Il club dei filosofi dilettanti
- Autore: Alexander McCall Smith
- Genere: Gialli, Noir, Thriller
- Casa editrice: Guanda
- Anno di pubblicazione: 2006
L’autore descrive una bella Edimburgo, la sua città, case raffinate, mostre di pittura, concerti di musica classica, ambienti esclusivi, dove lavora e vive Isabel Dalhouse, una donna benestante, colta e raffinata, filosofa, direttrice della Rivista di etica applicata e fondatrice del Club dei filosofi dilettanti.
La sua casa è ricolma di libri e quadri, ha un salotto che affaccia sul giardino dove abitualmente prende il caffè mattutino e sulla sua scrivania ha una pila di riviste e opuscoli da leggere e valutare. Nella sua vita non c’è più spazio per l’amore. I suoi anni giovanili, quelli romantici del college, sono un ricordo. L’amore per John Liamor, l’irlandese con i capelli scuri e ricercatore al dipartimento di filosofia di Cambridge, è finito da tanto, da quando l’aveva tradita. Da allora ha preferito vivere da sola. Si è sempre chiesta “quante persone sono sole per scelta e quante perché nessuno è mai entrato nella loro vita a sollevarli del peso della solitudine. C’è una bella differenza tra la rassegnazione o l’accettazione della solitudine e la libera scelta di stare soli “.
Isabel oramai ha le sue abitudini: la mattina sfoglia le riviste e attende il caffè che Grace, la sua governante, prepara; lavora ai suoi scritti e chiama al telefono l’amata nipote Cat. Quella sera aveva deciso di uscire: all’Ulster Hall vi era l’esibizione dell’Orchestra sinfonica di Reykjavik con in programma Malher e Schubert. Al termine del concerto, mentre si avviava all’uscita del teatro, un ragazzo cade dal loggione, senza rumore, senza parole, agitando le braccia come se cercasse di volare. Cosa è successo? “Un uomo è caduto,è caduto da lassù, si deve essere sporto e deve aver perso l’equilibrio.” E’ sconvolgente. Isabel rimane incredula. Inizia a valutare che non possa essere stato un incidente, come le suggerisce anche la sua governate Grace “le persone non si suicidano in quel modo, se uno vuole proprio buttarsi va al Forth Bridge ..”. C’è da riflettere e Isabel lo sa fare, ma la sua indagine inizierà per una pura casualità.
All’inaugurazione di una mostra di quadri conosce Paul Hogg, ragazzo di trent’anni con gessato a righe, che le soffia l’acquisto di un acquerello che le piaceva. E’ l’occasione per conoscersi davanti a due boccali di birra. Paul lavora in una società di alta finanza, ne gestisce i fondi e si occupa di informazioni e resoconti societari. In quei giorni è addolorato dalla morte di un suo sottoposto, Mark ,suicidatosi dalla balconata all’Ulster Hall. La trama si infittisce e la vicenda si complica: investimenti, banche, cosa ci sarà da scoprire? Isabel inizierà la sua analisi, esaminerà gli indizi fino in fondo come una detective, con riflessioni kantiane e citazioni letterarie: “uno dei compiti dell’etica è quello di aiutarci a negoziare il nostro cammino in mezzo agli ostacoli”.
Un libro piacevole e raffinato, nel quale l’autore pone i suoi molteplici interessi, racchiusi nel personaggio di Isabel. McCall Smith, infatti, è professore di medicina all’Università di Edimburgo e membro del Comitato internazionale di bioetica dell’Unesco. Romanziere di successo, ama la musica ed è stato fondatore dell’orchestra classica di Edimburgo.
Il club dei filosofi dilettanti: Un caso per Isabel Dalhousie, filosofa e investigatrice (I casi di Isabel Dalhousie, filosofa e investigatrice)
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