Dimmelo ancora
- Autore: Elda Lanza
- Categoria: Narrativa Italiana
- Casa editrice: Salani
- Anno di pubblicazione: 2023
Esce postumo Dimmelo ancora (Salani, 2023), che la giornalista, scrittrice ed esperta di comunicazione, docente di Storia del costume Elda Lanza (Milano, 5 ottobre 1924 – Castelnuovo Scrivia, 10 novembre 2019), riconosciuta come la nuova signora del giallo italiano con la figura di Max Gilardi protagonista della serie dedicata al celebre avvocato dei suoi romanzi, ha terminato di scrivere poco prima di morire.
Ritornare alle origini, a casa, dove era nata, andare dove porta il cuore spinta da un presentimento, ritrovare le proprie radici e l’unica grande passione mai più provata in una terra selvaggia e dalla bellezza struggente. È ciò che accade a Norma Clerici, quando decide di tornare in Africa, protagonista di questo coinvolgente romanzo di Elda Lanza.
“Vado in Africa, torno a casa”.
Il successo dell’ultimo romanzo di Norma Clerici, arrivato quasi all’improvviso nello stesso tempo in Europa e in America, confondeva l’autrice. Con la nuova agente la scrittrice era riuscita a farlo pubblicare in modo più che soddisfacente anche all’estero e una casa cinematografica aveva chiesto di poterlo esaminare con l’intenzione di trarne un film. In pochi giorni si era sparsa la notizia e l’autrice era stata subito assillata dalle domande di questo o quell’attore. Inoltre dall’estero arrivavano inviti a catena per presentazioni in teatri, università e biblioteche. C’erano fotografie di Norma Clerici e interviste ovunque, dai rotocalchi popolari ai quotidiani, alle trasmissioni televisive e radiofoniche.
“Ero dovunque”.
A quasi cinquant’anni era giunto il successo strabiliante con il suo settimo romanzo, ma Norma era stanca, proprio ora che era giunta a un momento cruciale della propria esistenza.
Forse era proprio a causa di ciò che il passato tornava prepotente, il pensiero correva in Africa, dove il padre, chirurgo in un presidio medico di Qubek, poco prima della nascita della figlia, aveva accolto una donna e un neonato, trovati moribondi lì vicino. Norma e il piccolo Kobuto erano cresciuti insieme, e già da piccoli si erano innamorati l’una dell’altro. Ma le cose erano cambiate in fretta, Kobuto, occhi azzurri e due metri di altezza, era diventato un rivoluzionario africano, considerato una specie di eroe dalla stampa.
Adesso la figlia del dottore, bianca e figlia di bianchi, nata in Africa, tornava in terra africana. Durante il viaggio, attraversando una zona piatta, con molte case basse e qualche palazzo dall’aria ufficiale, lunghe file di palme, banani polverosi, ponti sopra rettilinei asfaltati, chiedeva notizie del luogo, della politica, degli scontri mai rappacificati e dei quali si discuteva anche in Europa. E dei barconi di migranti che continuavano ad approdare alle coste italiane. L’obiettivo di Norma era trovare Kobuto, prima di tutto.
“Ma prima voglio trovare lui, e voglio trovarlo vivo”.
Varia e sfaccettata è stata la produzione letteraria della mai dimenticata Elda Lanza, dalla grande intelligenza, simpatia e sagacia, insignita nel 2014 del titolo di Commendatore al Merito della Repubblica Italiana dall’allora Presidente Giorgio Napolitano. In queste pagine, l’autrice con uno stile lineare e trascinante, racconta la storia di una passione mai sopita, che la polvere degli anni non ha cancellato. E i lettori si lasciano catturare volentieri.
“Sei qui per Kobuto?”.
Dimmelo ancora
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