Mirella Gregori. Viaggio in un’indagine imperfetta
- Autore: Roberta Bruzzone
- Genere: Storie vere
- Categoria: Saggistica
- Casa editrice: Mursia
- Anno di pubblicazione: 2024
Roma, sabato 7 maggio 1983, via Nomentana 91: la famiglia Gregori è in procinto di sedersi a tavola per pranzare, sono circa le 14.45/14.50 quando suona il citofono. Mirella, la figlia minore, va a rispondere. Al citofono ‘Alessandro’ le chiede di incontrarsi. La ragazza, dapprima titubante, accetta: l’appuntamento è alle 15.30 a Porta Pia. La quindicenne finisce di pranzare, indossa di nuovo i vestiti utilizzati la mattina per andare a scuola, dice ai familiari “torno tra dieci minuti” ed esce. Sono le 15.25.
A partire da quel momento di lei non si avranno più notizie.
Sono trascorsi più quarant’anni da quel fatidico giorno, quando la giovane quindicenne Mirella Gregori scompare. All’epoca, le indagini svolte in maniera poco approfondita e partite sull’ipotesi di un allontanamento volontario non hanno condotto a nessuna pista perseguibile. A distanza di pochi mesi, le indagini su Mirella vengono collegate con quelle di Emanuela Orlandi, cittadina Vaticana scomparsa anche lei da Roma il 22 giugno 1983: gli inquirenti allora erano convinti che i due casi fossero collegati fra loro, mentre oggi è evidente che aver legato le due indagini ha prodotto come conseguenza che Mirella Gregori non sia mai stata cercata veramente.
Un elemento che emerge analizzando il fascicolo che ingloba i casi Gregori-Orlandi è che gli atti che riguardano la Gregori sono visibilmente di numero inferiore, con il risultato che la ragazza finisce per scomparire così una seconda volta fino a diventare un’appendice del caso Orlandi. Non ci si ricorda di lei soprattutto nelle indagini, dove non le è stata mai concessa una sua identità, una sua visibilità, una sua pista di ricerca; ed è per questo che il punto focale di Mirella Gregori. Viaggio in un’indagine imperfetta. Studio e analisi degli atti (Mursia, 2024) è proprio la separazione dei due casi, i quali - è bene ricordare - non hanno nulla in comune.
Roberta Bruzzone, Roberta Catania, Margherita Di Biagio e Laura Genovesi hanno voluto raccontare solo la vicenda di Mirella Gregori, quello che è stato fatto e non è stato fatto per cercarla. Basandosi sullo studio del fascicolo, sono descritti in modo accurato e dettagliato i fatti, le criticità riscontrate, i vari passaggi dell’inchiesta, le dichiarazioni dei protagonisti e le loro molteplici contraddizioni. Elementi approfonditi per evidenziare in maniera chiara e netta come la scomparsa di Mirella Gregori non abbia nulla a che vedere con la vicenda Orlandi, trasformando questa vicenda in un “cold case” ovvero in un caso che non ha ancora ottenuto una risoluzione definitiva, sancita da una condanna passata in giudicato oppure chiusa per mancanza o insufficienza di prove.
Un lavoro accurato suddiviso in sei capitoli che analizzano il caso a partire da una ricostruzione dettagliata dei giorni precedenti e successivi alla data della scomparsa (6,7 e 8 maggio 1983) e a seguire il capitolo incentrato sulle indagini effettuate prima e dopo la scomparsa di Emanuela Orlandi.
Nel terzo capitolo è descritto il lavoro di analisi dei depistaggi al termine del quale sono emersi due dati: il primo è che il caso Gregori è stato fagocitato dal caso Orlandi relegando la scomparsa di Mirella a una sua appendice, con il risultato che di fatto la ragazza non è stata cercata; il secondo dato è che la scomparsa di Mirella sia stata usata da qualcuno per depistare il caso Orlandi.
A seguire un capitolo incentrato su un’analisi accurata della personalità di Mirella Gregori basata sull’utilizzo dell’autopsia psicologica, una pratica utilizzata in criminologia e nella psicologia forense per analizzare le cause di un comportamento criminale o di una morte violenta attraverso l’esame delle informazioni psicologiche e comportamentali disponibili. In questo caso l’obiettivo principale era comprendere le condizioni emotive e mentali di Mirella Gregori nel momento in cui è scomparsa.
Nel quinto è affrontata l’analisi critica dei dati e degli errori investigativi mentre nell’ultimo sono esposte le ipotesi sulle cause della scomparsa di Mirella Gregori nonché le inesattezze e le false credenze nate attorno al caso.
Ogni parola, frase e capitolo di questo libro, insomma, ha il solo scopo di dare la giusta attenzione a Mirella Gregori e non solo per trovare la soluzione del caso, seppur dopo quarant’anni possa risultare improbabile (ma non impossibile secondo le autrici dell’opera),
ma perché lo riteniamo un atto dovuto nei riguardi di una ragazzina che scompare nel nulla e che, a nostro avviso, non è stata cercata adeguatamente. Perché non esistono delitti perfetti ma solo indagini imperfette che affollano la palude polverosa dei casi a pista fredda made in Italy.
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