Incidente notturno
- Autore: Patrick Modiano
- Categoria: Narrativa Italiana
- Casa editrice: Einaudi
- Anno di pubblicazione: 2016
“Incidente notturno” (Einaudi 2016, titolo originale Accident nocturne, traduzione di Emanuelle Caillat) è il romanzo dello scrittore e sceneggiatore francese Patrick Modiano, nato nel 1945, Premio Nobel per la Letteratura 2014, pubblicato per la prima volta nel 2003, edito ora in Italia nella Collana Supercoralli della Casa Editrice torinese.
A Parigi d’inverno
“a tarda notte, nell’epoca lontana in cui stavo per diventare maggiorenne, attraversavo Place des Pyramides verso la Concorde, quando dall’ombra è sbucata fuori un’automobile”
Il ragazzo era finito sul marciapiede e aveva avvertito un dolore acuto dalla caviglia fino al ginocchio. L’auto aveva sbandato ed era finita contro un’arcata della piazza in un frastuono di vetri rotti. Dalla macchina era scesa una donna in pelliccia dai capelli castani e dagli occhi azzurri, che aveva riportato ferite all’incavo della guancia, allo zigomo e alla fronte. Nel furgone della polizia che trasportava il ragazzo e la giovane donna all’ospedale, era presente anche un uomo robusto dai capelli bruni cortissimi, in veste di accompagnatore della signora. Mentre il furgone percorreva il lungosenna,
“ho sentito la mano di lei stringermi il polso”
come se la donna avesse voluto rassicurare il giovane, il quale aveva la sensazione di averla già vista. All’ospedale i due feriti, posti su due letti vicini, erano stati visitati e medicati. In seguito, il quasi ventunenne era stato addormentato con l’etere. Dopo un lungo dormiveglia visitato da tanti sogni e immagini del passato e del presente, il giovane uomo a fatica si era destato del tutto per ritrovarsi in una camera a lui sconosciuta. Dalla finestra il degente, bendato alla caviglia, al polso e alla mano, aveva scorto un limpido cielo azzurro tipico di una bella giornata invernale e per la prima volta nella sua vita si era sentito leggero e spensierato. Il ragazzo intuiva che quello che era accaduto rappresentava una cesura che lo avrebbe condotto all’inizio di una nuova vita.
“Avevo letto che il caso produce soltanto un numero piuttosto limitato di incontri”
Un’infermiera lo aveva informato che la clinica Mirabeau, dove era stato ricoverato, lo aveva dimesso. Una donna all’accettazione gli aveva consegnato una busta contenente una mazzetta di banconote e il resoconto dell’incidente nel quale il ragazzo aveva trovato il nome della donna e il suo indirizzo: Jacqueline Beausergent, square de l’Alboni ma mancava di numero civico. La sua intenzione era di scoprire l’indirizzo esatto per andarla a trovare anche perché avvertiva verso la madame uno strano legame
“associavo quella donna a una casa in cui avevo vissuto”
Il protagonista, attraverso le strade della Ville Lumière, inizia un viaggio nel suo passato
“sto arrivando all’età in cui la vita si richiude a poco a poco su se stessa”
e dentro di sé
“c’era tutta una parte della sua vita che non conosceva”
nella quale s’imbatte nel ricordo del padre, che con il suo abito logoro mancante di un bottone, somigliava a un avventuriero. I lettori che amano lo stile asciutto ed evocativo di Modiano ritroveranno la seducente atmosfera parigina e i temi a lui cari come l’eterno ritorno.
“Ritornano le stesse situazioni, gli stessi volti e sembrano i frammenti di vetro colorato dei caleidoscopi”
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