Figlie sagge
- Autore: Angela Carter
- Categoria: Narrativa Straniera
- Casa editrice: Fazi
- Anno di pubblicazione: 2016
Bellissima e colorata la copertina del romanzo di Angela Carter “Figlie sagge”, che Fazi pubblica con una colta ed intelligente postfazione della scrittrice Valeria Parrella, che aiuta il lettore ad approfondire alcuni temi centrali che nella lunga e scoppiettante narrazione della Carter rischiano di perdersi nella fantasmagoria di abiti, profumi, tradimenti, gioielli, teatri, set cinematografici, costumi di scena, resurrezioni, abbandoni, adulteri, gemelli, figli e figliastri, viaggi, case, e ancora altro, nell’accumulo di personaggi quasi leggendari che attraversano oltre mezzo secolo. Il romanzo fu pubblicato nel 1991, oltre venticinque anni dopo il precedente romanzo della scrittrice inglese morta prematuramente, ed è certamente la sintesi di tutto il suo modo di vedere il ruolo che le donne hanno avuto nel corso del ’900, di cui l’autrice sembra avere una profonda consapevolezza.
Nora e Dora sono due gemelle illegittime, figlie di Melchior Hazard, un attore mitico del teatro shakespeariano inglese, che le aveva concepite con una povera ragazza, la Bella Kitty, subito abbandonata. Verranno cresciute dalla Nonna Chance, una ormai adulta donna che si farà carico delle bambine che verranno riconosciute figlie da Perry, il fratello di Melchior, personaggio centrale, poi, nel resto della tortuosa narrazione. Il romanzo ha inizio allorché le due gemelle settantacinquenni stanno per partecipare ad una sontuosa festa che Melchior Hazard insieme alla sua terza moglie, ha organizzato per festeggiare il suo centesimo compleanno. Nora e Dora sono finalmente ammesse alla corte del vecchio padre che non le ha mai riconosciute legittime, al contrario degli altri numerosi figli gemelli, Saskia e Imogen, avuti da Lady Atalanta, la vecchia aristocratica che ora vive su una sedia a rotelle nel sottoscala accolta pietosamente da Nora e Dora, soprannominata Wheelchair, e Tristram e Gareth, frutto del terzo matrimonio del vecchio attore con Milady Margarina.
Il libro è esilarante, pieno di colpi di teatro, di feste spettacolari, di messe in scena shakespeariane in salsa hollywoodiana, di personaggi stravaganti, di profumi famosi che danno identità e riconoscibilità alle due protagoniste, dalle lunghe gambe perfette: Shalimar e Mitsouko, Arpège, abiti favolosi e paccottiglie da bancarella, pellicce preziose e stracci rimediati, vecchie cariatidi e giovani di belle speranze, si alternano in questo caleidoscopico palcoscenico mentre scorrono gli anni, la storia, le guerre, senza che le due protagoniste, tutte prese dai loro eventi privati, la solitudine, l’abbandono, la precarietà di lavoro e affetti, la ricerca spasmodica della figura paterna, possa risarcire una vita da “figliastre”, vissute a Londra, nella parte di città sbagliata,
“Io e Nora, mia sorella, siamo sempre vissute sulla sponda sinistra, quella che i turisti di solito non vedono, la sponda bastarda del Vecchio Padre Tamigi”
Il linguaggio che attraversa l’intera narrazione, grazie anche alla efficace traduzione dall’inglese di Rossella Bernascone e Cristina Iuli, è un susseguirsi di battute, di ironia, di racconti di una vita lunga e in parte avventurosa, piena di amici, di sesso, di occasioni perdute, di viaggi straordinari, ma sostanzialmente vissuta sempre in quella casa modesta dove le due bambine avevano visto la luce, identiche nel fisico, diverse nella personalità, ma indivisibili:
“Che cosa sarebbe stato di noi se Nonna non ci avesse lasciato questa casa? 49 Bard Road, Brixton, Londra, SW2. Che Dio la benedica. Se non fosse stato per questa casa, Nora ed io saremmo sulla strada già da tempo, a trascinare da una parte all’altra cianfrusaglie ammucchiate in sacchetti di plastica, attaccate alla bottiglia in cerca di un po’ di ristoro, come bimbe da svezzare, a cantare per la gioia irrefrenabile di essere ammesse al ricovero per la notte.”
Un libro attualissimo “Figlie sagge” di Angela Carter, una scrittrice da riscoprire a da apprezzare per la sua carica dirompente nei confronti degli stereotipi della condizione femminile, dei rapporti familiari, della forza del teatro e della tradizione colta in contrasto con lo show business, il cinema, la fragilità di carriere e matrimoni: la ricerca della figura paterna, il desiderio di figli, l’amore incondizionato fra i fratelli gemelli, emergono dall’affollato e divertente romanzo che la Carter, tra una Lady Macbeth che ride ed una corona reale di cartone, ci regala come sua ultima opera, piena di umanità, di nostalgia, di saggezza.
Figlie sagge
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Il racconto non è stato per nulla coinvolgente; la scrittura non lineare e confusa non favorisce la comprensione, ma, al contrario, si perde il filo del discorso.