Il Premio Strega al cinema: i libri diventati film

Il Premio Strega è un Premio letterario che viene assegnato annualmente a un testo pubblicato tra il 1 aprile dell’anno precedente e il 31 marzo dell’anno in corso.
Molti romanzi vincitori del Premio hanno ispirato registi e sceneggiatori, diventando film e, in qualche caso, dei veri capolavori. Vediamone alcuni.

Il primo premiato, “Tempo di uccidere”, di Ennio Flaiano arrivò al cinema anni dopo, nel 1989, per la regia di Giuliano Montaldo.

Nel 1950 Cesare Pavese vinse il Premio Strega con “La bella estate”, che Michelangelo Antonioni traspose ne Le amiche, titolo di uno dei racconti, con la sceneggiatura di Suso Cecchi D’Amico.

“L’isola di Arturo” di Elsa Morante fu premiato nel 1957 e divenne un film nel 1962 con la regia di Damiano Damiani e la sceneggiatura di Cesare Zavattini.

L’anno precedente era stato premiato “Il Gattopardo” di Tomasi di Lampedusa, che Luchino Visconti trasformò in un capolavoro, ormai noto a tutti.

Il Premio Strega 1960 fu assegnato a Carlo Cassola con “La ragazza di Bube”, che divenne film nel 1963 con la regia di Cesare Zavattini.

Lina Wertmuller si ispirò al romanzo di Domenico Rea, “Ninfa plebea”, per un film che uscì nel 1998.

Lo stesso accadde a “Il nome della rosa” di Umberto Eco, divenuto film di enorme successo.

“Caos calmo” di Sandro Veronesi, vincitore del Premio Strega nel 2006, è stato trasposto in pellicola l’anno successivo, con la regia di Antonello Grimaldi.

Nel 2002 Margaret Mazzantini si aggiudica il Premio Strega con “Non ti muovere”, portato al grande schermo dal marito Sergio Castellitto.

Niccolò Ammaniti nel 1997 vinse il Premio Strega con “Come Dio comanda”, tradotto in una pellicola da Gabriele Salvatores.

Anche “La solitudine dei numeri primi” di Paolo Giordano, vincitore del Premio Strega 2008, è approdato al cinema per la regia di Saverio Costanzo.

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