La logica del lupo
- Autore: Alex Lake
- Genere: Gialli, Noir, Thriller
- Categoria: Narrativa Straniera
- Casa editrice: Neri Pozza
- Anno di pubblicazione: 2016
Sono convinta sia uno degli incubi peggiori di ogni genitore: “perdere” la propria figlia o il proprio figlio e dover vivere con la consapevolezza di essere i soli colpevoli di ciò che è capitato.
Situazioni imprevedibili, ma meno rare di quanto si pensi, come un ritardo non preventivato o un momento di distrazione in un luogo affollato, invece di risolversi con l’irritazione di una maestra, o con il richiamo di una cassiera all’altoparlante di un supermercato, possono infatti sfociare in vere e proprie tragedie nel caso in cui il piccolo, o la piccola, sia stato invece rapito da malintenzionati.
Nessuno vorrebbe essere nei panni dei genitori protagonisti di episodi di questo genere, che i media non tardano a mettere in evidenza: essi ci ricordano quanto sia sottile il confine fra un respiro di sollievo ed il panico.
È dai drammatici risvolti di questa atavica paura che prende spunto “La logica del lupo” (Neri Pozza) – il titolo italiano è un’accattivante traduzione del più semplice After Anna in lingua originale) –, il romanzo di successo di un famoso scrittore inglese che si firma con lo pseudonimo di Alex Lake.
Julia Crowne è un avvocato divorzista alle prese con un matrimonio in crisi, cui ha deciso di mettere fine con una richiesta di separazione dal marito Brian, un uomo debole e succube della madre, la brillante Edna.
Julia fa di tutto per essere una brava mamma, ma gli impegni di lavoro non sempre le permettono di essere presente. Come il pomeriggio in cui, complice il telefono scarico e il protrarsi di una riunione, non riesce ad arrivare in orario a prendere la figlia di cinque anni fuori da scuola.
Le insegnanti, che non sono state avvisate e sono state comunque negligenti, non si sono accorte di nulla ed Anna, questo è il nome della bambina, ora non si trova più da nessuna parte.
Alle prime, concitate, quanto improvvisate, ricerche della madre, si aggiungono quelle più capillari ed organizzate della polizia. Nonostante l’esperienza e le rassicurazioni dell’ispettore Wynne, la situazione appare subito delicata: nessuno ha visto nulla, la piccola è stata rapita da qualcuno che ha saputo approfittare della situazione e più il tempo passa, più si diminuiscono le possibilità di ritrovarla in vita.
E mentre Brian reagisce cercando informazioni sull’esito di casi simili in rete e il sostegno della severa e risoluta Edna, Julia non si dà pace: annientata dai rimorsi, continua a rivedere nella propria mente gli avvenimenti di quel pomeriggio, forse per cercare un’attenuante, ma con il solo risultato di farsi ancora più male.
All’angoscia si aggiungono poi i violenti attacchi sui social network da parte di persone che, venute inspiegabilmente a conoscenza attraverso la stampa di alcuni aspetti della sua vita privata, si sentono in diritto di giudicarla e di attribuirle ogni colpa per l’accaduto, senza tener conto del fatto che lei stessa è vittima di una serie di circostanze.
Immaginate quindi quale complesso di emozioni contrastanti deve aver sopraffatto Julia quando, a distanza di una settimana, Anna ricompare. È tranquilla, apparentemente serena, non sembra aver subito violenza e non ricorda nulla dell’accaduto, se non la presenza di una grande casa di bambole.
Certo, il colpevole è ancora libero e potrebbe essere nuovamente pericoloso, ma ora è possibile pensare di ricostruire una nuova esistenza, magari rimandando la separazione da Brian per il bene della piccola.
Invece, il momento in cui l’incubo sembra finire, segna l’inizio di una nuova fase, altrettanto angosciante, in cui viene messo in atto un vero e proprio annientamento pubblico di Julia come madre, così da arrivare a mettere in dubbio l’affidamento della figlia, in favore del padre e della nonna, che ha già fatto parecchi progetti sul suo futuro.
Il tumulto interiore di una madre che ha perso la figlia, insieme all’odio generato da informazioni manipolate e distorte messe in rete o pubblicate dai giornali, costituiscono la parte più interessante di questo romanzo: un thriller psicologico moderno, nel quale il potere dei media nell’influenzare l’opinione pubblica fa parte del più ampio disegno criminale. Fatti e sentimenti, descritti in modo realistico ed analizzati in ogni loro aspetto, permettono al lettore di immedesimarsi nella protagonista e di lottare con lei fino alla fine, per affermare la verità e, quindi, per la salvezza, sua e di Anna.
Quanto alla scoperta del colpevole – un "lupo" che non ha perso il vizio, dalla logica spietata, manipolatrice e calcolatrice nel raggiungere ad ogni costo il fine che si è prefissato –, avrete sicuramente qualche sospetto, ma come in ogni thriller che si rispetti, dovrete arrivare alla fine del libro prima di sapere se verrà o meno consegnato alla giustizia.
La logica del lupo
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