

L’urlo dei gattopardi
- Autore: Liana Zimmardi
- Genere: Romanzi e saggi storici
- Categoria: Narrativa Italiana
- Casa editrice: Giunti
- Anno di pubblicazione: 2025
L’urlo dei gattopardi (Giunti Editore, 2025) di Liana Zimmardi è un appassionante affresco storico ambientato in Sicilia durante i moti rivoluzionari del 1848. L’autrice, nata a Palermo, dove vive con il marito e due figli, si è laureata in Economia e Commercio ed esercita la professione di commercialista, ma sin da bambina le sue più grandi passioni sono la letteratura e la storia.
Autunno 1847.
Palermo l’accoglie in una giornata autunnale tiepida e chiara. I regali palazzi seicenteschi che formano la piazza ottagonale dei Quattro Canti si stagliano contro il cielo terso dell’alba.
La marchesina Maria Isabella di Chiabrera era appena giunta da Messina in città a trovare la sorella Maria Sofia. La ragazza sperava che le porte dei salotti più raffinati le sarebbero state spalancate, dove avrebbe potuto finalmente coltivare le amicizie che contavano davvero, quelle con gli uomini siciliani più autorevoli: politici, generali, accademici e letterati. Parlare per ore di patria, libertà e soprattutto di dignità conforme.
Mentre viaggiava in treno aveva sporto la testa fuori dal finestrino; il cappellino rischiava di volare via e più di un ricciolo ambrato era sfuggito all’acconciatura.
È sicura di avere il mondo ai suoi piedi e lascia che il vento le accarezzi il volto come fosse la mano vellutata di un amante.
Mentre risalivano la via Maqueda verso nord in direzione della Piana dei Colli, dopo aver attraversato tutta la città già viva e vivace nonostante sia stato ancora presto, erano giunti nella campagna e le carrozze erano entrate nel parco della residenza del cognato, il barone di Vilgara. La sorella si augurava che Isabella potesse trovare un degno consorte, ma la ragazza aveva altri progetti.
Ogni cosa a suo tempo. Dobbiamo organizzare una rivoluzione, o l’hai dimenticato?
A Palermo si preparava la rivolta e qui stavano per confluire tutti i capi e i liberali siciliani più influenti. Lei non voleva starsene in un angolo a guardare, essere messa da parte insieme alle altre noiose donnine interessate solo a feste e merletti. Cominciava a soffiare un vento che profumava di autonomia ed emancipazione.
Nel 1848 Palermo e la Sicilia stupirono il mondo dando il via a quella che sarebbe stata chiamata la Primavera dei popoli. Dopo sedici mesi di indipendenza il nuovo Regno di Sicilia fu riconquistato dall’esercito borbonico. I siciliani opposero una fortissima resistenza, benché lasciati soli dalle potenze straniere e dagli Stati italiani, che li avevano precedentemente appoggiati, e si batterono furiosamente per rivendicare il loro diritto alla libertà
ricorda l’autrice alla fine del volume.
Un romanzo avvincente, che vede protagonisti uomini e donne desiderosi di donare alla bella isola eque riforme e legittimi diritti. La brezza del progresso era ormai inarrestabile; prima o poi avrebbe circolato libera nel cielo blu siciliano.
Ho combattuto e ho perso. Ora tocca a te e alle nuove generazioni. Libera la Sicilia dal giogo borbonico.

L'urlo dei gattopardi
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