La cucina degli ingredienti magici
- Autore: Jael McHenry
- Genere: Libri di cucina
- Categoria: Narrativa Straniera
- Casa editrice: Corbaccio
- Anno di pubblicazione: 2011
“La cucina degli ingredienti magici”, edito da Corbaccio nel 2011, è un romanzo particolare, per certi versi anomalo, che dona al lettore la lieve malinconia di una storia intensa e triste, con un lieto fine che lascia l’amaro in bocca.
Se si cerca una buona dose di azione, eventi che si susseguono l’un l’altro togliendo il respiro, allora non è il libro giusto; nella quieta esistenza di Ginny, infatti, ventenne patologicamente timida, che all’improvviso perde entrambi i genitori in un incidente stradale, non c’è niente di tutto questo: la vita vera scorre nel suo animo, in sentimenti strani e confusi e in un cuore mantenuto intatto dalla scarsa familiarità col mondo, con le sue pene e le cattiverie assortite.
Ma quando all’improvviso il suo piccolo universo domestico va in pezzi e Ginny si ritrova sola in una casa troppo grande e troppo vuota, la sua esistenza è inevitabilmente destinata a cambiare; costretta dalla sorella Amanda a pensare alla possibilità di vendere la casa e andare a vivere con lei e la sua famiglia, la ragazza trova rifugio nell’ambiente in cui da sempre si trova più a suo agio, la cucina.
È proprio qui che, mentre cucina le ricette lasciatele in eredità dai suoi familiari, succede qualcosa di molto strano: i loro fantasmi le si materializzano dinanzi agli occhi e in una rapida successione la ragazza ha l’opportunità di vedere un’ultima volta sua madre, suo padre e sua nonna. Tutti quanti sembrano avere un messaggio per lei – messaggi sibillini e per certi versi inquietanti, che Ginny non riesce a decifrare – ma svaniscono troppo presto per fornirle una spiegazione: la loro presenza infatti, dura quanto l’odore sprigionato dal cibo cucinato.
Svanito quello, svaniscono anche loro. Sempre più inquieta e confusa, Ginny si reca da uno psichiatra per vagliare la possibilità di essere affetta dalla “sindrome di Asperger”, una forma di autismo minore che comporta una gran paura del mondo e di relazionarsi con gli altri.
In cuor suo, però, la ragazza sa di essere normale, solo un po’ diversa, come ogni essere umano del resto. E proprio la diversità è uno dei nuclei tematici principali attorno al quale ruota il romanzo: cos’è in fondo la diversità?, si chiede Ginny. È un termine che viene usato così spesso, e così a sproposito, che alla fine non possiede un significato univoco, ma solo quello che di volta in volta gli si vuole dare. Consapevole di questo, la ragazza conduce una sua personale lotta per farsi accettare da quel che rimane della sua famiglia e riuscire finalmente a interagire col mondo, consapevole che i fantasmi dei suoi genitori si sono manifestati per avvertirla che qualcosa di grave sta per succedere, qualcosa che deve assolutamente impedire… Un colpo di scena finale regala al lettore un triste sussulto, che scuote l’immobile malinconia che sembra regnare tra le pagine di questo libro delicato, triste e commovente.
Consigliato a... Un romanzo che mi sento di consigliare a tutte quelle persone che amano riflettere a fondo sul significato delle cose, sui rapporti umani e sui legami, spesso fragili e fondati su alcune fondamentali menzogne, che ci legano alle persone che amiamo.
Un libro, inoltre, che gli amanti della buona cucina non potranno non amare, ricco com’è di spunti, consigli e ricette spiegate passo per passo.
Un elogio del buon cibo e della vita, pur nella sofferenza che inevitabilmente comporta.
La cucina degli ingredienti magici
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Un libro che scava dentro una giovane donna, Ginny, e ci porta direttamente nel suo mondo fatto di ricette, di fantasmi, di parole che si susseguono nel vocabolario. Ottima focalizzazione psicologica della protagonista, cosi buona che alla fine sento di volerle bene. Nonostante la sua “personalità”, come la definisce lei, è sia una donna che non vuole farsi etichettare, sia una bambina che ancora trova conforto delle scarpe del papà e nell’armadio buio, ma alla fine, con un coraggio e una forza unici, riesce a far quadrare la sua vita, ad ottenere quello che vuole e trovare il suo equilibrio grazie alle sue fantastiche ricette.
Un libro che a tratti mi ha scosso di brividi, mi ha fatto riempire gli occhi di lacrime e mi ha fatto tifare, senza un minimo di dubbio, a questa ragazza unica.
Personaggio “confuso” è quello della sorella, che passa da “arpia materialista” ma che poi, nel corso del romanzo, e parallelamente alla maturazione psicologica della protagonista, riusciamo a vederla per come è sempre stata: una sorella attaccata alla sua unica famiglia che cerca di proteggere Ginny, proprio come faceva la loro madre defunta.
Bello.
L’aspetto psicologico e l’inaspettato sono i tratti del libro che mi hanno maggiormente entusiasmato, la fine mi è sembrata un pò “fiacca” mi aspettavo un colpo di scena degno delle piacevoli sorprese che si scoprono leggendo questo libro, ma è stata davvero una lettura entusiasmante, di quelle che appena hai un minuto libero, ti ci immergi a qualsiasi ora del giorno (e della notte) e in qualsiasi posto.
Sono felice ti sia piaciuto, Antonia 🙂!