, anche se riesce a mimetizzarsi bene in essi.
La trama del libro racconta di Lorenzo che dice a sua madre di essere stato invitato ad una gita in montagna, questa è una bugia, perchè Lorenzo in realtà si rifugia in cantina. All’improvviso arriva Olivia, la sua sorellastra, anche se lui non sa chi sia. I due dopo poco tempo iniziano a parlare e a relazionarsi. Olivia promette a Lorenzo che non si sarebbe più drogata anche se morirà in una stazione per overdose.
Dopo la settimana in cantina Lorenzo è cambiato, ha imparato come diventare grandi.
"Io e te" è un libro che affascina molto, Ammaniti riesce a farti immedesimare nel personaggio in modo impressionante.
Con brevi descrizioni è facile immaginare l’ambientazione, il comportamento e le caratteristiche dei personaggi.
Inoltre è un libro molto scorrevole che non ha punti noiosi.
Mi sarebbe piaciuto che la storia fosse stata più lunga: è un peccato che questo bel libro sia così breve e si legga in poco tempo perché avrei voluto immergermi con più tempo nella storia.
Avevo sottovalutato all’istante questo libro, perchè non leggo quasi mai libri di scrittori italiani.
Ma devo dire, che questo libro è stato fantastico, semplice, ben strutturato ma sopratutto scorrevole (l’ho letto in due ore), sono riuscita a entrare nella storia e a mettermi nei panni di Lorenzo Cuni..quale adoloscente non vorrebbe fare una "settimana bianca" del genere?
Essere se stessi, non avere alcuni tipo di pensiero e di problemi nella mente...essere liberi.
Mi ha toccato molto il finale, non me lo sarei mai aspettata, pensavo che finalmente dopo tanti anni si ritrovassero, certo sicuramente non in quelle circostanze...
Nel libro sono molto presenti frasi significative e importanti che mi hanno fatto ragionare e pensare a fondo.
é un libro che rileggerò sicuramente e ho già consigliato di leggero...veramente BELLO!
Piccole bugie, la droga, la difficoltà ad inserirsi in un gruppo, disturbi psicologici, copiare gli altri ed essere scontrosi coi genitori: tutti temi che fanno parte dell’ adolescenza.
Lo stile di Ammaniti in questo romanzo di formazione rende molto piacevole e scorrevole la lettura.
E’ un bel libro che proporrei a qualsiasi adolescente
Il libro mi è molto piaciuto ed inoltre mi è piaciuto il cambiamento di Lorenzo dovuto alla settimana in cantina.
Lorenzo secondo il mio punto di vista era un ragazzo uguale agli altri solo che non riusciva ad esternare le proprie emozioni e questo problema non riusciva a risolverlo perché non aveva l’appoggio del genitori che in quel momento preferivano apparire persone benestanti agli occhi delle persone.
L’unica persona che gli sta vicino è sua nonna Laura e grazie alla sua vicinanza Lorenzo riesce a confidare tutte le cose che non aveva mai detto a nessuno.
Infine, anche se il libro mi è piaciuto avrei preferito un finale diverso dove Lorenzo avrebbe incontrato la sorellastra di nome Olivia.
Per me il libro è bello, però c’è una cosa che mi è piaciuta e una no:
punto a favore: il libro è semplice da capire, si legge velocemente e ti coinvolge totalmente.
punto a sfavore: per me questo libro è come tanti libri, che cercano di far commuovere la gente, è un libro come tanti per questo non mi è piaciuto’ si dovrebbe fare qualcosa di nuovo, non i soliti romanzi.
il libro mi è piaciuto molto perché mi è sembrato molto appassionante e coinvolgente. Ha suscitato in me grande interesse nel leggerlo, soprattutto il finale: secondo me il romanzo è un percorso che porterà Lorenzo ad essere un adulto, dopo le tante emozioni che hanno fatto tappa in lui: dall’odio prima per la sorellastra, fino ad un grande sentimento di legame per lei, che lo porterà a Cividale del Friuli per l’ultimo saluto ad Olivia.
Corto ma efficace
bellissimo libro, interessante.
Wow....lo sto leggendo proprio ora è da queste poche righe devo dire che è un capolavoro....quando lo finirò guarderò anche il film di Bertolucci....complimenti Nicolò A....
Sono d’accordo con Anna Maria 28/11/2012.
Non capisco perché lo scrittore prima fa credere che Lorenzo dopo una settimana in cantina ne esce guarito e migliore nei rapporti con gli altri, mentre poi non si degna in ben 10 anni di cercare la sorella. Quindi da l’impressione che Olivia sia morta anche per l’indifferenza del fratello che l’aveva dimenticata.
Chiederei volentieri ad Ammaniti quale messaggio voleva dare, che Lorenzo in effetti non era ancora guarito, come invece ci aveva fatto credere all’uscita dalla cantina, oppure che era un egoista e menefreghista come tante persone?