Sconosciute di Patrick Modiano

Mi sono accostata per la prima volta a Patrick Modiano, con “Sconosciute“ e forse, se non mi avessero regalato questo libro a Natale, non l’avrei mai scoperto come scrittore o, forse, ci avrei messo ancora molto tempo ad avvicinarmi al suo mondo.

Il libro si divide in tre racconti brevi dove le protagoniste sono donne giovani, timide e insicure, con tutta la vita davanti, ma già sfiduciate e dell’avvenire incerto.
Sono sconosciute, perché noi lettori, non leggeremo mai i loro nomi.

Nel primo racconto, una giovane arriva a Parigi da Lione, cerca un lavoro e delle nuove amicizie, ma incontrerà solo un uomo misterioso che la trascinerà nella sua vita, salvo, poi, scomparire all’improvviso, lasciandola più sola e inerme di prima.

La protagonista del secondo racconto è ancora più giovane. Ha solo sedici anni e sembra, inizialmente essere più decisa rispetto alle altre figure femminili. Ma, anche la sua voglia di libertà e di vivere appieno saranno fatte a pezzi da qualcuno che, in qualche modo, non la farà mai arrivare a Parigi.

Nell’ultimo racconto, una ragazza lascia Londra e arriva a Parigi. Nei primi tempi è sempre sola e taciturna, poi piano piano prende confidenza con il quartiere e cerca, in quel posto lontano da casa, il suo io, la sua indole nascosta, una dimensione interiore salvifica.

Spesso arrivare in una nuova città, magari con una lingua diversa, mescolarsi tra la gente è l’unico modo per andare avanti, cominciare o continuare a vivere, senza celarsi per davvero. Ed è quello che cercano di fare queste tre giovani donne: sospendere il tempo tra i grandi boulevards parigini, così ben descritti, perdersi per quelle strade a volte rumorose.
Loro, così silenziose e fragili, piegate davanti al destino, alla sua cattiveria e alla sua insensatezza. Stanno solo cercando una fuga in mezzo a tutta quella bellezza.

Modiano ci racconta il male di vivere, la solitudine, l’abbandono, la voglia di cominciare e ricominciare. E lo fa con sguardo intenso, quasi sottovoce. Con tranquillità. Con infinita pacatezza. Con una scrittura che è bellissima, mite, pulita, sospesa tra il cielo e la terra.