Giornalista, scrittrice ed esperta di comunicazione, docente di storia del costume, prima presentatrice della televisione italiana fin dalle trasmissioni sperimentali della Rai, nel 1952: Elda Lanza è venuta a mancare questa mattina, 10 novembre, alle 5 a Castelnuovo Scrivia in provincia di Alessandria.
“… Si è spenta una donna che ha segnato un’epoca - insieme con alcune altre, non molte - lottando per i diritti delle donne quando non era di moda”
scrive in un post su Facebook suo figlio Max Damioli, che era accanto alla madre insieme con il padre Vitaliano al momento del trapasso.
Chi era Elda Lanza
Ospite di numerose e importanti trasmissioni televisive e radiofoniche, insignita nel 2014 del titolo di Commendatore al merito della Repubblica Italiana dall’allora Presidente Napolitano nel dicembre 2013 e il Premio Giuditta alla carriera assegnatole nel 2018, Elda Lanza, che era nata a Milano il 5 ottobre 1924, ha attraversato il “Secolo breve” e un pezzetto del Terzo Millennio con il suo sguardo acuto e anticipatore.
Femminista, sedotta da un libro di Simone De Beauvoir, che aveva conosciuto a Parigi quando era allieva di Jean Paul Sartre alla Sorbona, già aveva frequentato l’Università Cattolica di Milano, impegnata nella campagna elettorale del 2 giugno 1946 a 21 anni di età, quando per la prima volta nella storia del nostro Paese la nuova forma istituzionale, monarchica o repubblicana, venne scelta con la partecipazione femminile. “Dovete andare a votare!”, “Dobbiamo andare a votare per la Repubblica!”.
I libri di Elda Lanza
Mentalità assolutamente anticipatrice, scrittrice di classe dallo stile elegante e ironico, tutto questo e molto di più è stata Elda Lanza, il cui ultimo libro pubblicato, lo scorso settembre, è stato “La farfalla pavone” (Lisciani 2019), mentre uscirà a breve, a questo punto postumo, “La terza sorella” (Salani), nono libro con protagonista Max Gilardi.
Elda Lanza era diventata la nuova signora del giallo italiano, paragonata anni fa dallo scrittore Marco Vichi
“a Camilleri per l’umanità che racconta al di là del giallo, nonché per la veneranda età e per la simpatia che mi ha suscitato”
dopo il successo dei libri dedicati alla figura di Max Gilardi, avvocato fascinoso ed empatico. Il titolo del primo volume della serie è “Niente lacrime per la signorina Olga” (Salani 2012) e allora il plauso della critica e dei lettori fu talmente immediato da “costringere” l’editore dopo poche settimane a ristampare il romanzo andato esaurito. Ma Elda Lanza in questi ultimi anni aveva pubblicato anche romanzi d’amore quali “Imparerò il tuo nome” (Ponte alle Grazie 2017), “Uomini” (Salani 2017), “un’autobiografia di invenzione” e anche “Il tovagliolo va a sinistra” (Vallardi 2016), perché Elda era un’esperta di galateo e di costume.
“Credo che oggi non ci sia una classe sociale evoluta in grado di trasmettere a una classe emergente una visione di stile del mondo. per questo stiamo peggiorando. Regna un grandissimo egoismo e l’educazione non può essere egoista. L’educazione è altruismo, è empatia”
aveva dichiarato la Lanza a chi scrive, che ricorda la sua cortesia innata, la sua disponibilità e simpatia coinvolgente e la sua risata travolgente. Era un autentico piacere ascoltare Elda Lanza, sia quando rievocava il proprio passato sia quando parlava del prossimo futuro, perché era una donna fondamentalmente propositiva e ottimista.
Il giornalista e scrittore Mariano Sabatini, che ha condiviso dieci anni di intensa amicizia “magnifici e impagabili” con la scrittrice e ha avuto il merito di averla riportata in televisione, “visto che dopo averla tenuta a battesimo – dalle trasmissioni sperimentali della Rai nel 1952, e fino agli anni Settanta – se l’erano quasi dimenticata”, ricorda gli ultimi mesi di Elda:
“Fino all’ultimo abbiamo parlato gioiosamente di lavoro, di progetti, di idee e, per fortuna, è riuscita a portare a termine e a vedere pubblicato “La farfalla pavone” e ‘La Terza sorella”. Aveva compiuto 95 anni il 5 ottobre scorso, ma era più giovane di lei di testa di tanti giovani che conosco, per l’energia, la capacità di stare nello spirito dei tempi, la modernità delle intuizioni… Le trasmissioni terrene di Elda purtroppo s’interrompono oggi, e con lei si chiude un’era, ma il suo ricordo non s’interromperà mai”.
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Articolo originale pubblicato su Sololibri.net qui: Addio a Elda Lanza, prima presentatrice della televisione, donna e scrittrice di classe
Rip... mi ricordo la sua rubrica, quando salutava dicendo pressappoco "E, mi raccomando, leggete!"