La tua presenza è come una città
- Autore: Ruska Jorjoliani
- Categoria: Narrativa Straniera
- Anno di pubblicazione: 2015
La tua presenza è come una città: i versi di Pasternak danno il titolo al nuovo volume pubblicato dalla Corrimano Editore (2015), la piccola ed indipendente casa editrice nata per volontà di quattro giovani palermitani. L’autrice è la giovane georgiana Ruska Jorjoliani, il cui racconto di vita è particolare, unico, come la storia che ha voluto narrare. Ruska Jorjoliani è nata nel 1985 a Mestia, nelle montagne del Caucaso, negli anni che videro lo scoppio della guerra tra nazionalisti ed indipendentisti. Giunta a Palermo grazie ad un gemellaggio tra i due paesi, ha trovato una famiglia che l’ha accolta e cresciuta. Laureatasi in filosofia ha vinto, nel 2009, il suo primo premio letterario “Mondello giovani poesia” con i versi dedicati a Dino Campana.
“La tua presenza è come una città” è un viaggio nelle memorie di tre generazioni lungo il corso della storia della Russia, dagli Zar, alla rivoluzione, a Stalin. Un esordio letterario toccante, potente ed evocativo. Una scrittura poetica, creativa, una classicità che riesce ad esprimere le tragiche esperienze della vita e del destino dell’uomo. Sono gli anni precedenti allo scoppio della seconda guerra mondiale nel villaggio di Miroslav, nella Russia di Stalin. Dimitri, sfortunato letterato che amava recitare i versi di Puskin, era insegnate di letteratura nella scuola media del villaggio. In classe, quella mattina, si soffermò a guardare, appeso al muro, il ritratto di Lenin accanto a quello di Turgenev e Cechov, due tra i suoi scrittori preferiti.
“Afferrò allora la sedia più vicina, la trascinò e l’addossò alla parete; vi salì e sganciò il ritratto dal chiodo. Scese, andò alla finestra e l’aprì. I ragazzi seguivano attenti ogni sua mossa… con una spinta maldestra fece volare l’immagine di Lenin. Poi richiuse la finestra. Non ho mai capito cosa ci facesse in mezzo ai grandi scrittori, disse, voltandosi ai ragazzi che lo fissavano stupiti“
Di lì a poco Dimitri, che non aveva mai creduto nella rivoluzione, verrà arrestato e mandato ai lavori forzati in Siberia. La mancanza di rispetto verso il padre fondatore del Partito, venne considerato il gesto di un traditore. Poco prima aveva giocato a scacchi con il suo amico di sempre, Victor, ingegnere, e davanti alla loro scacchiera di cartone avevano discusso animatamente. Da sempre i loro pensieri erano differenti. Amici fin dall’infanzia, i due ragazzi erano cresciuti insieme, come due fratelli. Il loro tempo era trascorso tra giochi e studi: Dimitri era segnato dall’ombra della morte del nonno Kirill, suicida, mentre Victor era sempre più sicuro di sé ed intrepido. L’interrogatorio e la deposizione di Victor alla polizia sovietica diverrà, nel suo animo e nella sua mente, un atto di tradimento al quale non riuscirà più a sottrarsi, cosciente delle sofferenze fisiche e psicologiche alle quali il suo amico fraterno veniva sottoposto. Nelle sue lettere, Dimitri gli descriverà la sua prigionia, il ricordo delle letture e della loro vita insieme.
“Qui non ci sono corde. E sembra che anche l’albero di mio nonno mi abbia lasciato in pace. Sono tranquillo come non lo ero da anni, anche se qualche volta avverto dei dolori acuti in petto e non riesco a respirare bene. Sarà il clima, vedrai che ce la farò. Il tuo Dima“
Victor sarà sempre tormentato ed angosciato dal triste destino dell’amico, sia quando si prenderà cura della giovane moglie Sosanna, e del piccolo Kirill, nella sua casa con Alina e il piccolo Sasa (la voce narrante della nostra storia), sia quando tornerà dal fronte del Caucaso, dove era stato mandato a distruggere i ponti per fermare l’avanzata dei fascisti. La sua vita gli scorrerà con accanto l’amico, la sua assenza-presenza sarà
“come una città, nell’aria che si respirava”
Ormai invecchiato e con la testa china, bassa, sulla minestra di ogni giorno, vedrà gli sguardi complici tra Alina e Sosanna e Sasa e Kirill cresciuti insieme, proprio come era toccato a lui e Dimitri. Taciturno e rassegnato, custodirà gelosamente nel cassetto della scrivania le lettere dell’amico e un taccuino rivestito di pelle nera con scritto sui fogli le tesi di un nuovo socialismo, quello “gentile”.
“La tua presenza è come una città” è un romanzo suggestivo, coinvolgente, letterariamente elevato, espressione della ricchezza della letteratura russa contemporanea.
“L’arte deve servire per far riflettere sui problemi della vita, altrimenti è fine a se stessa”
Una bellissima storia, tra la bellezza del celebrare le gioie e gli aspetti più atroci della vita, rievocata dalla memoria dei ricordi e delle lettere.
“Le lettere. Ne sarà pieno il romanzo che seguirà nelle prossime pagine. Per come la vedo io, le lettere, come i proverbi, sono dei piccoli soffi di una vecchia valvola di saggezza che di tanto in tanto si apre, e inonda chi di noi ha la pazienza e la capacità, di cogliere il lato sensato, gioioso, della vita“
La tua presenza è come una città
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Come avevo intuito l’autrice del libro è una georgiana o di origine georgiana, perchè so che il piccolo paesino di Mestia si trova in Georgia, è un posto bellissimo dove sono andata con i miei amici italiani, in Georgia l’anno scorso. Non avevo capito per quale motivo l’autrice ha dato dei nomi russi ai suoi personaggi? Qualcuno per cortesia potra spiegare cosa c’entra la letteratura russa contemporanea? Intendevo questa frase della recensione:
“La tua presenza è come una città” è un romanzo suggestivo, coinvolgente, letterariamente elevato, espressione della ricchezza della letteratura russa contemporanea".
Grazie
Gentile Sofia,
le risposte ai suoi dubbi le troverà nella lettura di questo suggestivo e bellissimo romanzo.
Rimarrà affascinata !