Il mostro di Firenze. La verità nascosta
- Autore: Pino Rinaldi e Nunziato Torrisi
- Genere: Storie vere
- Categoria: Saggistica
- Casa editrice: Mursia
- Anno di pubblicazione: 2025
Un’opera interessante - perché mette in discussione le molte verità consolidate e insieme ripropone una pista d’indagine abbandonata -, il saggio del giornalista d’inchiesta Pino Rinaldi e del generale dei carabinieri Nunziato Torrisi, un testo che analizza la vicenda del mostro in maniera completa fino alle novità emerse in questi ultimi mesi. Infatti, leggendo il libro Il mostro di Firenze. Le verità nascoste (Mursia, 2025) emergono indagini, atti, verità, bugie, moventi, profili dei personaggi e false piste, ma soprattutto emerge la pista sarda, quella che il generale Nunziato Torrisi, ai tempi dell’indagine maggiore dei carabinieri, seguì nella sua indagine minuziosa, documentata e mai smentita nei fatti, ma incomprensibilmente archiviata con sentenza di proscioglimento del 13 dicembre 1989.
Pista alla quale Pino Rinaldi ha sempre dato credito e che è tornata di recente all’attenzione della stampa, perché la Corte di Cassazione potrebbe accogliere l’istanza di revisione del processo e, nel caso il nuovo dibattito dovesse terminare con l’assoluzione degli imputati, la Procura di Firenze si vedrebbe costretta a riaprire le indagini e, probabilmente, a esaminare questa ipotesi.
E proprio per questo motivo Pino Rinaldi e Nunziato Torrisi hanno deciso di rimettere mano al libro Il mostro è libero (se non è morto) e a rivederlo completamente con tutti gli aggiornamenti sul caso fino ai nostri giorni, fino a “la verità nascosta”, ovvero che dietro tutti questi omicidi ci sia un’intelligenza criminale superiore, un serial killer unico, una persona di una raffinata intelligenza criminale. Insomma, non c’è un prima e un secondo livello, come era stato teorizzato a suo tempo, uno o più assassini sotto e uno o più committenti di macabri reperti umani sopra.
Un libro nato dall’inarrestabile curiosità giornalistica di Pino Rinaldi, curiosità che l’ha spinto a contattare il generale Nunziato Torrisi e a intervistarlo durante un singolare viaggio in treno, un dialogo notturno avvenuto su un Intercity tra Bari e Bologna, dando vita a un saggio incentrato sull’intera vicenda e, insieme, un libro che si legge come un suggestivo romanzo giallo. I fatti narrati dai due autori incominciano con il primo duplice omicidio avvenuto il 21 agosto 1968 con l’uccisione in Signa di Antonio Lo Bianco e Barbara Locci con quattro colpi di calibro 22 ciascuno, mediante una pistola che non è stata mai ritrovata. Per questo delitto venne condannato Stefano Mele, il marito di Barbara Locci, reo confesso ritenuto sempre da tutti i conoscenti e parenti assolutamente incapace di una così precisa ed efficace condotta omicida.
Da allora i Rinaldi e Torrisi spiegano con avvincente narrazione cosa accadde, delitto dopo delitto, tra la Procura e l’ufficio del giudice istruttore, e come - in disaccordo con Procura della Repubblica di Firenze e la polizia di Stato - per il giudice istruttore Mario Rotella e per i carabinieri la verità andasse cercata nel clan dei sardi. Un braccio di ferro durato anni, finché il giudice Mario Rotella fu alla fine costretto a chiudere le indagini relative alla pista sarda, con la sentenza di proscioglimento del 13 dicembre 1989.
Nel frattempo, le indagini si erano indirizzate su Pietro Pacciani, il personaggio ideale per interpretare il ruolo del Mostro: è brutto e sporco, cattivo e già condannato anni prima per un omicidio. Nel novembre 1994 Pacciani viene condannato a quattordici ergastoli per sedici degli omicidi a lui ascritti, ma nel 1996 viene, invece, assolto da tutti i delitti, per non aver commesso il fatto, su richiesta del pubblico ministero dalla Corte d’assise di appello presieduta da Francesco Ferri, con il risultato che i delitti del mostro tornano a essere impuniti. Ma, questa volta, grazie al lavoro di approfondimento di Nunziato Turrisi e Pino Rinaldi e alle nuove tecnologie di indagine, si potrebbe finalmente scoprire la verità. Si potrebbe finalmente indagare sulla pista sarda.
Pino Rinaldi (Roma, 1961), giornalista, dal 1990 lavora per “Chi l’ha visto?” come inviato. Scrive e conduce per la Rai documentari d’inchiesta e programmi crime come “Vertigo”, “Commissari” e “Detectives”, realizzati con la Polizia di Stato. Sul canale Nove ha condotto il format internazionale di successo “Faking it”. Per La7 conduce il programma di cronaca “Ignoto X”.
Nunziato Torrisi, nato a Riposto (Catania) nel 1939, è Generale di Brigata dei Carabinieri in pensione. Nel periodo 1970-80 è stato attivo a Palermo, Agrigento, Petralia Sottana e Alcamo. Nel periodo 1983-86 a Firenze ha indagato sui delitti del Mostro. Dal 1986 è stato operativo a Lecce, dove fece arrestare cinquanta membri della Sacra Corona Unita. È Medaglia mauriziana e Medaglia d’oro al merito di lungo comando.
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