2 luglio 2010 - Dopo il testa a testa nello scrutinio finale con il libro di Silvia Avallone "Acciaio" (129 voti), è Antonio Pennacchi con "Canale Mussolini" (133 voti) il vincitore del Premio Strega 2010 (64esima edizione).
Stop alle critiche sull’editore - Durante l’intervista prima della proclamazione del vincitore, a chi sottolineava che sarebbe stata la 4° volta consecutiva che il Premio venisse aggiudicato ad un libro dell’editore Mondatori, Pennacchi così rispondeva: "Desidererei essere premiato per il libro e non per chi lo ha pubblicato".
Dedica del libro - Lo scrittore Antonio Pennacchi ha dedicato la vittoria al fratello Gianni scomparso lo scorso anno e alla nipotina in arrivo.
10 giugno 2010 - Sono stati resi noti ieri sera i cinque finalisti del Premio Strega. La votazione si è svolta come sempre nell’appartamento di via Fratelli Ruspoli a Roma, già abitazione di Maria Bellonci, e ora sede del premio letterario più ambito dai letterati italiani. Dunque la cinquina è composta da Acciaio (Rizzoli, 62 voti) , Hanno tutti ragione (Feltrinelli 55 voti), Canale Mussolini (Mondadori 54 voti), Sono comuni le cose degli amici (Ponte alle grazie 50 voti) e infine Accanto alla tigre ( Fandango 45 voti): complimenti a Avallone, Sorrentino, Pennacchi, Nucci e Pavolini, autori dei libri finalisti. La finale si svolgerà come sempre al Ninfeo di Valle Giulia prossimamente.
- Vedi anche: Premio Strega 2010: dai 5 finalisti al vincitore
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I 12 candidati al Premio Strega 2010: chi erano?
- «Acciaio» (Rizzoli) di Silvia Avallone, presentato da Giuseppe Conte e Giorgio Ficara;
- «La casa» (Elliot) di Angela Bubba, presentato da Fulvio Abbate e Paolo Giordano;
- «Non ti voglio vicino» (Frassinelli) di Barbara Garlaschelli, presentato da Maria Rosa Cutrufelli e Giuseppe Leonelli;
- «Bambini nel bosco» (Fanucci) di Beatrice Masini, presentato da Roberto Barbolini e Romano Montroni;
- «Tutta mio padre» (Bompiani) dell’autrice autocandidata Rosa Matteucci, presentato da Piero Gelli e Antonio Tabucchi;
- «Un anno fa domani» (Instar Libri) di Sebastiano Mondadori, presentato da Ernesto Ferrero e Lidia Ravera;
- «Strane cose, domani» (Baldini Castoldi Dalai) di Raul Montanari, presentato da Luca Doninelli e Tiziano Scarpa;
- «Sono comuni le cose degli amici» (Ponte alle Grazie) di Matteo Nucci, presentato da Renato Minore e Walter Pedullà;
- «Accanto alla tigre» (Fandango) di Lorenzo Pavolini, presentato da Diego De Silva e Valeria Parrella;
- «Canale Mussolini» (Mondadori) di Antonio Pennacchi, presentato da Niccolò Ammaniti e Massimo Onofri;
- «Prenditi cura di me» (Sellerio) di Francesco Recami, presentato da Concita De Gregorio e Salvatore S. Nigro;
- «Hanno tutti ragione» (Feltrinelli) di Paolo Sorrentino, presentato da Angelo Guglielmi e Dacia Maraini.
La 64° Edizione del Premio Strega sarà ricordata anche per la novità dei votanti. A designare il vincitore non sarà più solo la giuria dei 400 Amici della Domenica (un gruppo di giornalisti, scrittori, intellettuali e artisti che devono questo nome alle prime riunioni del premio in casa Bellonci), ma anche un gruppo di 30 appassionati lettori, scelti dalle librerie. Questa novità è stata probabilmente inserita per rendere il Premio più "popolare" ed eliminare le polemiche sulle possibili politiche dei voti.
In molti ricorderanno le polemiche non ancora dissolte, nate dalla vittoria di libri del gruppo Mondadori per 3 edizioni consecutive ("Come Dio comanda" di Niccolò Ammaniti nel 2007, "La solitudine dei numeri primi" di Paolo Giordano nel 2008, "Stabat Mater" di Tiziano Scarpa nel 2009).
Restiamo in attesa delle prossime notizie, ufficiali o ufficiose che siano, lasciandovi lo spazio per aggiungere nei commenti in fondo alla pagina il titolo dei libri che vorreste vedere come vincitore dell’edizione 2010 del Premio Strega...
Vedi anche: Una nuova prova per i finalisti del premio Strega
- Premio Strega 2011: i candidati
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Avrei voluto vedere Valeria Parrella, Massimiliano Virgilio , Carla D’Alessio, Rossella Milone, Marco Mancassola, ....ma tanto si sa è tutto prestabilito.
Francamente la Parrella candidata al Premio Strega con "Lo spazio bianco" non ce la vedrei proprio. E’ sicuramente un bel libro, scritto benissimo, ma non è da premio strega secondo me.
Facciamo così: io scometto che vince il premio Strega Silvia Avallone. E questo è avallato dal fatto che questa autrice veniva considerata "grande poetessa" (senza alcuna ragione e non dai pochi grandi critici) e presentata a destra e a manca nonostante avesse pubblicato un solo modestissimo libricino di poesie. Per "miracolo" una casa editrice come la Rizzoli le pubblica il romanzo d’esordio e fa un lancio faraonico per un libro che forse solo l’intervento degli editors ha reso presentabile.
Mi vengono in mente i tanti scrittori seri d’Italia, i geni veri che pubblicano con case editrice medio piccole con tanti sacrifici e penso che sia una vergogna assistere a queste farse, così come mi sembra sia diventao il Premio Strega...
Mi piacerebbe che vincesse la Garlaschelli. Ho letto i suoi libri, sono molto interiori e rappresentano una novità nel piano degli scrittori emergenti.
Spero di riuscire a leggere i 12 finalisti. finora sono a tre:
La casa di Bubba :a mio parere questo libro, tutto superimpegnato sull’invenzione di un linguaggio appesantito al punto da renderlo incomprensibile , non riesce a raccontare quoello che , forse, si era prefisso. Che non sembra poi altro che la consueta,noiosissima insostenibile valanga delle proprie "impressioni", ancora una volta molto personali, diaristiche e asfittiche, tutte concentrate sulla propria "famiglia".Scomodando appunto una lingua spaventosamente arzigogolata per dire cose da nulla, dette già migliaia di volte.Non posso credere che sia IN FINALE.
Prenditi cura di me di Francesco Recami: 120 pagine per dire che la mamma , Marta, ha avuto un ictus e avrà bisogno di cure. Il figlio, un vero cuor di leone, si arrabatta per fregarle un p’ di soldi e per trovare una badante. dopo pagina 130 ci sono momenti interessanti, quando entra in scena la badante n. 2 , ma si disperndono nelle solite storie italiote. La scrittura ricalca (senza sfiorarla) i libri alla pratolini, di 60 anni fa’. Ammodernata da un uso di "cazzi" veramente eccessivo. Meglio dei due precedenti ma mediocre.
Bambini nel bosco di Masini : un bel romanzetto, pieno di buoni sentimenti, scoppiazzato da altri grandi libri del genere "dopo il disastro. La scrittura è decisamente per ragazzi piccoli, massimo 12-13 anni. Non da premio Strga. ma sono matti?
Delusissimo da questi finalisti....intanto si sa che vince Avallone.....scnadoloso! come ogni anno....la solita tiritera di adolescenti tristi, stavolta però ci hanno messo in mezzo la fabbrica, giusto per farlo un po’ più serio del Giordano.....ho letto quello di Montanari e sono rimasto sconvolto.....come fa astare in finale???? mmmmm....non so più su chi puntare.....a questo punto direi sebastiano mondadori, giusto per la casa editrice.
Per me è Sorrentino, arguto.
Mi dispiace, ma non credo sia meritevole di vincere un premio Strega un libro carico di parolacce gratuite e dal contenuto ristretto in sostanza. Quindi no ad Acciaio.
Il mio voto, se contasse, andrebbe a Barbara Garlaschelli per averci raccontato ancora una volta la cruda realta’ di certi contesti di vita purtroppo finora volutamente ignorati.