Il problema dei tre corpi
- Autore: Liu Cixin
- Genere: Fantascienza
- Categoria: Narrativa Straniera
- Casa editrice: Mondadori
- Anno di pubblicazione: 2017
Liu Cixin è uno dei più noti e innovativi autori cinesi di fantascienza: ha vinto per ben nove volte il Premio Galaxy (il più importante premio cinese per la letteratura fantascientifica) e nel 2015 si è aggiudicato il Premio Hugo con Il problema dei tre corpi (Mondadori, 2017, trad. B. Tavani), primo romanzo della trilogia del “Passato della Terra”.
Vorrei precisare che scrivo da profano del genere, che ha scelto questo libro di successo per avvicinarsi ulteriormente a un genere affascinante. Il problema dei tre corpi è un romanzo di fantascienza con le astronavi, gli extraterrestri e tutto quello che si immagina ci debba essere con in più tante spiegazioni; e ciò mi ha sorpreso in positivo perché in certi frangenti è quasi un testo divulgativo per quanto l’autore si impegna nelle descrizioni delle tecnologie, dei materiali, nelle spiegazioni teoriche della fisica e dell’astrofisica soprattutto.
La trama si può riassumere in poche righe per evitare anticipazione indesiderate: la civiltà terrestre ha stabilito un contatto con una civiltà extraterrestre e questo ha dato via su entrambi i pianeti (Terra e Trisolaris) a una catena di eventi che, essendo primo di una trilogia, non terminano con questo libro, aprendo invece tanti scenari da scoprire poi nei successivi capitoli. Aspetto fondamentale nel libro è la presenza centrale di un videogioco con realtà virtuale che mi ha ricordato molto il film Ready Player One.
La particolarità de Il problema dei tre corpi risiede nell’approccio scientifico al romanzo, un’introduzione storica sulla rivoluzione culturale cinese ci offre un ottimo contesto dal quale partire per capire. Non manca un punto di visto molto critico sui cambiamenti climatici, l’autore sembra essere un fervente ambientalista e scorrendo le pagine è facile leggere posizioni accomunabili a idee green e condanne a pratiche inquinanti portate avanti dalla Cina nel corso della sua tumultuosa storia recente. Riguardo alle spiegazioni fisiche si toccano delle belle vette di hard sci-fi dove l’autore cerca di mettere in pratica concetti, teorie, idee del presente su applicazioni che forse vedremo tra decine di anni e ha la capacità di farti dire: si è vero in effetti questo si potrebbe fare.
Venendo invece alle note dolenti ho notato una mancanza di approfondimento dei personaggi, che vengono davvero poco delineati e questo vale anche per i protagonisti della storia. Spesso si accenna a un passato o a un contesto familiare che poi non viene più ripreso o approfondito. Per non parlare della coerenza di alcune situazioni che mi ha fatto spesso alzare il sopracciglio; d’altronde, quest’ultimo, credo sia uno dei rischi di chi legge sci-fi.
Il problema dei tre corpi mi è sembrata un’opera molto godibile, ricca di spunti interessanti, che però ogni tanto si perde mancando il salto di qualità che invece mi aspettavo. Ci si aspetta che i capitoli successivi diano quel qualcosa in più che è mancato nel primo. Da questa serie di libri è in corso d’adattamento, dai creatori della serie Game of Thrones, una serie Netflix e le aspettative sono anche in questo caso molto alte.
Il problema dei tre corpi
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