Romanzo picaresco: significato, caratteristiche ed esempi famosi

Vi sarà capitato certamente di sentir dire che qualcuno ha avuto un comportamento picaresco. Ma cosa significa esattamente questa espressione? Nel nostro articolo di oggi scopriremo di più sull’origine dell’espressione, nello specifico tratteremo dell’origine del romanzo picaresco e in che modo, da una tradizione letteraria, si è passati a una diffusione nel linguaggio comune.

Rimanendo, poi, nell’ambito della letteratura indicheremo i romanzi picareschi più importanti della storia.

Romanzo picaresco: il significato del termine

I dizionari etimologici dell’italiano concordano nell’indicare l’origine della parola picaro dallo spagnolo e nel segnalare come la data della prima attestazione nella nostra lingua nel 1606. Il termine è un vero prestito dalla lingua spagnola e significa, letteralmente (dalla definizione presente sullo Zingarelli 2020)

popolano sfrontato, astuto e imbroglione, che figura in opere letterarie spagnole e, come estensione, vagabondo, mascalzone.

Da picaro è stato tratto picaresco, che tanto in italiano quanto in spagnolo, funge da aggettivo per riferirsi al genere letterario, che sia un’opera di narrativa estesa (romanzo picaresco) che più breve (novelle picaresche). Non sono mancate, infine, le estensioni generiche e al modo di dire: un comportamento picaresco è un comportamento furfantesco e bricconesco.

Tornando al genere letterario, specifichiamo che picaresca è una narrazione effettuata in prima persona e in cui il fittizio protagonista descrive le proprie avventure (e disavventure) vissute sin dalla nascita. L’eroe è una persona di bassa estrazione sociale, generalmente orfana, che è iniziato alla società a partire da un fatto sfortunato che dà il la a una serie di peripezie e di viaggi durante i quali il protagonista incontra diversi personaggi e in cui è costretto a compiere azioni riprovevoli, come rubare, prostituirsi, uccidere pur di riuscire a sbarcare il lunario. Tuttavia la sua condotta non pregiudica la sua indole: un picaro è essenzialmente buono, tanto che alla fine la verrà premiato con il successo.

Un romanzo picaresco è, quindi, essenzialmente un romanzo di avventura.

Romanzo picaresco: l’origine del termine

Pur avendo degli evidenti tratti in comune in tutti i Paesi in cui il romanzo picaresco si è diffuso nel corso del tempo (Spagna, Francia, Inghilterra), proprio per il suo estremo successo sia geografico che temporale (è attestato tra Cinquecento e Settecento) è molto difficile fissarne con precisione la data di nascita.

Tuttavia, la prima novela ascrivibile al genere picaresco apparve in forma anonima nelle prime edizioni conosciute ad Alcalá, Burgos, Medina del Campo e Anversa sotto il titolo di Lazarillo de Tormes (1554), seguito da Guzmán de Alfarache (La vita del furfante) di Alemán (1599-1604). In seguito al successo di queste prime opere, in Spagna videro la luce numerosi altri romanzi sullo stesso tema tra il 1600 e il 1646; siamo nello stesso periodo in cui compare l’opera che segna la nascita del romanzo moderno europeo: il Don Chisciotte della Mancia di Miguel de Cervantes (1605).

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Le caratteristiche del romanzo picaresco

Definita l’origine del romanzo picaresco, vediamo quali sono le sue caratteristiche più peculiari, al fine di renderlo riconoscibile rispetto ad altri generi letterari:

• nel romanzo picaresco emerge spesso un contrasto stridente tra le fasce di popolazione più ricche, che predicano il bene ma in realtà restano impuniti delle loro malefatte solo in virtù dei loro privilegi, e quelle più povere, che pagano per tutti;
• il romanzo picaresco prevede una certa mescolanza di toni: non solo gli episodi comici si alternano ad altri tragici o eroici, ma nella narrazione si afferma uno stile misto vero e proprio, burlesco (in cui eventi apparentemente seri sono messi alla berlina) o eroicomico. Inoltre, spesso succede che l’autore scelga di creare uno scollamento tra lo stile e il contenuto, raccontando quindi episodi tragici con un tono comico o sene comico con un tono epico: il contrasto che ne deriva è responsabile dell’effetto irresistibilmente satirico;
• il romanzo picaresco denota una forte dose di autobiografismo, che non bisogna confondere con l’autobiografia: la voce narrante in prima persona non coincide con quella dell’autore, bensì con quella del protagonista (così come un politico che appare come cameo in un film non recita sé stesso ma un personaggio del copione);
• il romanzo picaresco è spesso identificato come l’opera che racconta la crisi della società feudale e l’ascesa della borghesia: infatti nel romanzo picaresco di privilegia il punto di vista della nascente borghesia e lo si fa sia raccontando il successo ottenuto da parte di un personaggio di umili origini sia perché al suo interno si assiste al declino dell’ideale cavalleresco-aristocratico per il quale Dio è garante di un’immutabile armonia sociale.

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I romanzi picareschi più importanti

Date le caratteristiche del romanzo picaresco concludiamo il nostro articolo con un breve elenco dei romanzi picareschi più importanti e famosi della letteratura, includendo esempio sia della letteratura spagnola che francese, inglese e tedesca.

Romanzi picareschi classici

• Lazarillo de Tormes (1554): è il primo romanzo picaresco pubblicato (in Spagna) e racconta le bizzarre avventure di Lazarillo;
• II viaggiatore sfortunato, Thomas Nashe (1594): primo romanzo picaresco in lingua inglese, racconta le vicende del paggio Jack Wilton;
• La vita del furfante (titolo originale Guzmán de Alfarache), Mateo Alemán (1599): racconta un caleidoscopio di avventure, frutto della vita sconclusionata e bizzarra del protagonista, Guzmán di Alfarache, un briccone sivigliano;
• Rinconete e Cortadillo, Miguel de Cervantes (1613): uno dei dodici racconti che compongono le Novelle esemplari, è un ritratto picaresco del mondo della criminalità nell’epoca dell’autore;
• Romant comique, Paul Scarron (1651): racconta le avventure di una compagnia teatrale;
• L’avventuroso Simplicissimus, Hans Jakob Christoffel von Grimmelshausen (1668): ispirato agli eventi tragici della guerra dei trent’anni, che avevano devastato la Germania dal 1618 al 1648, è considerato il primo romanzo di avventura in lingua tedesca;
• Tom Jones, Henry Fielding (1749): la storia di un trovatello accolto e allevato da un ricco e magnanimo gentiluomo di campagna, Mr Allworthy;
• Le seguenti opere di Daniel Defoe: Robinson Crusoe, Il colonnello Jack, Lady Roxana, Moll Flanders ;
• Le anime morte, Nikolaj Vasil’evič Gogol’ (1842): la storia di Cicikov che vuole acquistare a buon prezzo le "anime morte", i servi della gleba maschi deceduti non ancora censiti;
• Le memorie di Barry Lyndon, William Makepeace Thackeray (1844): la storia di un avventuriero irlandese.
• Le avventure di Huckleberry Finn, Mark Twain (1884): viene raccontata in prima persona la storia di un ragazzino orfano che decide di fuggire dalla civilizzazione umana in compagnia di uno schiavo nero.

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Romanzi picareschi contemporanei

• Randagio è l’eroe, Giovanni Arpino (1972): le vicenda, a Milano, di Giuàn, sua moglie Olona e il loro amico Frank;
• Le infernali macchine del desiderio del dottor Hoffman, Angela Carter (1972): ambientato in un paese sudamericano non meglio specificato, il romanzo vede Desiderio, un ministro governativo della capitale, sotto l’attacco delle macchine del dottor Hoffman che distorcono la realtà;
• Una banda di idioti, John Kennedy Toole (1980): è la storia di Ignatius Jacques Reilly e degli eccentrici personaggi che animano e caratterizzano la New Orleans del suo tempo, gli idioti del titolo;
• La testa fra le nuvole, Susanna Tamaro (1989): il romanzo d’esordio dell’autrice racconta la storia del quindicenne orfano Ruben;
• Baudolino, Umberto Eco (2000): un mosaico di mille aneddoti e storie, ognuna delle quali potrebbe fare da trama per un romanzo a sé stante.