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Recensioni di libri

Il singhiozzo del violino di Gianni Simoni

TEA, 2019 - Un giallo che affonda le radici, traumatiche e indimenticabili, nella Seconda guerra mondiale e nel periodo della deportazione e dello sterminio di migliaia di ebrei.

Ornella Donna
Ornella Donna Pubblicato il 15-11-2019
Il singhiozzo del violino

Il singhiozzo del violino

  • Autore: Gianni Simoni
  • Genere: Gialli, Noir, Thriller
  • Categoria: Narrativa Italiana
  • Casa editrice: TEA
  • Anno di pubblicazione: 2019

Il singhiozzo del violino di Gianni Simoni (TEA, 2019) vede l’indagine condotta dal commissario Lucchesi. Lucchesi è in forza alla questura di Milano ed è già stato protagonista di numerosi altri libri, quali Tiro al bersaglio o Piazza San Sepolcro, la sua prima indagine. È un individuo un po’ fuori dall’ordinario, capace e intuitivo, un bell’uomo con qualche ferita in più, si distingue dalla massa per il colore della pelle. Infatti lui stesso riflette che:

Forse per la mia pelle nera che emana un sentore dolciastro, maledicendo una volta tanto le sue origini di cui andava fiero.

Ora è alle prese con uno strano quanto complicato omicidio: in via Correnti è stato trovato un cadavere sul ciglio della strada. È un clochard, che per sopravvivere chiedeva l’elemosina, suonando un violino. Il commissario lo conosce di vista e non si capacita per una così grave perdita. Ma c’è un testimone che ha assistito impotente all’aggressione: è un commerciante ambulante di nome Ahmed, il quale, riferisce che un uomo si è avvicinato al violinista, gli ha gettato con scherno una moneta nella custodia del violino e lo ha strattonato fino a farlo cadere, battendo la testa. Pare trattarsi di un uomo:

molto anziano, vestito con un vecchio loden, e un cappellaccio che mi è sembrato tirolese.

Così inizia un’indagine, dapprima atta a constatare l’identità della vittima e poi dell’aggressore. L’autopsia evidenzia un numero tatuato sul braccio del violinista, attraverso il quale si deduce che lui era stato internato in un campo di concentramento. E da questo particolare che discende una vicenda traumatica che:

affonda le radici nella Seconda Guerra Mondiale e nella tragedia della deportazione.

Il singhiozzo del violino è un libro che urla dolore e disperazione. Un giallo che torna indietro nel tempo, nei campi di concentramento e nella follia che ha devastato intere famiglie. All’indagine vera e propria, condotta con acume ed esperienza, si accompagna la riflessione su un devastante periodo della Storia, i cui effetti sono giunti fino ai giorni nostri. Un libro che si divora e si apprezza per qualità di stile e vicenda narrata.

Il singhiozzo del violino (Le indagini del commissario Lucchesi)

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© Riproduzione riservata SoloLibri.net

Un libro perfetto per...

chi ama i gialli, ma anche per chi ama le storie ambientate nel periodo della Seconda guerra mondiale, della deportazione e dello sterminio degli ebrei.

Articolo originale pubblicato su Sololibri.net qui: Il singhiozzo del violino

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