

Opere politiche. Discorso politico sulla pace in Italia (1626). Le mutazioni dei Regni (1629)
- Autore: Ottavio Sammarco
- Genere: Romanzi e saggi storici
- Categoria: Saggistica
- Anno di pubblicazione: 2018
Poche, pochissime sono le notizie certe sul conto di Ottavio Sammarco (?-1630), ma ci restano alcune sue opere, e sono testi che meritano di essere riscoperti.
A questa operazione ha pensato la casa editrice Club di Autori Indipendenti riproponendo due saggi dello scrittore raccolti in un unico volume: Opere politiche. Discorso politico sulla pace in Italia (1626) Le mutazioni dei Regni (1629), pubblicato nel 2018 come secondo volume della collana Napoli ispanica.
Nella sua epoca Sammarco cercò di ricomporre quella che il filosofo Francisco Elías de Tejada (1917-1978) chiamò la "lacerazione luterana".
De Tejada aggiunse che:
Machiavelli confidava solo ne l’antica virtù pagana, ovvero nella condotta senza scrupoli radicata nella morale cristiana di un governante unicamente preoccupato dei propri interessi; Sammarco, al contrario, confidava nelle facoltà di istituzioni eque, eque perché cristiane e cristiane perché dotate di una "virtus" che è l’esatto contrario della "virtù" predicata dal fiorentino.
Contro il diniego europeo dell’etica cristiana, Sammarco promuove la morale cristiana pura.
Possiamo dire che per molti aspetti i due libri riediti sono molto più utili del Principe di Machiavelliper capire la loro epoca, inoltre non si può ritenere di conoscere pienamente il legittimismo come ideologia senza averli letti.
La mentalità di Sammarco è quella dell’uomo cristiano e del difensore del Re di Spagna, egli spiega chiaramente che un monarca non può pensare di ampliare i suoi domini per vie diverse da quelle legali: ossia con acquisizioni di ordine dinastico o familiare.
Ne consegue che, come nella morale romana, la guerra può essere solo "bellum iustim" (che non si traduce "la guerra giusta", ma la guerra legittima, corretta), intrapresa per scopi difensivi, a tutela del proprio territorio o degli alleati. In tale ottica la divisione delle Italie in più stati parve a Sammarco la garanzia di un equilibrio destinato ad arginare conflitti su vasta scala, e giudicò assolutamente benefica l’influenza spagnola sulla Penisola ai fini del mantenimento della tranquillità e della pace. A suo avviso, "Manifesto è l’essempio de’ Veneziani" che provarono a conquistare l’intera Italia e rischiarono di perdere tutti i loro stati in Terraferma.
Il concetto moderno di nazione era lungi a venire, mentre l’unità e l’identità dei popoli si basavano ancora sulla Fede come elemento cardine.
Era ora che qualcuno rimettesse in luce queste pagine, documento importante e ricco di insegnamenti.
© Riproduzione riservata SoloLibri.net
Articolo originale pubblicato su Sololibri.net qui: Opere politiche. Discorso politico sulla pace in Italia (1626). Le mutazioni dei Regni (1629)
Lascia il tuo commento