Vipere a San Marco
- Autore: Paolo Forcellini
- Genere: Gialli, Noir, Thriller
- Categoria: Narrativa Italiana
- Casa editrice: Marsilio
- Anno di pubblicazione: 2021
Giornalismo, indagini di polizia, storia dell’arte, scoperta delle parti più recondite della laguna di Venezia, eredità storiche: tutto questo condito dai piatti più gustosi della cucina veneziana e dal prosecco di Valdobbiadene è riuscito a condensare il giornalista economico Paolo Forcellini nel delizioso breve romanzo Vipere a San Marco appena pubblicato dalla storica casa editrice veneziana, la Marsilio.
La vicenda comincia con una notizia da prima pagina: è scomparso il Patriarca di Venezia, l’unico porporato italiano che può fregiarsi di questo antico titolo storico, portato via o fuggito nottetempo dal palazzo del Patriarcato, attaccato a Palazzo Ducale, nel pieno e popolatissimo centro della città lagunare. Il vicequestore Possamai e il giornalista inviato del quotidiano L’Istrice sono amici, hanno stabilito un reciproco rapporto di fiducia che risale a indagini precedenti, e scatta quindi la loro alleanza nella ricerca del cardinale, sant’uomo di cui non si conoscono vizi ma solo virtù, sparito senza che ci siano testimoni del suo forse forzato allontanamento.
Compaiono nuovi personaggi, la giovane e bellissima giornalista Gaspara, che si occupa di cultura, valente storica d’arte con una poco nascosta simpatia per l’ultracinquantenne Alvise Salvadego, maglietta Fred Perry, mocassini da barca e un rapporto difficile con l’alcol: da anni ha dovuto sostituirlo con succo di pomodoro condito, un’enormità per un veneto!
La storia si complica come sempre nei gialli; a un primo delitto, un autista di taxi acqueo trovato con due proiettili in testa, si aggiunge l’ormai lunga assenza del patriarca, che desta grande angoscia nell’opinione pubblica cittadina. Salvadego, però, curioso e abile, scopre tracce, segue piste, cerca aiuto, si muove come un’anguilla in quel nido di vipere che è la sua redazione, dove aleggiano invidie e delazioni, e finalmente con l’aiuto di Gaspara detta Gas, dagli occhi viola e dalle scollature più che generose, insieme al vicequestore Possamai, affamato di granseole, insalate di mare e polenta con osei, frequentatore di ristorantini e osterie, riesce a indirizzare le indagini nel luogo giusto, scoprendo un marciume insospettato dentro lo stesso glorioso patriarcato di San Marco.
Le numerosissime incursioni nel dialetto veneziano forse non saranno gradite a tutti i lettori, ma ormai poliziotti detective, giornalisti e investigatori, i personaggi più popolari dell’attuale narrativa di genere si segnalano per parlare il loro dialetto: Camilleri anche in questo ha fatto scuola. Molto interessante in questo romanzo leggero la competenza nella storia cittadina, dalla toponomastica alla conoscenza di storie, leggende, aneddoti che nei secoli hanno reso grande la Serenissima nella storia mondiale. Non sapevo che gli anelli preziosissimi che ogni anno vengono gettati dal Bucintoro per lo sposalizio col mare fossero andati perduti tutti, tranne uno che fa parte del tesoro di San Marco, come anche altre decine di oggetti preziosissimi, quelli di cui Napoleone Bonaparte non è riuscito a impadronirsi. Buona lettura divertente, colta, spiritosa.
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Articolo originale pubblicato su Sololibri.net qui: Vipere a San Marco
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