Il primo o sicuramente il più noto tra gli autori che si sono avvalsi della narrazione in prima persona è stato Daniel Defoe. Lo scrittore inglese già nel Diario dell’anno della peste (A Journal of the Plague Year, 1722) ha usato la prima persona affidando la narrazione a un personaggio che, adulto, ricorda l’esperienza della peste occorsa a Londra nel 1665 quando era bambino. In seguito è con Robinson Crusoe che Defoe affina la tecnica fingendo che il protagonista Robinson abbia lasciato i suoi diari in cui descriveva le sue vicende di vita dalla nascita fino alla tarda maturità, soffermandosi sugli anni di isolamento determinato dal naufragio su un’isola deserta.
Daniel Defoe è forse il primo autore a dare la parola a una donna, la londinese Moll Flanders che, come Robinson racconta in un diario la sua vita.
Jonathan Swift, scrittore più o meno contemporaneo a Defoe, racconta le avventure del dottor Lemuel Gulliver affidando ugualmente la narrazione al suo personaggio sempre seguendo la tecnica del finto diario.
Charles Dickens sceglie la prima persona per David Copperfield che per traslato è in un certo senso la stessa autobiografia del medesimo scrittore.
Nel Novecento la narrazione in prima persona continua a catturare attenzione di lettori e scrittori. La scrittrice italiana Margaret Mazzantini ha adottato con un rovesciamento l’io narrante maschile in Non ti muovere, risultando decisamente verosimile.
Diversa è l’impostazione di Annie Ernaux, scrittrice francese a cui è stato assegnato il Nobel per la letteratura 2023. L’autrice usa l’io narrante perché di fatto tutte le sue opere parlano di episodi della sua vita. La Ernaux ha reso la sua vita romanzo con una narrazione autentica e asciutta.
Dalla mock autobiography (la cosiddetta “finta autobiografia”) alla diaristica di finzione si giunge dunque con la Ernaux a un io narrante genuino e al tempo stesso originale perché i ricordi di vita si fanno narrazione e narrativa.
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Articolo originale pubblicato su Sololibri.net qui: L’identità dell’Io narrante: da Defoe a Ernaux
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