Figlie della notte
- Autore: Laura Shepherd-Robinson
- Genere: Gialli, Noir, Thriller
- Categoria: Narrativa Straniera
- Casa editrice: Neri Pozza
- Anno di pubblicazione: 2021
Figlie della notte (Neri Pozza 2021, titolo originale Daughters of Night, traduzione di Chiara Ujka) è un romanzo giallo storico di Laura Shepherd-Robinson, ambientato nella Londra di fine Settecento e con protagonista Caroline Corsham, già apparsa nel romanzo Blood and Sugar.
“Fuori, la musica aveva preso ritmo quand’era calata la notte. Davanti a Caro si stendeva una terra fantastica: diecimila luci adornavano gli alberi, i palchi per la cena e il padiglione cinese”.
Londra, 1782. Caroline “Caro” Corsham aveva notato che i Vauxhall Pleasure Gardens erano affollati anche per una tiepida notte d’agosto come quella, con signore e signori che passeggiavano lungo i vialetti lastricati sotto le stelle. Tirandosi il cappuccio del mantello di zibellino sui capelli acconciati, Caroline si era diretta verso uno dei sentieri perimetrali dei giardini, dove il suo raso blu pavone e la mancanza di domestici avrebbero attirato meno l’attenzione. L’aria era ricca dei sentori di Vauxhall, profumi di fiori, torte calde, polvere da sparo. Alcuni giovani bellimbusti, che indossavano maschere di carnevale, si aggiravano intorno a una statua di Venere cercando di abbordare Caro con del vino, ma la donna aveva affrettato il passo. Il sentiero si faceva più scuro man mano che ci si addentrava nei giardini. Gli alberi premevano su entrambi i lati, il sentiero era deserto, Caro aveva svoltato nella stradina buia, chiamata Dark Walk, che correva lungo il muro orientale dei giardini, e quasi si scontrò con un uomo che veniva dall’altra parte. Andando ancora avanti si fermò di colpo in un’area verde. C’era una donna sdraiata a terra, il suo corpo rannicchiato come un punto interrogativo, l’abito rosa macchiato all’altezza dello stomaco di uno scioccante rosso scuro. Una delle mani guantate artigliava una ferita alla gola, l’altra giaceva floscia accanto a un documento chiazzato di sangue sull’erba. Caro la fissò, confusa, quasi aspettandosi che la donna si alzasse e ridesse dello scherzo. Ma non era una scherzo di cattivo gusto.
“Chi è stato?”
L’autrice si rivela bravissima nel ricostruire anche mediante minuziosi dettagli storici il periodo della storia dell’Inghilterra, definito l’età georgiana, che va dal regno di Giorgio I a quello di Giorgio IV, fra il 1714 e il 1830. Sono gli occhi di Caroline Corsham, “nota per le sue opinioni” e moglie del capitano Henry Corsham, membro del parlamento, a scrutare e a criticare le ipocrisie della società nella quale vive. Bugie, inganni, esistenze celate, uomini e donne dalla doppia morale, pronti a sotterrare e quindi a dimenticare la morte violenta di una prostituta d’alto bordo. Eppure il commercio del sesso costituiva una parte rilevante dell’economia di quell’epoca, e, secondo una stima, una donna su cinque a Londra era entrata nella prostituzione in qualche momento della sua vita, chiarisce la scrittrice nelle note finali del volume. Ma Caro, coadiuvata da Peregrine Child, investigatore privato ed ex giudice di Deptford, intende far luce sul tragico omicidio di una figlia della notte, per assicurare il colpevole alla giustizia.
“Probabilmente ha ragione. Nessuno pianificherebbe un omicidio del genere. Troppe persone in giro, troppo rischio di essere disturbato. Il nostro assassino è stato fortunato”.
Figlie della notte
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