L’ultimo giorno di sole di Giorgio Faletti

Chissà cosa sarebbe successo se Giorgio Faletti non avesse pubblicato un libro di sole novanta pagine. “L’ultimo giorno di sole” però lo è: il suo ultimo diventerà presto una pièce teatrale diretta da Fausto Brizzi, con la partecipazione di Chiara Buratti. L’attrice è stata la musa di queste poche pagine, disperate e commoventi.

La Terra sta collassando, il buco dell’ozono è enorme, il sole si sta mangiando il pianeta.
L’inizio de “L’ultimo giorno di sole”, invece è poetico: la nostra protagonista, da piccola cercava il sole, giocava, correva nei prati, non era ancora pronto

“l’ultimo giorno di sole”.

La ragazza che era si scopre felice senza dirselo, perché la felicità è un concetto aleatorio. Se ne parli scompare all’istante. Meglio vivere le cose che pensarle.
Un astronomo tedesco, nel frattempo, con i suoi calcoli aveva predetto il giorno e l’ora del collasso.
Gli altri scienziati non credevano alla fine del mondo e affibbiavano all’astronomo i peggiori epiteti: nazista, comunista, nichilista, anticristo, fondamentalista, omofobo e sessista. La verità porta sempre allo sconcerto e alla negazione.
La donna, immersa nei ricordi, non vuole lasciare la città mentre altri milioni di individui si danno alla transumanza, cercano luoghi dove l’esplosione solare non porti alla totale distruzione.

Alla fine di ogni piccolo capitolo c’è una poesia di Giorgio Faletti che riassume quel che ha pensato tramite questa donna.

In chiesa la protagonista non trova nessuno tranne una vedova e sua cognata, donne ricche e avvedute, pronte a partire dopo aver spettegolato un po’ con lei, che per mantenersi lavorava in una agenzia di viaggi, come ex direttrice. La sua posizione le permetteva di viaggiare molto spesso.
Poi cade in una fantasticheria d’amore e si ricorda dell’amica del cuore, Manuela.
Continua poi a ricordare: nella sua vita arrivano i ragazzi e lei si innamora di Nicola, c’è grande passione tra loro fino al matrimonio, quando invece la coppia cerca l’eros al di fuori del rapporto e fioccano i tradimenti, soprattutto quelli di Nicola.
Il nome della donna è Linda; dopo Nicola ritrova la gioia amorosa con Adriano Montero De Castro, un transessuale bellissimo che poi parte per la Thailandia, per fare l’operazione.
Dopo qualche tempo la nostra Linda trova una mail di Adriano che dice semplicemente:

“Da oggi sono come te”.

La vita di Linda Pizzini è stata lunga e felice, la fine del mondo non può farle paura perché ha già conosciuto la gioia di tante giornate di sole.

Cosa sarebbe successo se Giorgio Faletti avesse continuato, senza lasciare così questi pochi elementi e la figura a tutto tondo di una donna chiamata Linda Pizzini?
Non lo sapremo mai.