Il libro delle illusioni di Paul Auster

Cinema, vita, scrittura. Sono queste le tre parole chiave che utilizzerei per descrivere Il libro delle illusioni di Paul Auster, un romanzo che non si limita a raccontare una storia, ma spinge il lettore a riflettere su temi di varia natura, dall’elaborazione del lutto al potere dell’arte, senza dimenticare il valore della memoria.

Il protagonista e narratore in prima persona, il professore universitario di letteratura comparata David Zimmer, dopo la tragica perdita della moglie e dei figlioletti in un incidente aereo, sprofonda in un dolore senza tregua e potenzialmente autodistruttivo. L’unica ancora di salvezza sembra essere la visione di un vecchio film muto, una comica interpretata e diretta dal semisconosciuto Hector Mann, che risveglia il suo sopito attaccamento alla vita e lo spinge ad iniziare un nuovo progetto. David decide infatti di vedere tutti i film realizzati da Mann e scrivere un libro su di essi. Quello che non può immaginare è che Hector Mann, scomparso in circostanze misteriose molti anni prima, è ancora vivo e decide di contattarlo dopo la pubblicazione del libro. Per David si prospetta allora un viaggio che lo porterà a conoscere questo genio dimenticato e i suoi segreti…

La trama del romanzo non esaurisce la profondità e la ricchezza degli argomenti trattati da Paul Auster. Di fronte al disagio esistenziale del suo personaggio principale si percepisce la funzione terapeutica/taumaturgica che può avere l’arte nelle sue varie declinazioni. Eppure questo concetto non è proposto in maniera forzata, ma rimane una sorta di suggerimento tra le righe grazie ad uno stile introspettivo e, allo stesso tempo, incalzante. Così come l’intensità dei sentimenti umani nella loro accezione positiva, ciò che potremmo definire “amore salvifico” sembra essere un elemento imprescindibile per scegliere di andare avanti nonostante la sofferenza, la paura, la rabbia, come succede sia a David che a Hector nei loro personalissimi percorsi.
In definitiva, un libro da leggere su più livelli lasciandosi catturare dall’abilità di Paul Auster e dalla sua descrizione intima e realistica del mondo che ci circonda.