Puerto Plata Market di Aldo Nove

Trent’anni e una vita nella quale è fin troppo facile immedesimarsi, una vita che potrebbe esser benissimo la nostra. Michele ama la Juve, quella di Lippi, e le ragazze. Più discinte possibile, se si può. Ama anche altre cose, certo. La sua età, o meglio, la società, gli “imporrebbe” di metter su famiglia. La ragazza ce l’ha, solo che quest’ultima ha pensato bene di tradirlo quindi, niente di fatto. Si riparte da zero, anzi, si parte: per Puerto Plata, per la precisione.

Un luogo esotico (erotico?) dove si può ricominciare dall’inizio, tutte le volte che si vuole. Una bella cosa, no? Per Michele è l’ideale, una terra vergine dove poter fiorire e prosperare, tra persone (personaggi) bizzarri e avventure che sembrano quelle descritte in un libro. Un viaggio dentro e fuori di noi che ci farà capire molte cose. Forse troppe…

Aldo Nove ci porta in un viaggio allucinante che non ci risparmierà nulla, anzi, aggiungerà pure il carico da novanta. Uno scrittore baluardo del genere pulp, un genere che ha attecchito nei cuori e negli stomaci delle persone anni fa ma che continua a dire la sua anche oggi e più il tempo passa e più la sua potenza narrativa cresce.

Puerto Plata Maerket (Einaudi, 2008) è un libro che parla di una persona e dei suoi sogni, delle sue paure. Dei suoi desideri e di ciò che non ha confessato mai a nessuno, nemmeno a sé stesso. L’abbiamo fatto, e forse lo facciamo ancora, anche noi, siamo onesti. Per questo sarà così facile seguire questa storia: perché è già un po’ nostra.

Questo è il prezzo da pagare, per leggere Aldo Nove. Un prezzo pieno, senza sconti.
Oppure tutto regalato? Fate voi, l’unica certezza è che questo viaggio ci cambierà. In meglio o in peggio? Ai posteri l’ardua sentenza…