Le scarpe magiche del mio amico Percy
- Autore: Ulf Stark
- Genere: Libri per bambini
- Categoria: Narrativa Straniera
- Casa editrice: Iperborea
- Anno di pubblicazione: 2021
Chi di noi non ha mai provato nella vita, almeno per un certo periodo, il desiderio, soprattutto da bambino, di essere un’altra persona, magari più sicura di se stessa o più brava in alcune attività, per essere in tal modo accettato meglio dagli altri?
Il senso di inadeguatezza che possono provare gli esseri umani è un problema serio con il quale dover fare prima o poi i conti, ma al tempo stesso può essere una preziosa occasione per prendere coscienza della propria identità, imparando ad accettare se stessi con i propri limiti, pur nel tentativo costante di migliorarsi, senza tuttavia dover modificare la propria natura. Tale esperienza viene vissuta spesso fin dalla fanciullezza oppure nell’adolescenza, i primi periodi della vita in cui ciascuno di noi entra in contatto con se stesso e scopre a poco a poco il proprio modo di essere.
Questo tema è al centro del libro Le scarpe magiche del mio amico Percy dello scrittore svedese Ulf Stark, che ancora una volta pur scrivendo un libro per giovanissimi lettori aiuta a riflettere anche noi adulti, che a volte dimentichiamo di essere stati bambini.
Protagonista di questa storia, come di molte altre narrate da quest’autore, è Ulf, il suo alter ego. Ulf è un bambino grassottello, goffo e molto timido, ma che ha divesi amici, molti dei quali suoi compagni di scuola, con i quali condivide molte ore delle sue giornate tra lezioni a scuola, giochi e numerose altre avventure. Ulf ha due genitori che gli vogliono bene, il padre dentista e la madre casalinga, mentre suo fratello Janne, di due anni piu grande di lui, magro e sempre irascibile, lo picchia e lo prende sempre in giro in quanto lo considera un buono a nulla. Questo non aiuta di certo Ulf, già insicuro per conto suo, che nonostante abbia diverse amicizie spesso non si sente all’altezza dei suoi compagni.
Ulf si innamora di Marianne, una sua compagna di classe: è bionda e, soprattutto, ha i piedi piatti proprio come lui. Per questa ragione Ulf condivide con lei le lezioni di ginnastica correttiva a scuola. Marianne però non lo considera più di tanto e Ulf non sa come fare per attirare la sua attenzione e riscattarsi agli occhi di lei e dei suoi amici, che gli vogliono bene, ma non ripongono molto fiducia nelle sue capacità.
La grande occasione, almeno dal punto di vista del protagonista, si presenta con l’arrivo a scuola di Percy, un nuovo compagno di classe assai particolare e per il quale Ulf stravede. Percy infatti è il piu forte di tutti, ha i capelli a spazzola, è agile negli esercizi di ginnastica, in particolare quelli sulla trave per i quali Ulf è negato (come d’altronde per ogni tipo di sport), sa fare a botte, sputare, si mostra sicuro di se stesso sia nelle scelte che nelle risposte e sa perfino baciare.
Ulf decide cosi di farselo amico nella speranza, attraverso i suoi consigli, di poter capire come diventare piu sicuro di se stesso e riuscire in qualsiasi sfida o impresa decida di cimentarsi. Ulf è convinto che il segreto del successo di Percy sia legato alle scarpe da ginnastica che il suo compagno di classe indossa sempre. Due scarpe da ginnastica puzzolenti, molto consumate, addirittura rotte in alcuni punti e che persino la maestra e l’insegnante di ginnastica della scuola considerano brutte, al punto da intimare Percy piu volte di sostituirle con un paio nuove, ma delle quali Percy non sembra volersi privare per nessuna ragione.
Ulf si lascia convincere dalle parole di Percy che gli rivela, una volta diventati amici a tutti gli effetti, che sono magiche, e decide cosi di doverle avere a tutti i costi per indossarle e poter acquisire così i magici poteri che esse donano a chiunque le calzi, in modo da prendersi la sua rivincita. In realtà Percy induce Ulf a credere in questo fatto per ottenere una serie di oggetti in regalo, che il protagonista dichiara di essere disposto a cedergli pur di entrare in possesso di queste fantastiche scarpe. Sancito e ufficializzato lo scambio, o meglio l"affare" come lo stesso Percy ama chiamarlo, Ulf decide di mettere subito alla prova i magici poteri delle scarpe divenute finalmente sue.
Inizia qui la parte piu spassosa, emozionante e fantastica della storia in quanto ciò che Percy ha dichiarato inizialmente sembra essere vero: Ulf diventa infatti un portento in molti esercizi fisici, agile, sicuro di se stesso, persino un po’ troppo, al punto da voler tentare imprese ardite e da non temere più le botte di suo fratello, al quale rifila un cazzotto tale da mandarlo al tappeto. Tutto sembra andare a meraviglia per Ulf, che diventa un vero e proprio eroe agli occhi dei suoi compagni di classe e amici per il suo coraggio e le sue doti di equilibrista. Riesce a conquistare anche Marianne e a baciarla, grazie ai consigli e agli insegnamenti di Percy. Tutti sono stupiti dal cambiamento cosi improvviso di Ulf, compreso Percy, che in realtà non ha mai creduto nei superpoteri delle sue scarpe.
Il punto centrale della storia è proprio questo: sono davvero le scarpe a essere magiche e a dare la forza a Ulf per superare ogni prova in modo brillante facendone un sicuro vincitore, oppure il ragazzino ha acquisito all’improvviso una sicurezza interiore tale da poter superare con successo tutte quelle paure e quegli ostacoli che fino al giorno prima sembravano insormontabili nella sua vita?
Tra vicende comiche, emozionanti avventure e momenti di tenerezza si giunge trepidanti all’atteso finale dove tutto diventa più chiaro per i lettori e anche per Ulf.
Ambientato nei pressi di Stoccolma nella zona residenziale di Stureby situata a sud della capitale svedese, dove l’autore è nato e cresciuto, presumibilmente negli anni Cinquanta, questo libro di Ulf Stark si distingue rispetto ad altri per la presenza di una gamma di personaggi più ricca e molto ben caratterizzata anche da un punto di vista psicologico, pur nella brevità dei loro ritratti.
Impossibile elencare tutti coloro che animano la vicenda, ma sono soprattutto i bambini a colpire il lettore per la loro vivacità e la nitidezza con le quali vengono descritti.
In particolare il protagonista Ulf, con il quale si entra subito in empatia per la sua semplicità d’animo, la sua sensibilità e il suo entusiasmo.
Poi c’è Percy, con la sua aria da duro che lo accompagna per gran parte della narrazione; il suo modo di fare spavaldo e a volte un po’ strafottente è tipico dei preadolescenti che si sentono già grandi, ma Percy si trasforma all’occorrenza, grazie a una straordinaria intuizione dell’autore, in un personaggio più romantico e creativo per la passione per l’arte del ricamo, assai rara nei maschi almeno all’epoca in cui è ambientata la storia, passione nella quale dimostra di avere un vero talento.
Accanto a loro tutta la banda degli amici e compagni di scuola si muove in perfetta sintonia con la narrazione, arricchendo la vicenda e creando una gioiosa atmosfera. Tra di essi, solo per citarne alcuni: Marianne, la raffinata e simpatica biondina di cui si innamora Ulf; il balbuziente Lennart Blomgren, figlio del medico della scuola, pauroso forse piu del protagonista; Klas-Göran, ingenuo e impulsivo; il permaloso e dispettoso Bertil Andersson,detto Berra, sempre pronto a lamentarsi di presunti torti subiti; Uffe Rickberg, saggio e intraprendente, molto amico di Ulf, al quale permette di accompagnare il suo cane tutte le mattine prima della scuola.
Gli adulti rimangono un po’ sullo sfondo in questa storia, compresi i genitori del piccolo protagonista. Ognuno di essi convive con i propri problemi, come il signor Gustafsson, vicino di casa della famiglia di Ulf, uomo solitario e in apparenza un po’ burbero che lavora per l’ente dell’energia elettrica; qualcuno va avanti con le proprie convinzioni; qualche adulto convive anche con i propri sogni, come la mamma di Percy che ama ballare sulle note delle canzoni di Frank Sinatra, che invece suo marito, sempre pensieroso e stanco per il suo lavoro, proprio non sopporta.Tutti comunque sono sempre funzionali all’efficacia della storia.
Da un punto di vista stilistico, rispetto ad altri libri letti finora di questo scrittore, si può notare una maggiore accuratezza descrittiva sia nell’ambientazione, anche se si tratta spesso soltanto di piccoli scorci di paesaggi, sia negli eventi che accadono nella vicenda. Inoltre l’uso dell’io narrante rappresentato da Ulf, come in tutte le storie nelle quali l’autore sceglie questo personaggio come protagonista, contribuisce a rendere piu immersiva la narrazione. Anche il linguaggio risulta più maturo,forse anche per il fatto che il testo si rivolge soprattutto a un pubblico leggermente più grande, cioè dai 10 anni in su, rispetto ad altri scritti di Stark.
Le scarpe magiche del mio amico Percy (titolo originale dell’opera Min vän Percys magiska gymnastikskor) è stato pubblicato in Svezia nel 1991 e in ItaIia per la prima volta nel 2006 da Feltrinelli Kids nella collana Il gatto nero e in seguito, nell’edizione attualmente disponibile, da Iperborea nel 2021 nella collana I Miniborei con l’ottima traduzione di Laura Cangemi e le illustrazioni di Giorgia Grasso.
È uno dei più bei libri per ragazzi di Ulf Stark, che convince per il ritmo incalzante della storia, le situazioni divertenti e l’elemento fantastico che rende ancor più avvincente il racconto. Sono presenti anche delle trasgressioni nel libro che coinvolgono Ulf e i suoi amici che potrebbero sembrare diseducative a una lettura superficiale della storia. Si tratta ad esempio di atti vandalici compiuti da Ulf quando inizia a portare le scarpe regalatagli da Percy. Ci sono poi giochi pericolosi come quello di rimanere fermi in mezzo alla strada all’arrivo improvviso di una macchina, attendendo che essa freni all’ultimo istante, gioco che il gruppo di amici maschi del protagonista si diverte spesso a fare.
Altre trasgressioni ancora come guardare donne nude ritratte su giornaletti e riviste da adulti prese e sfogliate di nascosto da Janne e che Ulf ruba a suo fratello maggiore per darle a Percy, o addirittura spiare da sopra un tetto un gruppo di giovani, belle e formose inservienti della casa di riposo, situata nei pressi dell’abitazione di Ulf, intente a prendere il sole a seno scoperto durante una pausa dal lavoro in un adiacente boschetto. Proprio quest’ultima scena descritta, che apre il racconto e che vede protagonisti Ulf con i suoi amici Klas-Göran e Uffe Rickberg, rappresenta uno dei momenti piu rappresentativi, simpatici e divertenti della storia.
L’autore infatti non descrive tali trasgressioni come azioni giuste e quindi da imitare, non dimostra quindi di approvarle, ma al contempo non le condanna ritenendole parte di un percorso di crescita, di maturazione e di consapevolezza che i ragazzi devono compiere nell’età che va circa dagli undici ai tredici anni, quella cioè del passaggio dall’infanzia all’adolescenza. Non si tratta di giudicare, ma di prendere atto che si tratta di una fase di cambiamento nella quale gli adulti devono vigilare e educare affinché i ragazzi crescano in modo sano, senza essere troppo severi e permettendo loro anche di divertirsi, pur senza esagerare.
Le scarpe magiche del mio amico Percy è un libro intelligente, avvincente, straordinario nel suo genere, in cui si trovano molti elementi di forte interesse per un pubblico variegato. Si fa riferimento alla scuola, allo sport, con un richiamo ad esempio anche a realtà attuali come quello all’antichissimo e celebre club calcistico di Stoccolma dello Djurgårdens IF, ancora oggi tra i più competitivi in Svezia, per il quale è tesserato Nisse Ågren, un amico di Janne che ha prestato al fratello di Ulf i giornalini "proibiti". Si passa anche attraverso la spiritualità e devozione religiosa cristiana, questioni sociali, il tema della solitudine e quello dei sentimenti anche se appena accennati.
Insomma chi scrive considera questo libro per ragazzi, pur nella sua semplicità, davvero ottimo. È tra i migliori libri letti in questi ultimi anni per la geniale capacità di far convergere al suo interno tanti spunti di riflessione per un pubblico trasversale più di quanto si possa credere, grazie a una narrazione brillante, originale e ricca di fantasia.
Ulf Stark è scomparso nel 2017, circa un mese prima di compiere settantré anni, a causa di un tumore. È stato sposato con Janina Maria Orlov, traduttrice finlandese di libri per l’infanzia ancora attiva e che gode di notevole stima per il suo lavoro anche a livello internazionale.
L’eredità che ci lascia questo scrittore è davvero preziosa perché i suoi libri sono una vivida testimonianza di come la letteratura per i ragazzi e per l’infanzia non sia un genere minore, in quanto in essi si coniuga in modo perfetto l’esigenza di spensieratezza, avventura e divertimento dei giovanissimi lettori, con il desiderio di una sana riflessione su temi sociali ancora attuali, una garbata ma matura ironia e l’aspirazione alla serenità di una parte di pubblico adulto, pur nella complessità della nostra esistenza.
Le scarpe magiche del mio amico Percy
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Articolo originale pubblicato su Sololibri.net qui: Le scarpe magiche del mio amico Percy
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Letteratura per l’infanzia…una delle mie passioni da sempre.
Ho letto con grande piacere la recensione che ho trovato molto interessante, completa e ben scritta. Complimenti all’autore che ha invogliato alla lettura del testo.
Se devo proprio trovare un difetto, (forse) la lunghezza che risulta eccessiva.
Siamo ahimè sempre di corsa, lèggiamo tante informazioni ogni giorno e la brevità può essere un valore, in questo caso.
Sempre grazie a Sololibri che dedica sempre un “canale” letterario ai giovanissimi.