La leggenda del santo bevitore
- Autore: Joseph Roth
- Categoria: Narrativa Straniera
- Casa editrice: Adelphi
I debiti si pagano. E così anche Andreas, barbone che dorme sotto i ponti della Senna, vive la storia narrata in questo libro tendendo continuamente all’obiettivo ultimo che è quello di saldare un debito di 200$ con niente poco di meno che Santa Teresa. Sì, perchè al vecchio signore che gli dona 200 franchi, Andreas promette che li avrebbe restituiti, lasciandoli come offerta nella cappella di Santa Teresa.
I debiti si pagano, si diceva, e per un barbone, un ultimo, un intoccabile, il denaro può essere uno strumento buono per sentirsi per un effimero attimo ricco, per assaporare un assaggio di borghesia.
Ma se il denaro viene da un debito, il debito va restituito.
Certo una banca si mobiliterebbe per riavere i suoi soldi più gli interessi, ma Santa Teresa?
E così Andreas trova più di una tentazione sempre in prossimità del suo obiettivo, e vi cede, che siano donne, alcool, vecchi amici...
Il giudizio dell’autore in questo breve romanzo un pò surreale e un pò bohemièn sembra granitico: nel ripagare i debiti sta la pace dell’uomo, la sua redenzione dal senso di colpa.
Ciò che proprio di questi tempi sta accadendo al mondo può portarci forse a conclusioni diverse sulla natura del debito e sulla sua capacità di portare parità, una volta estinto.
Quando possiamo giudicare savio il comportamento di Andreas? Quando esso diventa mezzo attraverso cui vive le vicende che danno senso ad ogni istante del libro o piuttosto quando si ritrova strenuamente deciso verso il fine ultimo, l’estinzione del debito che coinciderà per un ironico fato con l’estinzione della sua stessa vita?
La leggenda del santo bevitore. Racconto
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Vicende esistenziali di un ubriacone senza fissa dimora, che trova il suo riscatto nell’impegno alla restituzione di un obolo, offertogli da un misterioso benefattore. Una favola novecentesca, molto delicata.Trasposizione cinematografica col grandissimo Rutger Hauer.
Un piccolo libro può nascondere un capolavoro della letteratura universale. E’ pura sublimità.