Invisibile di Ursula Poznanski e Arno Strobel

Generalmente pensiamo di conoscere cosa sia la molla che ci spinge a compiere determinate azioni o a esprimere opinioni. Nel thriller "Invisibile", Ursula Poznanski e Arno Strobel, autori del best seller internazionale quali "L’estraneo", sottolineano quanto invece siamo tutti più o meno manipolabili.

Ad Amburgo i commissari Daniel Buchholz e Nina Solomon si trovano a far fronte a una successione di eventi imprevedibili: sono avvenuti tre brutali omicidi ad opera di persone insospettabili spinte da una rabbia incontrollabile nei confronti di vittime che conoscevano appena. Gli investigatori si domandano fin da subito: c’è una mente, un burattinaio dietro queste morti che manipola le loro menti fino al punto di spingerli ad uccidere qualcuno?
Non è il primo caso con vasta copertura mediatica che la coppia di investigatori Buchholz e Solomon si trova a dover far fronte: si può leggere la loro prima indagine insieme nel thriller "Anonimo".

Come i due poliziotti hanno personalità e modi di agire agli antipodi, essendo un libro a quattro mani ritroviamo questa dualità anche nella scrittura del romanzo. Tolto i primi capitoli in cui si può trovare un po’ di difficoltà a prendere confidenza con questo tipo di registro narrativo, il racconto risulta molto avvincente e il cambio di fronte tra Buchholz e Solomon nella narrazione in prima persona rende la storia completa facendo avere al lettore vari punti di vista sulla vicenda.
Consigliato a tutti coloro che credono di avere il controllo della propria vita, attenti potreste rimanere scioccati da quanto questo possa risultare effimero.
Buona lettura!