Vegliare su di lei di Jean-Baptiste Andrea

A metà tra il romanzo storico e quello di fantasia, Vegliare su di lei del francese Jean-Baptiste Andrea, tradotto per La nave di Teseo da Simona Mambrini, è assolutamente originale tanto nell’impianto narrativo che nella lunga storia che racconta. Il romanzo ha vinto il Premio Goncourt 2023, il più prestigioso fra i premi letterari francesi.

L’incipit ci vede assistere all’agonia di un anziano ottantenne, circondato dai monaci che ne spiano le ultime parole; non è un religioso, eppure da quaranta anni vive tra le mura della Sacra, un monastero piemontese, mentre a pochi metri da lui, gelosamente custodita, una statua che rappresenta la pietà da lui stesso scolpita decenni prima costituisce un mistero che la Chiesa di Roma tiene nascosto al pubblico e agli stessi frati. Da questa scena parte il racconto della sua vita da parte del moribondo.
Siamo nel 1916 e "il francese ", così viene chiamato all’inizio il protagonista, fu inviato dalla madre, abbandonata dal marito, presso lo zio Alberto, scalpellino a Pietra d’Alba in Piemonte. Il ragazzo si chiama Michelangelo, come il Buonarroti, ma per tutti sarà sempre Mimo e per molti il Nano in quanto affetto da nanismo. Trascorre un’adolescenza difficile angariato dallo zio, ma presto si segnala per il suo talento innato, in parte ereditato dal padre.
Il paese è dominato dalla famiglia dei marchesi Orsini, che vivono in un castello inaccessibile ai popolani. Ma abita lì pure la figlia piccola dei nobili, la giovanissima Viola: i due tredicenni si incontrano di nascosto nel cimitero, si apprezzano, parlano, si piacciono; lei gli passa libri, informazioni, notizie del mondo, mostrandosi una precocissima donna moderna, libera e colta che non bada alla disabilità e alla differenza di classe. Lei e Mimo diventano inseparabili e per tutta la loro difficile vita rimarranno legati da un giuramento di fedeltà.

La storia attraversa tutto il ‘900, dalla Prima guerra mondiale fino agli anni ottanta del secolo scorso, e ci mostra la crescita del “piccolo” scultore di origine francese che diverrà un vero gigante, apprezzato soprattutto in Vaticano; il fratello di Viola, Francesco, segue la carriera ecclesiastica, studia a Roma, diviene segretario di monsignor Pacelli, poi cardinale, infine Papa Pio XII.
Lo scultore, che mostra una capacità di lavoro di grande potenza espressiva, viene ingaggiato dalle autorità vaticane fino al compimento di un’opera che diventerà leggendaria: una Pietà di notevole fascino, tanto da suscitare negli spettatori che la osservano sensazioni e sentimenti fuori dell’ordinario. Cos’ha in sé questa statua, che somiglia alla Pietà di Michelangelo conservata in San Pietro, oggetto di un attentato gravissimo e a stento recuperata? Perché chi guarda l’opera di Mimo sviene, sta male, è scosso? Un esorcista, un professore americano, tutti studiano il fenomeno ma non ci sono risposte convincenti. La Pietà Vitaliani, questo il cognome di Mimo, deve essere celata al pubblico e conservata in luogo sicuro, la Sacra appunto.

Con questo romanzo d’amore e morte, di avvenimenti storici e di vicende private dolorose, Jean-Baptiste Andrea ci accompagna in un’Italia minore, tra miserabili atelier, prostitute, un piccolo circo girovago e un paese piemontese poverissimo. Poi Mimo diviene ricchissimo, si trova a frequentare il Palazzo Orsini, la ricchezza culturale di Firenze e Roma, il Vaticano e i suoi segreti.
Con una scrittura densa di suggestioni, l’autore ci guida attraverso la crescita di un uomo che da piccolo, in senso letterale, diventa un protagonista della vita artistica, anche se il suo amore resta per sempre Viola, sfuggente, fascinosa, determinata e ondivaga, facendone un personaggio letterario di grande potenza.
Il tema del libro, come guardare un’opera d’arte, come farla propria, come viverla con intensità, si mescola sapientemente con la vita del suo autore, le sue sofferenze, il dolore, l’amore che si schianta contro la potenza della Storia.
Vincitore in Francia di premi prestigiosi, il romanzo appena uscito in italiano arricchisce un genere, quello del romanzo a sfondo storico artistico, che trova notevole gradimento tra i lettori.