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Recensioni di libri

Blanche e Claude di Melanie Benjamin

Neri Pozza, 2020 - Intrecciando abilmente personaggi di fantasia con noti personaggi pubblici realmente esistiti, Melanie Benjamin tratteggia alla perfezione il ritratto di un’epoca indimenticabile, al cui centro vi è Blanche, una donna dal tragico destino

Alessandra Stoppini
Alessandra Stoppini Pubblicato il 27-07-2020

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Blanche e Claude

Blanche e Claude

  • Autore: Melanie Benjamin
  • Genere: Romanzi e saggi storici
  • Categoria: Narrativa Straniera
  • Casa editrice: Neri Pozza
  • Anno di pubblicazione: 2020

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Blanche e Claude (Neri Pozza, 2020, titolo originale Mistress of the Ritz, traduzione di Federica Oddera) è il nuovo romanzo di Melanie Benjamin, ambientato a Parigi durante la II Guerra Mondiale e tratto da una storia vera.

“Erano arrivati i tedeschi. Esattamente come avevano previsto tutti dopo che l’esercito francese si era sfaldato come uno dei friabili pasticcini di monsieur Escoffier, dopo che la linea Maginot si era rivelata una puerile illusione, dopo che gli alleati inglesi avevano abbandonato la Francia al suo destino, fuggendo al di là della Manica a Dunkerque. Erano arrivati i tedeschi. In Francia; a Parigi. All’Hôtel Ritz, in Place Vendôme”.

Il 14 giugno Parigi era caduta e occupata dalle truppe tedesche, mentre il governo francese riparava a Bordeaux. La Francia aveva capitolato il 25 giugno e i francesi avrebbero sicuramente reagito prima o poi, ma adesso una cosa sola era certa: i tedeschi avevano conquistato la Francia. Soldati nazisti armati di lucidi fucili erano padroni della città, “era successo davvero, maledizione”, la Francia e la sua splendida capitale non erano più libere.

Nell’immenso quadrilatero lastricato di Place Vendôme tanti carri armati nazisti, una visione devastante per Blanche Rubenstein (1897-1969), americana sbarcata in Europa negli Anni Venti insieme alla sua amica Pearl White, coniugata con il direttore del Ritz, Claude Auzello. Da quel giorno in poi il celebre albergo, fiore all’occhiello di Parigi, sarebbe diventato il quartier generale dei nazisti, pur continuando a ospitare personalità del calibro di Ernest Hemingway, Pablo Picasso, Cole Porter, personaggi ricchi e influenti come la famosa stilista Coco Chanel, che viveva stabilmente al Ritz.

Ecco dunque come l’albergo sarebbe diventato un coacervo anche di spie, doppiogiochisti e individui, uomini e donne, che volevano solo sopravvivere in un periodo buio per le sorti dell’Europa. Gli stessi coniugi Auzello, all’insaputa l’uno dell’altra e proteggendosi a vicenda, si adoperavano, Claude per salvare gli ebrei e Blanche prendendo parte alla Resistenza francese, infiammata dal coraggio, decisa a sfidare coloro che avrebbe fatto bene a non provocare.

“E spettava a Claude il compito di proteggerla: era suo dovere. Un dovere che lui aveva svolto fedelmente fin dall’inizio”.

L’autrice ha il merito di portare alla luce una pagina di storia interessante ma poco conosciuta, protagonista la Regina del Ritz, una donna straordinaria, figlia di immigrati ebrei tedeschi, coraggiosa e intraprendente, la quale mentre lavorava segretamente per la Resistenza ospitava alti funzionari nazisti nell’iconico albergo gestito dal marito che considerava come casa sua. Intrecciando abilmente personaggi di fantasia con noti personaggi pubblici realmente esistiti, Melanie Benjamin tratteggia alla perfezione il ritratto di un’epoca indimenticabile, al cui centro vi è Blanche, una donna dal tragico destino.

“Blanche è morta. A volte morire è un dono del cielo, e credo che per Blanche sia stato proprio così. Perché un tempo era piena di vita e di passione, ed è questa l’immagine di lei che mi è rimasta impressa nella memoria”.


© Riproduzione riservata SoloLibri.net

Articolo originale pubblicato su Sololibri.net qui: Blanche e Claude

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