SoloLibri.net
  • News
    • News dal mondo dei libri
    • Ultime uscite in libreria
    • Concorsi e premi letterari
    • Fiere del libro e festival letterari
    • Dal libro al film
    • Ti presento i miei... libri
  • Recensioni
    • Recensioni di libri
    • Novità libri
    • Uno scrittore ci racconta un libro...
    • Indice libri - autori - editori
  • Rubriche
    • Approfondimenti
    • Libri da leggere e regalare
    • Storia della letteratura
    • Consigli per scrittori
    • Come si scrive?
    • Parole, proverbi e modi di dire
    • Aforismi e frasi celebri
    • Lavoro con i libri...
  • Speciale Scuola
    • News scuola
    • Esame di maturità
    • Università
  • Chi siamo
  • Collabora
    • Scrivi una recensione
    • Diventa un collaboratore
    • Scrittore? Promuoviti con noi

CONTINUA A SEGUIRCI

Facebook Twitter Instagra, Flipboard Google News RSS

Recensioni di libri

La Guardia Nazionale Repubblicana nella memoria del generale Niccolo Nicchiarelli, 1943-1945 di Stefano Fabei

Mursia, 2020 - Il documento organizzativo del vice comandante del corpo per il controllo dell’ordine interno, costituito nella Repubblica di Salò unificando la Milizia volontaria, i Reali Carabinieri e la Polizia dell’Africa Italiana.

Felice Laudadio
Felice Laudadio Pubblicato il 08-12-2021

11

La Guardia Nazionale Repubblicana nella memoria del generale Niccolo Nicchiarelli, 1943-1945

La Guardia Nazionale Repubblicana nella memoria del generale Niccolo Nicchiarelli, 1943-1945

  • Autore: Stefano Fabei
  • Genere: Romanzi e saggi storici
  • Categoria: Saggistica
  • Casa editrice: Mursia
  • Anno di pubblicazione: 2020

Vedi Prezzo:

Scheda libro su ibs
Scheda libro su LaFeltrinelli.it
Scheda libro su Libraccio

Il paradosso di un antitedesco, costretto a essere fedele alla Germania nazista che sosteneva il suo Duce deposto, risalta in una ricerca di Stefano Fabei, pubblicata nel 2020 dalle edizioni milanesi Mursia, nella collana “Testimonianze tra cronaca e storia”, La Guardia Nazionale Repubblicana nella memoria del generale Niccolo Nicchiarelli, 1943-1945 (218 pagine).

Saggista storico e insegnante a Perugia, l’autore ha sottratto alla polvere degli scaffali la “Memoria sulla Guardia”, redatta nel dopoguerra dal tenente generale della Milizia.
Nell’autunno 1943, Nicchiarelli era stato incaricato di studiare la creazione di una gendarmeria per la sicurezza interna, al servizio della Repubblica Sociale costituita nell’Italia settentrionale, dopo l’armistizio del re con gli Alleati l’8 settembre. Realizzò la riunione in un corpo unico dell’ex MVSN, dei Reali Carabinieri e della Polizia e l’alto ufficiale umbro fu capo di stampo maggiore, vicecomandante, dapprima di Renato Ricci, poi direttamente di Mussolini.

Manoscritto nel carcere di Como, come memoria difensiva nel processo dopo l’arresto alla fine della guerra, venne rivisitato, approfondito e ampliato nel quindicennio successivo, per allargare gli obiettivi del documento. L’estensore fece tesoro anche della corrispondenza con chi come lui aveva mantenuto nella RSI un atteggiamento di moderazione e tiepida pacificazione nei confronti dei partigiani, in vista della ricostruzione postbellica di un’Italia non lacerata da divisioni sanguinarie.
Non mancarono scambi epistolari - riprodotti nella sezione documentale in appendice al libro - con qualcuno con cui non era andato d’accordo, come il generale Graziani, a capo dell’esercito repubblichino.

Cinque le bozze del lavoro, l’ultima nel 1960: è non solo una storia della GNR dalla prospettiva di chi l’ha creata e diretta, ma una testimonianza di quanto accadde su scala storico-politica più ampia, nella stagione della Repubblica mussoliniana. In sintesi, il “crepuscolo” dei fascisti che si adoperarono “a conservare le strutture di tutela di uno Stato che prevedevano sarebbe comunque sopravvissuto al fascismo”, nel quale ai Carabinieri sarebbe rimasto comunque affidato il controllo del territorio, considerata la duplice natura di forza armata e di polizia. Da qui anche l’impegno a salvaguardarli dai tedeschi e dai fascisti, che li sospettavano di fedeltà monarchica. Si adoperò anche a cambiare la divisa e nasconderli nel nuovo corpo.

Il saggio di Fabei è apprezzabile, inoltre, per un aspetto non legato all’attività della GNR, ma direttamente a Nicchiarelli. Offre un esempio della sorte favorevole, nelle ultime convulse giornate della RSI e postbelliche, di un fascista della prima ora e protagonista non secondario dei 600 giorno di Salò, per quanto schivo e meno esposto di altri.
Per i gerarchi non c’è stato un unico destino alla caduta dello staterello mussoliniano: fucilati a Dongo, giustiziati dopo processi “sul campo”, uccisi negli scontri con i partigiani, condannati ad anni di reclusione. Quella del secondo in comando della GNR si distingue: assolto dalle imputazioni perché il fatto non costituiva reato. Lo si apprende nel profilo biografico, che introduce la “Memoria”.

Nato nel 1898 a Castiglione del Lago, in provincia di Perugia (anche Fabei è originario del Trasimeno, di Passignano), Nicchiarelli partecipò volontario e poi ufficiale alla prima guerra mondiale, arruolandosi sedicenne già nel 1915, falsificando di due anni la data di nascita. Combattè, rimase ferito sul monte Seluggio nel 1916 e prese parte nel 1917 all’offensiva sulla Bainsizza. Qualche giorno dopo la rotta di Caporetto fu catturato col suo reparto sul Natisone il 27 ottobre e detenuto a Cellelager, prigioniero di guerra fino al dicembre 1918. Rimpatriato, partì ancora volontario in Libia. Fu squadrista, prese parte alla marcia su Roma e assunse un grado dal 1923 nella Milizia volontaria per la sicurezza nazionale (MVSN).

Alternò compiti di comando, incarichi amministrativi di podestà e politici di segretario del fascio e federale, tra Umbria, Trieste, ancora Libia. In guerra operò a Sidi el Barrani, in Nordafrica. L’8 settembre lo vide comandante delle camicie nere in Jugoslavia, poi transitato nella Repubblica di Salò.
Sopravvisse ai regolamenti di conti del 25 aprile 1945, ma davanti alla Corte d’Assise straordinaria riportò la condanna, per collaborazionismo coi tedeschi, a 12 anni e mezzo e alla confisca dei beni (13 mesi complessivi in prigione). Fece ricorso e venne assolto in Cassazione con formula piena.
Non furono estranei all’assoluzione i contatti condotti copertamente con le formazioni partigiane socialiste di Corrado Bonfantini, dalla fine del 1944. Ebbe un ruolo, probabilmente, anche la sua adesione alle organizzazioni anticomuniste segrete della Nato, Stay Behind, Gladio. Fabei non ha trovato però documenti che attestino l’arruolamento come gladiatore.

La Guardia Nazionale Repubblicana: nella memoria del generale Niccolo Nicchiarelli. 1943-1945

Amazon.it: 18,00 €

Vedi su Amazon

© Riproduzione riservata SoloLibri.net

Articolo originale pubblicato su Sololibri.net qui: La Guardia Nazionale Repubblicana nella memoria del generale Niccolo Nicchiarelli, 1943-1945

Lascia il tuo commento

Segui Sololibri sui social

Facebook Twitter Instagram Flipboard Google News Youtube

Segui Sololibri sui social

Facebook Google News Instagram Twitter Youtube Flipboard

I libri più cliccati oggi


Fiesta
Il delitto della vedova Ruzzolo
La signora dell'acqua
Un'estate in rifugio
Io e te
Rancore

Tutte le Recensioni e le novità dal mondo dei libri nella tua casella email!

ISCRIVITI SUBITO
Ami leggere?

Seguici, commenta le recensioni e consiglia i libri migliori da leggere

Novità libri

Scrivi una recensione

Diventa un collaboratore

Siti amici

Sei uno scrittore?

Segui i nostri consigli e promuovi il tuo libro gratis con Sololibri.net

Consigli per scrittori

Ti presento i miei... libri

Uno scrittore ci racconta un libro

Link utili

Informazioni generali

Copyright

Condizioni di pubblicazione

Privacy

Preferenze pubblicità

Chi siamo

Segui Sololibri sui social

Pagina Facebook Profilo Twitter Profilo Instagram Flipboard Google News Youtube Telegram RSS

Sololibri.net / New Com Web srls
C.F./P.Iva 13586351002